Memory of the Camps: restaurato il documentario di Hitchcock sui lager nazisti
Il documentario sui campi di sterminio nazisti montato da Alfred Hitchcock nel 1945, restaurato con materiale inedito e trasmesso per il 70esimo anniversario della liberazione in Europa.
Nel 1945 Alfred Hitchcock venne chiamato dall’amico Sidney Bernstein, per visionare e ottimizzare la postproduzuione del materiale girato dalle truppe inglesi e sovietiche, nei lager di Auschwitz, Dachau e nel campo di concentramento nazista di Bergen-Belsen aperti dopo la liberazione.
Sembra che il contenuto dei filmati fosse così scioccante da costringere addirittura il maestro del brivido ad allontanarsi dal progetto e dai Pinewood Studios per una settimana.
Una reazione che a quanto pare indusse a scherzare i cameramen della British Army Film Unit, che ripresero la liberazione del campo di concentramento di Bergen-Belsen nel ’45, ma forse solo perché loro avevano una visione meno generale delle cosa.
In ogni caso, il montaggio del documentario, realizzato dagli Alleati per mostrare al popolo tedesco le atrocità dei campi di concentramento, venne sacrificato agli interessi di una fruttuosa collaborazione con la Germania post-nazista, interessata a contenere il senso di colpa del popolo tedesco, e in parte dimenticato negli archivi di stato britannici.
Il film, mai mostrato al pubblico integralmente, venne in parte recuperato solo nel 1980, e proposto in una versione incompleta nel 1984, proiettato al Festival Internazionale del cinema di Berlino, e sulla rete tv americana ‘Pbs‘ con il titolo ‘Memory of the Camps‘.
Ora quelle immagini scioccanti e scomode, ricche di interviste a sopravvissuti, militari e testimoni, scrupolosamente restaurate con tecnologia digitale dal London’s Imperial War Museum, e arricchite di materiale inedito omesso rispetto alla versione degli anni ottanta, sembra siano pronta a raggiungere il grande pubblico internazionale.
Per il curatore del museo londinese, Toby Higgith, con i cancelli dei campi ormai aperti, si tratta di immagini di ricostruzione e ritorno alla vita, per deportati che fanno la prima doccia, ripuliscono le vesti e si preparano a rimettersi in cammino. Una testimonianza di speranza, e ‘forse’ una prova in più per chi si ostina a credere la realtà dei campi di concentramento un elaborato artificio.
Il film dovrebbe essere disponibile per i festival e il cinema per la fine del 2014, e a 70 anni dal quel 1945, nel 2015 dovrebbe essere trasmetto anche in televisione, in coincidenza con il 70mo Anniversario della Liberazione dell’Europa dal Nazismo e della fine della II Guerra Mondiale.
Quello che trovate nel video che apre questa segnalazione è un piccolo estratto dalla versione degli anni ’80, protagonista del video a seguire.