Il grand tour film girato in Italia, andata e ritorno nel futuro: “1200 km di bellezza”, un film nuovo
“Il Gattopardo”, “La cena delle beffe”, “Cielo sulla palude”, “Otello” e tanti altri, il cinema italiano costruiva le sue storie nella bellezza dei panorami e della città, uno spettacolo
Accendi la tv, qualunque canale, e trovi un’Italia che gronda d’acqua, in cui cadono le colline e le montagne, si sfarinano le strade, piangono di dolore i posti d’arte abbandonati e poco rispettati, languono le periferie costruite anni fa nella bruttezza (le borgate “de Roma” ma anche di Milano, Genova, Torino).
In accordo con Cinecittà Luce, col produttore Roberto Cicutto alla sua guida, ho girato 1200 km di bellezza, un film di 75’, recuperando i documenti raccolti in novanta anni dal Luce e rivisitandoli con nuove riprese con tecniche di qualità, e con un montaggio teso a fare spettacolo di uno spettacolo che attendeva di essere svegliato.
Il grande spettacolo che famosi registi come Orson Welles (“Otello”), Luchino Visconti (“Il gattopardo”), Alessando Blasetti (“La cena delle beffe”), Augusto Genina (“Cielo sulla palude”), e tanti altri, hanno realizzando andando sui luoghi o ricostruendoli. Le epoche del gran tour dei ricchi e dei nobili, degli artisti e degli scrittori.
Oggi, col film “1200 km di bellezza” il gran tour lo possiamo fare anche noi con le immagini che abbiamo selezionato, ripreso, rimontato, musicato. II film è pronto e comincerà a camminare, andrà dovunque, com’è nei piani del Luce, una tappa fra le prime sarà a Catania, dato che il viaggio 1200 km parte da una immagine dei primi anni del Novecento: giovani libici guardano, o meglio puntano gli occhi verso la Sicilia, la grande isola che oggi è meta di barconi, in acque bellissime seminate purtroppo di migranti che perdono la vita, mentre speravano in una terra capace di accoglierli, portarli in mondo più giusto. La presentazione del film avrà luogo in un ateneo importante, nella Scuola Superiore dell’Università di Catania il 23 novembre alle 16.30. Parteciperà il produttore, direttore del Luce, Roberto Cicutto. Naturalmente, ci sarò anch’io. Lina Scalisi, docente di storia e grande appassionata nonché esperta di cinema, condurrà l’appuntamento tra film e incontro.
Cosa si vedrà? Lo diranno le immagini. Milleduecento chilometri, quanto è lunga l’Italia, dalle montagne del Nord al mare del Sud. Dal bianco della neve all’azzurro del mare. Il film comincia dal Sud, approdo di gente che continua a raggiungere l’Italia, con negli occhi la ricerca di un destino, una ricerca fra speranza e tragedia, come documenta la cronaca. Il film guarda l’Italia con sguardi verso il passato, mostrando l’attesa e le premesse di un futuro, un ritorno alla Bellezza. Il film racconta l’immaginario viaggio nella penisola realizzato con i documenti dell’Istituto Luce in cui compare un’Italia dagli anni 20 ad anni vicini a noi. Un’ Italia articolata, bellissima, fatta di diverse forme di Bellezza, in un territorio sottile e lungo che presenta caratteristiche particolari per ogni regione dalla Valle d’Aosta e dal Friuli Venezia Giulia, dalla Toscana al Lazio, dalla Liguria al Lazio, dalla Campania alla Sicilia e alle sue isole; e così via. Storia del territorio, del paesaggi, vita della gente e arte si mescolano da sempre. Campagne e città sono cariche di storie, d’arte e di musica d’ogni tipo. Lo spettacolo della natura s’intreccia con lo spettacolo del lavoro e della creatività italiana, aperta al mondo, amata e visitata dal mondo.
Il film racconta questa Italia. Lo propone con il montaggio delle immagini selezionate negli archivi del Luce arrivando il più possibile avanti nel tempo. Scenari, arte, lavoro, panorami, cultura, spettacoli, grandi personaggi. Un’Italia in bianco e nero, con immagini girate oggi a colori (a Roma, Venezia, Matera, L’Aquila) in HD per dare un senso nuovo, favorire una possibilità di contrasto e confronto tra ieri e oggi.
Il viaggio non è immaginario, è realizzato con documenti, ma anche suggerito con citazioni ad esempio i mezzi di trasporto che sono cambiati nel corso del secolo scorso, il Novecento; dal carro alla bicicletta, alle auto, agli aerei ma soprattutto ai treni dai più antichi. Il viaggio è accompagnato da una colonna sonora che prende spunti da ogni forma di musica: canzoni, folcloristica, classica, operistica di autori ed esecuzioni italiane fino ai cantautori.
Il viaggio ha qualche momento di apertura verso il cinema italiano che nei suoi film ha presentato più volte i modi e le storie del viaggiare,poche e brevi scene ricavate dai cinegiornali del Luce. Il viaggio attinge anche a inedite fotografie del Luce, illuminanti, per la qualità, il significato e gli aspetti storici, le curiosità. Il racconto, che ho scritto, accompagna le immagini, integrato con i testi originali. Il racconto è composto come una vera e propria “sinfonia”, con l’uso dei sonori dei filmati e comunque suoni, parole (brevi citazioni poetiche) e rumori d’ambiente, dal vero e dal concreto.
Milleduecento km in cui è possibile rappresentare in sintesi evocativa un piccolo “grand tour-spettacolo” nuovo rispetto agli spettacoli che l’Italia offriva, e offre ancora, grazie alla natura, alle risorse della storia e dell’arte, della volontà di progresso e delle aspettative dei suoi abitanti.
I suoi abitanti, ecco un punto importante. Nel viaggio non si vedranno solo monti, campi, paesi e città ma si vedranno proprio gli abitanti, con i loro usi e costumi, i riti, le loro lingue, i dialetti, e naturalmente la lingua italiana in continuo divenire. La ricerca va cominciata subito. In tutti i sensi qui indicati.
Il titolo del film è ispirato a una frase del poeta Vittorio Sereni, allievo e amico di Giuseppe Ungaretti, morto nel 1983, inserita in uno dei suoi libri pubblicati da Einaudi: “L’Italia una sterminata domenica”, una frase che prosegue toccando il grande tema della Bellezza di un territorio pieno di sorprese. Per un unico viaggio sulle orme della Bellezza “sterminata” che si affaccia nelle Immagini del Luce; e che da tempo ha sofferto e continua a soffrire.