CineBlog consiglia: L’uccello dalle piume di cristallo
Uno scrittore si ritrova al centro di una serie di delitti efferati a danni di giovani donne… I fatti si fanno più intricati e pericolosi quando lo stesso scrittore e la sua fidanzata si ritroveranno al centro della furia dell’assassino. Ma l’assassino commette un errore, e il colpo di scena finale sarà terribile. E geniale.
Uno scrittore si ritrova al centro di una serie di delitti efferati a danni di giovani donne… I fatti si fanno più intricati e pericolosi quando lo stesso scrittore e la sua fidanzata si ritroveranno al centro della furia dell’assassino. Ma l’assassino commette un errore, e il colpo di scena finale sarà terribile. E geniale.
L’uccello dalle piume di cristallo è, assieme al precedente -di 5 anni- Sei donne per l’assassino, il capostipite del thriller all’italiana. Giustamente. Oltre ad essere il primo film del maestro del thriller/horror all’italiana, è un film che presenta spunti geniali e una trama godibilissima, con una fotografia suggestiva e un ritmo incalzante. Lo stile di Argento c’è subito, sin dall’inizio, e nonostante sia ancora un po’ acerbo la lezione imparata da Mario Bava c’è tutta e la personalità pure: siamo vicinissimi al masterpiece. La fotografia, come ho detto, è suggestiva, così come le ambientazioni, e l’intreccio è solido e credibile (anche se l’uccello descritto nel film non esiste). Ancora privo di una violenza visiva reale, il film si basa esclusivamente sulla trama e sulla tensione, creata anche attraverso suoni e voci femminili a mo’ di nenia nella bellissima colonna sonora di Ennio Morricone. Il migliore della “trilogia zoonomica”, di cui fanno parte Il gatto a nove code e l’introvabile ma bellissimo 4 mosche di velluto grigio. Imperdibile. Uno dei migliori Argento di sempre.
Stanotte, 03.05, RaiUno