Wish I Was Here: nuovo trailer del film di Zach Braff
Wish I Was Here: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul dramma di Zach Braff nei cinema americani dal 18 luglio 2014.
Aggiornamento di Pietro Ferraro
Wish I Was Here: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul dramma di Zach Braff nei cinema americani dal 18 luglio 2014.
Focus Features ha reso disponibile un nuovo trailer di Wish I Was Here, il nuovo film da regista dell’attore Zach Braff (La mia vita a Garden State).
Braff che ha co-sceneggiato il film è anche protagonista nei panni di un padre, marito e attore in difficoltà che sta cercando uno scopo nella vita e di venire a patti con la morte imminente del padre (Mandy Patinkin) molto malato.
Questo trailer mette in mostra le diverse anime di un film che ha diviso la critica al suo debutto al Sundance, il film alterna momenti divertenti ad altri drammatici, il tutto inframmezzato da parentesi visivamente stravaganti a rappresentare le fughe dalla realtà del protagonista in stile I sogni segreti di Walter Mitty, facciamo notare che in questo secondo trailer questi intermezzi di stampo fantastico, non molto apprezzati dalla critica, sono stati quasi del tutto omessi a favore di un’atmosfera da dramedy a sfondo familiare).
Nel film recitano anche Kate Hudson, Joey King, Josh Gad, Pierce Gagnon, Ashley Greene, Jim Parsons (lo Sheldon Cooper della serie tv The Big Bang Theory) e Donald Faison (che ha fatto coppia con Braff nella serie tv Scrubs).
Wish I Was Here: primo trailer del film di Zach Braff
Aggiornamento di Pietro Ferraro
Primo trailer per Wish I Was Here, seconda regia per il grande schermo, dopo La mia vita a Garden State, dell’attore Zach Braff volto noto della serie tv Scrubs.
Braff che del film è anche co-autore della sceneggiatura e protagonista, interpreta un attore in difficoltà che sta cercando uno scopo nella vita mentre affronta le responsabilità di padre e marito e cerca di accettare l’imminente e inevitabile morte del padre (Mandy Patinkin).
Il flm prodotto ricorrendo alla piattaforma Kickstarter pare abbia creato qualche perplessità al suo debutto al Sundance (trovate i dettagli scorrendo l’articolo), ma polemiche a prescindere questo primo trailer, che include un brano degli Shins, è molto suggestivo e ci ha ricordato quello altrettanto intrigante del remake I sogni segreti di Walter Mitty.
Nel film recitano anche Kate Hudson, Joey King, Josh Gad, Pierce Gagnon, Ashley Greene, Jim Parsons e Donald Faison.
La trama ufficiale:
“Wish I Was Here” è la storia di Aidan Bloom (interpretato da me), un attore, padre e marito in lotta che a 35 anni sta ancora cercando di trovare la sua identità; uno scopo per la sua vita. Lui e sua moglie riescono a malapena a tirare avanti finanziariamente e Aidan passa il suo tempo a fantasticare di essere il grande cavaliere spaziale che aveva sempre sognato di diventare da quando era un ragazzino.
Quando suo padre malato non può più permettersi di pagare per la scuola privata dei suoi due bambini (età 5 e 12) e l’ unica scuola pubblica disponibile non è un’opzione praticabile, Aidan accetta con riluttanza di prendere in carico lui l’istruzione dei suoi figli.
Il risultato è un tragicomico caos che perdura fino a quando Aidan decide di rottamare il curriculum accademico tradizionale e puntare sul creativo, insegnando ai figli ciò che ha imparato dalla vita, così Aidan a poco a poco scopre alcune parti di sé che non non era ancora riuscito a trovare.
Wish I Was Here: il film di Zach Braff finanziato con Kickstarter divide il Sundance
Wish I Was Here, il film che Zach Braff ha finanziato con Kickstarter, scatenando tante discussioni sulla “moralità” dell’operazione, ha avuto la sua anteprima mondiale al Sundance Film Festival 2014. A dieci anni da La mia vita Garden State, Braff torna dietro la macchina da presa e divide la critica: film commovente o manipolatorio?
Sono passati esattamente dieci anni da quando La mia vita a Garden State faceva il suo debutto al Sundance. Quest’anno Zach Braff ha portato al festival di Park City la sua seconda fatica da regista, Wish I Was Here, chiacchieratissima in quanto parzialmente finanziata con Kickstarter (qui trovate tutta la storia produttiva del film).
Il film narra le vicende di Aidan Bloom, un attore di 35 anni in difficoltà interpretato dallo stesso Braff. Padre di famiglia, sposato con Sarah (Kate Hudson), Aidan ha due figli la cui retta scolastica è pagata da suo padre. Ma quando il padre di Aidan muore, la famiglia si trova in difficoltà economica: così Aidan decide di far studiare i figli a casa, insegnando loro le materie scolastiche e pure qualcosa sulla vita. Scoprendo, ovviamente, qualcosa in più di sé.
Dopo l’anteprima mondiale del film al Sundance 2014 sono apparsi i primi commenti e le prime recensioni, e pare non ci siano molti mezzi termini: o lo si ama o lo si odia. Wish I Was Here ha raccolto critiche piccate e commenti entusiasti. Si tratta di un crowdpleaser che, nella tradizione di certo cinema indie americano, fa ridere e strappa qualche lacrima: la spaccatura è così servita.
Leggiamo assieme le prime recensioni del film, partendo da quelle negative:
Dopo aver esplorato le inquietudini dei ventenni con La mia vita a Garden State nel 2004, Zach Braff sposta la sua attenzione sui trentenni in Wish I Was Here, uno stucchevole compendio di banalità del tipo “segui i tuoi sogni”, di spiritualità new age e legame padre-figlio strappalacrime che prova in tutti i modi a catturare la calcolata ma riuscita miscela di bizzarria e pathos di Garden State, così tanto che quasi potrebbe venirgli un’ernia. Il prodotto della discussa campagnia di Kickstarter di Braff, Wish pare certo di accontentare i fan incalliti del regista-sceneggiatore-star (che si riprende in adoranti primi piani per tutto il tempo), mentre per gli altri ci sarà solo disiteresse.
Sfortunatamente, dopo un primo atto frizzante e coinvolgente, il film si arena a causa di una sovrabbondanza di sottotrame e svolte man mano sempre più sdolcinate e drammatiche che minacciano di affondare l’intera operazione […]. Wish I Was Here non è un disastro totale, ma sembra aver bisogno di un ulteriore lavoro in fase di montaggio per mettere a fuoco la trama e spuntare qualche filo fuori luogo.
Voto: C-
Volevo che Wish I Was Here mi piacesse. Volevo che mi parlasse nel modo in cui fece La mia vita a Garden State, almeno la prima volta che l’ho visto. Invece, Wish I Was Here è disperato, manipolatorio e autoindulgente.
Voto: 1 su 4
Ci sono comunque recensioni positive ed entusiaste:
Anche se è in qualche modo un film similmente bizzarro e toccante, in cui ancora una volta Braff interpreta un attore e come principale svolta narrativa c’è la morte di un genitore, Wish I Was Here fortunatamente sembra un film più maturo che prova ad affrontare argomenti complessi come la religione e il costo, per un attore in difficoltà che deve supportare la famiglia, di riaffermare il suo diritto di vivere un sogno.
Ora che ho visto il film, capisco perché Braff ha pensato che Kickstarter sarebbe stata la cosa giusta da usare. Il film poteva anche essere prodotto da uno studio, ma il risultato non sarebbe stato lo stesso che abbiamo ora […]. Girato benissimo, scritto in modo elegante, e confezionato con saggezza genuina, Wish I Was Here vince sotto tutti i fronti. Rispetto Braff per non buttar fuori un film all’anno. Ha atteso il momento in cui aveva qualcosa di nuovo da dire, e l’attesa è valsa la pena.
Voto: A
Wish I Was Here è un vero crowdpleaser che si è guadagnato una standing ovation alla premiere al The Marc di Park City. Il film è molto divertente; quando le luci si sono accese stavo male dal ridere e tiravo un po’ sul col naso (dev’essere stata la temperatura fredda dello Utah, no? Certo, quella è la causa…). È il mio film preferito qui al Sundance quest’anno (finora).
Un buon cast di attori secondari, che include Josh Gad, Joey King, e l’amico di Braff Donald Faison da Scrubs, lo aiutano nel suo percorso. E la Hudson, nominata agli Oscar e reduce dal suo ruolo in Glee, regala la sua interpretazione più autentica e sostanziosa da una vita. Lei è la moglie che, in mezzo ai contrattempi famigliari, sceglie di comportarsi come un adulto con la testa sulle spalle. La chimica nel cast viene fuori soprattutto nell’ultima parte del film. Mettetela così: ogni scena con un letto di morte può strappare lacrime. [Ma] è una scena speciale quella che ti strappa lacrime e ti interroga sulla tua stessa mortalità e le tue convinzioni.
Voto: 3 su 4
Wish I Was Here è stato comprato dalla Focus Features (dopo una “lotta” con Lionsgate e Fox Searchlighy) per 2.7 milioni di dollari, con un contratto che obbliga la casa di distribuzione a presentare il film in almeno 500 cinema. Alla fin fine, tra Kickstarter, visibilità al Sundance e distribuzione bella e pronta, a guadagnarci è stato prevedibilmente Zach Braff. Ma non avevamo alcun dubbio…
Il video di Zach Braff per la campagna su Kickstarter: