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Il mercante di stoffe: Cineblog intervista il regista Antonio Baiocco

Antonio Baiocco ci parla del suo film Il Mercante di Stoffe dove racconta la storia d’amore tra un cristiano e una ragazza musulmana

di carla
pubblicato 10 Maggio 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 12:08

Uscirà il 13 maggio il film (made Italia e Marocco) Il mercante di stoffe diretto da Antonio Baiocco con Sebastiano Somma, Emanuela Garuccio, Marta Bifano, Antonio Campobasso, Philippe Boa, Nadia Kibout, Patrizia Pezza. Trovate trama, foto e trailer in questo post ed oggi vi proponiamo la chiacchierata con il regista Antonio Baiocco che si è dimostrato veramente disponibile.

Emozionato per l’uscita del film?
Sono soprattutto contento perché il cinema italiano indipendente ha difficoltà a trovare spazio nelle sale. Ho avuto la fortuna di trovare questo circuito alternativo, MicroCinema, che poi sarà il futuro della distribuzione, non solo in Italia. Una piattaforma digitale dove abbatti i costi di distribuzione, hai più copie, è tutto più snello.

Cosa ti piace di più del film?
La storia d’amore tra i due soggetti completamente differenti, socialmente, culturalmente e di religione diversa: musulmano e cristiano; e quando c’è un sentimento e una volontà forte si può superare tutto. E’ anche un monito per tutti quelli che impugnano certi pretesti per fare le guerre. Il dialogo è la soluzione migliore.

Quindi il messaggio che vorresti lanciare agli spettatori è essenzialmente questo…
Il cinema non risolve i problemi. Il film è sostanzialmente una storia d’amore, complicata e difficile. Poi può portare ad una discussione più ampia su altri temi: la violenza sulle donne ad esempio, che poi non è solo legata al terzo mondo! La volontà è quella di raccontare una storia dove i personaggi si muovono in un contesto realistico, senza forzare ulteriormente. Molti temi li conosciamo già, la televisione riempie ore e ore di programmi: ricordo trasmissioni sul Burqa tanto che non capivo più se avevamo fatto la guerra per quello o per le Torri Gemelle… però ripeto: il film è una storia d’amore e vuole raccontare quello.

Il_mercante_di_stoffe_foto

Per la sceneggiatura siete partiti da qualcosa in particolare?
No, l’idea era principalmente di mettere a confronti due soggetti diversi che interagiscono tra di loro.

E’ girato in Marocco?
Tra Italia e Marocco: gli interni in Cinecittà. La scenografia è stata curata da Alfonso Rastelli, la fotografia di Adolfo Bartoli ha vinto da poco il Premio Pasqualino De Santis.

Hai scritto anche un libro, Acido Santo… è stata l’unica parentesi o pensi di farne un altro?
No, mai dire mai ma sto lavorando su altri progetti: una commedia brillante e un thriller-horror. E’ già difficile fare una cosa alla volta ma tutto può succedere.

Il_mercante_di_stoffe_marta_bifano

Hai girato tre film fin ad ora: Sulle ali della follia, Passaggio per il paradiso e Il mercante di stoffe. Per giocare: il tuo preferito?
L’ultimo è sempre quello a cui si tiene di più ma sono molto affezionato a Passaggio per il paradiso. Però ogni film racconta un po’ di te… è difficile.

Il mercante di stoffe verrà distribuito all’estero?
Abbiamo contatti per la distribuzione in SudAmerica e Argentina ma vediamo…

Con quali attori vorresti lavorare?
Non voglio far nomi ma il potenziale c’è. I problemi sono altri. Bisogna dare ai produttori le chiavi per fare i produttori. Il cinema italiano ha problemi per trovare i soldi e la distribuzione: ci vorrebbe più pluralismo, più creatività.

Ci puoi dire il budget del film?
1milione e 250. Finanziato in parte dal fondo del ministero dei beni culturali e dalla produzione.