Il Regno di Ga’ Hoole – La leggenda dei guardiani: Recensione in Anteprima
Il Regno di Ga’ Hoole – La leggenda dei guardiani (Legend of the Guardians: The Owls of Ga’Hoole, Usa, Australia, 2010) di Zack Snyder; con Jim Sturgess, Ryan Kwanten, Helen Mirren, David Wenham, Anthony LaPaglia, Miriam Margolyes, Abbie Cornish, Emily Barclay, Joel Edgerton, Geoffrey Rush, Adrienne DeFaria, Hugo Weaving, Marco Vivio, Flavio Acquilone, Ada Serra
Il Regno di Ga’ Hoole – La leggenda dei guardiani (Legend of the Guardians: The Owls of Ga’Hoole, Usa, Australia, 2010) di Zack Snyder; con Jim Sturgess, Ryan Kwanten, Helen Mirren, David Wenham, Anthony LaPaglia, Miriam Margolyes, Abbie Cornish, Emily Barclay, Joel Edgerton, Geoffrey Rush, Adrienne DeFaria, Hugo Weaving, Marco Vivio, Flavio Acquilone, Ada Serra Zanetti, Emiliano Coltorti, Alberto Angrisano, Cristina Noci, Letizia Ciampa, Erica Necci, Stefano De Sando, Angelo Nicotra, Arianna Vignoli, Luca Biagini
Aspettando Superman e ‘l’Alice nel paese delle Meraviglie con la mitragliatrice‘, ovvero Sucker Punch, Zack Snyder prosegue la sua scalata ad Hollywood partorendo il suo primo film animato, Il Regno di Ga’ Hoole – La leggenda dei guardiani. Tratta dai primi tre dei 15 romanzi di Kathryn Lasky dedicati ai Guardiani di Ga’Hoole, la pellicola, che non ha incassato al box office americano quanto in casa Warner si auguravano, conferma le straordinarie qualità di Snyder, deludendo però dal punto di vista dello script e della narrazione.
Visivamente straordinario, con un’animazione stupefacente ed il miglior 3D mai visto fino ad oggi al cinema dopo Avatar, Il Regno di Ga’ Hoole si perde malamente nel ‘raccontarsi’, lasciando per strada tante, troppe informazioni racchiuse nei primi tre romanzi della Lasky, qui condensati in un unico film. L’opera si presenta così come una fantastica masturbazione registica di Snyder, epico e grandioso come già era stato ai tempi di 300 e Watchmen, tanto da dar vita ad un cartoon cupo, battagliero e decisamente indirizzato ad un pubblico ‘adulto’…
In un mondo dal tempo e dai luoghi imprecisati, Sored e Kludd, due cuccioli di barbagianni, vengono rapiti dai malvagi gufi Puri, pronti ad un’epica battaglia contro i Guardiani di Ga’ Hoole, mitologico Grande Albero simbolo di pace e democrazia, da loro protetto dalla notte dei tempi. Chiamati a dover scegliere da che parte stare, Sored e Kludd si dividono, prendendo così due strade diverse, una piastrellata di bontà e l’altra di assoluta malvagità, con il mondo dei gufi ancora una volta in pericolo…
Che peccato! Usciti dal cinema dopo aver visto Il Regno di Ga’ Hoole – La leggenda dei guardiani, esattamente questo è il primo commento che viene fatto librare in volo, tanto spontaneamente quanto giustificatamente. Zack Snyder si è infatti fermato a tanto così dal capolavoro animato, perdendosi totalmente nella sceneggiatura del suo primo titolo pensato e realizzato in 3D. Decidere di racchiudere ben tre romanzi (i primi tre, tra l’altro) in un unico capitolo cinematografico, tagliando di conseguenza non solo la costruzione di molti personaggi ma soprattutto le dinamiche che andranno ad intrecciarsi tra di loro, era rischioso ed opinabile, con l’annunciato pericolo che si è purtroppo palesato.
La storia portata in sala da Snyder, che odora di leggenda ed epicità, viene semplicemente mal raccontata dal giovane regista. Si capisce poco, tanto del mondo dei gufi quanto delle fazioni che lo dividono, passando per vecchie battaglie mai dimenticate e svolte che vedono i due piccoli barbagianni protagonisti dividersi al momento di scegliere da che parte stare (oltre a tanto altro che non torna, qui non esplicitato per non spoilerare). Tutto è molto, troppo sbrigativo, tanto da non appassionare quasi mai lo spettatore, tranne nei momenti in cui a dominare la scena sono le lunghe e splendide scene di battaglia, realizzate omaggiando e ricordando 300. Graficamente eccezionale, il film stupisce per l’attenzione rivolta ad ogni minimo particolare, con una terza dimensione realmente pensata per dare forza alla pellicola stessa, tra gocce d’acqua che sembrano uscire dallo schermo e vari livelli di profondità che finalmente fanno la loro evidente comparsa, giustificando l’utilità, e in questo caso il valore aggiunto, del 3D.
Tralasciando alcuni momenti pseudo comici, forzati e inspiegabilmente inseriti, visto il contesto generale dell’opera, Il Regno di Ga’ Hoole si presenta come un cartoon ‘adulto’, anche se con dei gufi protagonisti, e per questo difficilmente collocabile all’interno del genere. Snyder con alcune sequenze vola altissimo, regalandoci dei movimenti di macchina straordinari, senza ovviamente mai lesinare sui suoi amati rallenty, confermando così quanto sia ‘capace’, anche nello sviare l’attenzione dello spettatore da uno script purtroppo balbettante.
Considerando il non esaltante botteghino, l’annunciata saga animata/fantasy andrà probabilmente in stand-by, con tanto di finale aperto ad un 2° capitolo che sembrava una pura formalità, da annunciare il prima possibile. Ma così non è stato e chissà quanto tempo ancora passerà prima che tale situazione possa sbloccarsi, visto che Snyder per i prossimi due anni si occuperà solo e soltanto di lui, Superman. E Il Regno di Ga’ Hoole Part Two? Se mai ci sarà, forse non sarà Zack ad occuparsene. Ed è un peccato.
Qui il trailer italiano
Uscita in sala: 29 ottobre
Voto Federico: 6,5