La città ideale – trailer dell’esordio alla regia di Luigi Lo Cascio
Tra i film in uscita il prossimo 11 aprile c’è anche La città ideale, l’esordio alla regia dell’attore Luigi Lo Cascio (I cento passi) prodotto da Angelo Barbagallo, transitato in concorso al Festival di Venezia 2012 e vincitore del prestigioso Premio Vittorio De Sica per la migliore opera prima.
Lo Cascio oltre ad occuparsi della regia è anche protagonista del film supportato per l’occasione da Catrinel Marlon, Luigi Maria Burruano, Massimo Foschi, Alfonso Santagata, Aida Burruano e Roberto Herlitzka.
Il trailer sfoggia un’intrigante atmosfera surreale ed un protagonista che si ritrova coinvolto suo malgrado in una serie di eventi che ne sconvolgeranno una routine quotidiana accuratamente pianificata, che coinvolge un esperimento a sfondo “ecologico”.
Sinossi:
Michele Grassadonia è un fervente ecologista. Molto tempo fa ha lasciato Palermo per trasferirsi a Siena, che lui considera, tra tutte, la città ideale. Da quasi un anno sta portando avanti un esperimento nel suo appartamento: riuscire a vivere in piena autosufficienza, senza dover ricorrere all’acqua corrente o all’energia elettrica. In una notte di pioggia, Michele rimane coinvolto in una serie di accadimenti dai contorni confusi e misteriosi. Da questo momento in poi, la sua esperienza felice di integrazione gioiosa nella città ideale comincerà a vacillare.
Lo Cascio parla del suo film:
Generalmente non abbiamo alcun bisogno di rendere conto delle nostre azioni in maniera fedele. Non siamo obbligati all’esattezza. Anzi, il racconto che facciamo di noi e della nostra esperienza è alimentato da forzature e integrazioni, invenzioni e ornamenti che rendono il discorso forse meno vero ma sicuramente più avvincente. Almeno, così crediamo. Possono capitare però nella vita dei momenti in cui le parole diventano cruciali. In queste occasioni, per fortuna rare, sbagliare una sillaba, mostrare delle contraddizioni, esibire incertezze nella ricostruzione degli eventi che ci sono accaduti, magari con una pronuncia perplessa, sono inciampi che possono segnare per sempre il nostro destino. La ricerca spasmodica della verità e la sua attestazione allo sguardo e all’ascolto degli altri, si pone allora, non solo come esperienza di conoscenza o come istanza morale, ma soprattutto come unica possibilità di salvezza. [Luigi Lo Cascio]