Venezia 65: Birdwatchers – The Sky Crawlers
Venezia 65Birdwatchers – La terra degli uomini rossi, di Marco Bechis Molto apprezzato ed applaudito, tanto dal pubblico quanto dalla critica, il terzo dei quattro film italiani in concorso quest’anno alla 65esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Birdwatchers – La terra degli uomini rossi, diretto con sobrietà documentaristica da Marco Bechis, è incentrato sulla
Venezia 65
Birdwatchers – La terra degli uomini rossi, di Marco Bechis
Molto apprezzato ed applaudito, tanto dal pubblico quanto dalla critica, il terzo dei quattro film italiani in concorso quest’anno alla 65esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Birdwatchers – La terra degli uomini rossi, diretto con sobrietà documentaristica da Marco Bechis, è incentrato sulla la lotta degli indios del Mato Grosso per riconquistarsi le terre che gli sono state sottratte.
“Essere qui è una grande speranza per tutti noi – ha detto ieri mattina in conferenza stampa Eliane Juca da Silva, una degli indios Guarani-Kaiowà diventati attori per il regista italo-cileno – e crediamo fortemente che questo film possa aiutarci a far conoscere la nostra condizione: per vivere abbiamo bisogno di cacciare, di andare a pesca ma le foreste scompaiono giorno dopo giorno, non ci sono opportunità per noi giovani, siamo considerati dai fazendeiros solo come invasori, ma noi vogliamo solo le nostre terre. Abbiamo imparato a vestirci come voi, a mangiare come voi: così come noi vi rispettiamo, allo stesso modo crediamo sia giusto voi facciate lo stesso“.
Dato l’argomento ed il contesto, sarebbe stato fin troppo facile scivolare nel compassionevole buonismo. Invece, per fortuna, Bechis riesce a mantenere una visione lucida e distaccata dell’insieme. Belle le performances degli indios, che pur non avendo mai recitato prima d’ora sembrano trovarsi perfettamente a proprio agio davanti alle telecamere. Abbastanza inutili (se non viste nell’ottica dell’attirare il pubblico) le presenze di Claudio Santamaria e Chiara Caselli, bravi ma relegati in due ruoli molto secondari. Il film è approdato oggi nelle sale italiane e qui potete trovare la nostra recensione completa.
The Sky Crawlers, di Mamoru Oshii
E’ uscito in giappone esattamente un mese fa e fra tre giorni verrà presentato al Toronto Film Festival. Si tratta del nuovo lungometraggio del maestro dell’animazione nipponica Mamoru Oshii, il ‘papà’ di Ghost in the Shell che al Festival di Venezia aveva già presentato Tachiguishi retsuden nel 2006.
Tratto da un romanzo di Hiroshi Mori, la pellicola racconta le vicende di un gruppo di bambini destinati, per una modificazione genetica, a non invecchiare mai. Sono membri di un esercito di piloti militari di prim’ordine, in un mondo alternativo ma molto simile al nostro. Questi ragazzi, noti come Kildren, costantemente impegnati in combattimenti aerei, sanno che ogni giorno potrebbe per loro essere l’ultimo e vivono come un gioco una guerra organizzata e gestita dagli adulti a scopo di intrattenimento. Nella versione originale il doppiaggio è affidato alle voci di Rinko Kikuchi, di Chiaki Kuriyama, Shosuke Tanihara e Ryo Kase.
Assolutamente un must per gli appassionati del genere anime! Appassionante e coinvolgente, pressochè perfetto. Unico neo (volendo proprio sottilizzare) è, secondo la scrivente, l’eccessivo utilizzo della computer grafica nelle sequenze di volo.