Maleficent: le recensioni dagli Usa e dall’Italia
Leggiamo insieme le recensioni Italiane e Americane di “Maleficent”, con protagonista assoluta Angelina Jolie
E’ uscito il 28 maggio scorso Maleficent, fantasy diretto da Robert Stromberg e interpretato da Angelina Jolie, Elle Fanning, Brenton Thwaites, India Eisley, Juno Temple, Miranda Richardson, Sharlto Copley, Sam Riley, Imelda Staunton, Lesley Manville, Hannah New. L’avete visto? Vi è piaciuto? Dopo aver letto la nostra recensione, oggi diamo un’occhiata alle recensioni Americane e Italiane del film, su Rotten (mentre scrivo) le percentuali dei commenti positivi è del 51%. Vediamo nel dettaglio.
Christopher Orr – The Atlantic: Come cameo, la performance della Jolie sarebbe stata spettacolare; ma come protagonista non ci dà abbastanza.
Peter Rainer – Christian Science Monitor: la Disney è stata abbastanza intelligente da lanciare Angelina Jolie. Se solo il film fosse uguale a lei. Voto: C +
Andrew O’Hehir – Salon.com: Nonostante i suoi difetti, “Maleficent” è un film Disney per famiglie e bambini, che offre un rilancio veramente delizioso di Angelina Jolie.
Kate Taylor – Globe and Mail: Viva il retroscena revisionista femminista. Voto: 3/4
Steven Rea – Philadelphia Inquirer: la Malefica di Angelina Jolie è magnifica. Voto: 3/4
Tom Long – Detroit News: I bambini di tutte le età dovrebbero esserne abbagliati. Voto: B +
James Berardinelli – ReelViews: L’interpretazione di Angelina Jolie fornisce profondità emotiva. Voto: 3/4
Betsy Sharkey – Los Angeles Times: Questo è il film della Jolie. Tutti gli altri, anche Aurora, svaniscono in sua presenza.
Tom Russo – Boston Globe: questo è lo show di Angelina Jolie, e la mancanza sorprendente di altri personaggi avvincenti non offre molto distrazione. Voto: 2.5 / 4
Ann Hornaday – Washington Post: Nonostante tutti i suoi limiti, “Maleficent”, è divertente da guardare, grazie solo alla sua protagonista. Voto: 3/4
Kristin Tillotson – Minneapolis Star Tribune: Come la Bella Addormentata che giace in coma, “Maleficent” è affascinante da vedere, ma difficile da cogliere appieno. Voto: 2.5 / 4
Richard Corliss – TIME Magazine: Fatta eccezione per Angelina Jolie, esemplare come fata badmother, il film è un pasticcio sconcertante.
Frank Lovece – Newsday: “Maleficent” manca il bersaglio. Voto: 2/4
Michael Phillips – Chicago Tribune: La formula funziona. Voto: 2.5 / 4
Bill Goodykoontz – Arizona Republic: Angelina Jolie adombra il resto del cast (e il resto del film), a volte ti senti come se gli altri personaggi sono, come noi, solo in piedi a guardare lei. Voto: 2.5 / 5
Joe Neumaier – New York Daily News: Angelina Jolie è incantevole nel ruolo malvagio e magnifico di “Maleficent”. Voto: 4/5
Stephen Whitty – Newark Star-Ledger: la regia di Robert Stromberg è un disastro. I paesaggi in CGI sono così esagerati che sembrano cattivi cartoni animati. Voto: 1.5 / 4
Rene Rodriguez – Miami Herald: In un film pieno zeppo di effetti speciali, la Jolie è la più sorprendente e meravigliosa di tutti. Voto: 3/4
Claudia Puig – USA Today: Non riesce a vivere dopo la sua promessa iniziale, soprattutto a causa di un tono irregolare e dello sviluppo del personaggio oscuro. Voto: 2/4
Jocelyn Noveck – Associated Press: “Maleficent” è divertente per la sua grafica accattivante – in particolare nella foresta – e per Angelina Jolie. Ma questo non basta per rendere l’intero film interessante. Voto: 2.5 / 4
Andrew Barker – Variety: il film non riesce a sondare la psicologia del suo soggetto o ad impostare una storia soddisfacente, ma è sicuramente piacevole da guardare per 97 minuti.
Maurizio Porro – Il corriere della sera: (…) finale in crescendo in grado di rendere banale anche l’arrivo della celebre favola con ago e filo. Per piccini, ma con timpani solidi.
Fulvia Caprara – La Stampa: Solo una super-donna come Angelina Jolie, passato turbinoso e presente impeccabile, equamente diviso fra i ruoli di moglie, madre, attrice e regista, poteva portare a termine una simile missione. L’intero sontuoso impianto di “Maleficent”, versione live-action della fiaba disneyliana (che 55 anni fa richiese dieci anni di lavoro e un budget di sei milioni di dollari) si basa sulle spalle, solo apparentemente fragili, dell’indomita Angelina.
Francesco Alò – Il Messaggero: C’è cuore, ironia (“Io non amo i bambini” dice Malefica: nella realtà la coppia Jolie-Pitt ne ha ben sei!) e sensualità. Gradevole fantasy metafora di una sana lotta al femminicidio. La violenza maschile è realmente malefica.
Maurizio Acerbi – il Giornale: Peccato che qui non servano incantesimi per far cadere lo spettatore in un sonno letargico. Basta la prima noiosa ora del film.
Roberto Nepoti – la Repubblica: Terza dopo Julia Roberts e Charlize Theron, anche Angelina tenta il “colpo della strega”. Ma non ce la fa a essere cattiva. (…) Hollywood ci ha abituati alle bizzarre “riletture” delle fiabe; però Maleficent sbaraglia ogni concorrenza. Chi ci porta i bambini eviti che poi si riguardino la versione a disegni animati. Potrebbero non capirci più nulla.