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Gene Wilder in 10 film, video e curiosità

Blogo ricorda Gene Wilder in una speciale classifica video dedicata all’attore scomparso a 83 anni.

pubblicato 30 Agosto 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 06:20

 

E’ scomparso all’età di 83 anni l’attore e regista Gene Wilder, un volto indelebile della commedia americana e delle parodie di culto dirette da Mel Brooks, un attore che ha cresciuto una generazione con il volto di Willie Wonka e interpretato l’iconico Frankenstein nella migliore parodia di sempre, il nostalgico e inarrivabile Frankenstein Junior.

Gene Wilder, nome d’arte di Jerome Silberman, nato da immigrati russi si laurea in America, studia recitazione in Inghilterra per poi tornare negli States per studiare nel prestigioso Actors Studio, nel frattempo sfrutta la sua passione per la scherma per mantenersi come insegnante mentre recita ovunque ci sia la possibilità di fare della sacrosanta gavetta e come si suol dire farsi le ossa.

Il primo ruolo cinematografico di Wilder è una comparsata nel cult Gangster Story (1967), ma qualche anno prima, è il 1963, Wilder fa la conoscenza di Mel Brooks, tra i due il feeling è immediato. Wilder e Brooks si conosceranno grazie ad Anne Bancroft futura moglie di Brooks e partner di Wilder nello spettacolo teatrale “Madre Coraggio e i suoi figli”. Brooks saluta Wilder con la promessa che lavoreranno insieme. Nel 1968 Mel Brooks debutta alla regia con Per favore non toccate le vecchiette e regala a Gene Wilder il suo primo ruolo da protagonista e la sua prima nomination all’Oscar come miglior attore non protagonista. Brooks e Wilder torneranno a collaborare per due amatissime parodie Mezzogiorno e mezzo di fuoco (1974) e l’intramontabile Frankenstein Junior (1974).

La carriera di Wilder come attore e regista non è stata immune da flop e tardive rivalutazioni, ma una manciata di ruoli in commedie divenute classici hanno impresso a fuoco nell’immaginario collettivo lo sguardo blu cielo e l’aria un po’ stralunata di un comico di razza, parliamo di personaggi come Willy Wonka, cult come il citato Frankenstein Junior che gli valse la sua seconda nomination all’Oscar e naturalmente la collaborazione con Richard Pryor iniziata nel 1976 con Wagons-lits con omicidi e proseguita con Nessuno ci può fermare (1980), Non guardarmi: non ti sento (1989) e Non dirmelo… non ci credo (1991).

Wilder ha debuttato come regista nel 1975 con Il fratello più furbo di Sherlock Holmes una parodia in cui torna a recitare al fianco di Marty Feldman indimenticabile “Igor” di Frankenstein Junior. Wilder dirigerà in tutto 5 film incluso La signora in rosso, remake americano del film francese Certi piccolissimi peccati (1976), in cui è anche protagonista al fianco della modella Kelly LeBrock allora al suo esordio sul grande schermo. Il film è anche noto per il brano della colonna sonora “I Just Called to Say I Love You” di Stevie Wonder premiato con un  Oscar e un Golden Globe.

Spesso si usa il termine “icona” con troppa facilità, ma Gene Wilder è stato senza dubbio “iconico” a livello di immaginario cinematografico e quindi ci sembrava doveroso ricordarlo in maniera adeguata con una selezione dalla sua filmografia che trovate completa a piè pagina insieme ai doppiatori italiani dell’attore.

 

[quote layout=”big”]Ehilà, bellissimo! Sei veramente un gran bel ragazzo, lo sai? La gente ride di te, la gente ti odia, ma perché ti odia? Solo perché è invidiosa. Guardate che amore di viso, e che sorriso simpatico. Vuoi che alluda alla tua forza fisica adesso? Tu vuoi che io decanti la potenza dei tuoi muscoli? Tu hai diritto al tuo posto nell’olimpo degli dei, tu sei un dio e ascoltami bene: tu non sei cattivo, tu sei buono! Sei così caro e buono, sei l’angelo della casa, sei tu l’amore di mamma e io voglio che il mondo sappia, una volta per tutte e senza nessun dubbio che noi lo amiamo! Io ti voglio insegnare, ti farò vedere come si cammina, si parla, ci si muove, si ragiona. Uniti, tu ed io, daremo il più grandioso, essenziale contributo alla scienza dalla creazione del fuoco! (Gene Wilder / Frederick – dal fil “Frankenstein Junior”)[/quote]

 

1. Per favore, non toccate le vecchiette (1968)

 

 

  • La scena della “crisi isterica” è stata girata alla fine di una lunga giornata e un esausto Gene Wilder ha detto a Mel Brooks che pensava di non farcela a girare ancora quel giorno. Brooks ha risolto il problema caricando l’attore con zucchero e caffeina (sotto forma di due barrette di cioccolata e una tazza di caffè), dopo di che la scena è stata girata in sole due riprese.
  • Quando Gene Wilder ha scelto il suo nome d’arte, ha scelto “Wilder” perché amava lo spettacolo teatrale di Thornton Wilder “Our Town” e il nome “Gene” semplicemente perché gli piaceva, rendendosi conto solo più tardi che in realtà lo aveva scelto inconsciamente perché gli ricordava il nome di sua madre Jeanne (lei era stata malata quando Wilder era bambino e lui trascorse molto del suo tempo a farle compagnia e a tenerle su il morale).

 

2. Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato (1971)

 

 

  • Dopo aver letto la sceneggiatura, Gene Wilder ha detto che avrebbe accettato il ruolo di Willy Wonka ad una condizione: che gli sarebbe stato permesso di zoppicare per poi fare improvvisamente una capriola nella scena in cui incontra per la prima volta i bambini. Quando il regista ha chiesto perché, Gene Wilder ha risposto che se Wonka si fosse comportato così “da quel momento in poi, nessuno saprà se sto mentendo o dicendo la verità”. Il regista allora ha chiesto: “Se dico di no, non sarà possibile fare il film?” e Gene Wilder ha risposto: “Ho paura che questa sia la verità”.
  • Ha servito nell’esercito degli Stati Uniti dal 1956 al 1958 nel Corpo sanitario. In quel periodo venne assegnato al Dipartimento di Psichiatria e Neurologia presso il Valley Forge General Hospital di Pasadena dove ha lavorato nel trattamento di pazienti psichiatrici.

 

3. Mezzogiorno e mezzo di fuoco (1974)

 

 

  • Mel Brooks ha raccontato che quando Gene Wilder arrivò la prima volta sul set di questo film chiese se per il successivo film Brooks poteva usare un’idea a cui Wilder stava lavorando. Quell’idea era Frankenstein Junior.
  • Nel 2005 l’attore ha sconfitto un tumore al tessuto linfatico, il linfoma non Hodgkin, diagnosticatogli nel 1999, grazie alla chemioterapia e ad un trapianto di cellule staminali.

 

4. Frankenstein Junior (1974)

 

 

  • Gene Wilder ha indicato questo film come il suo preferito tra tutto quelli che ha interpretato.
  • Gene Wilder ha costantemente interrotto le riprese. Secondo Cloris Leachman (Frau Blücher) l’attore non riusciva a trattenere le risate, tanto che alcune scene sono state ripetute fino a quindici volte prima che Wilder riuscisse a tornare serio.
  • L’attore ha rivelato che prima che l’amico Mel Brooks lo reclutasse lui si considerava più un attore drammatico che un attore comico.

 

5. Il fratello più furbo di Sherlock Holmes (1975)

 

 

  • Il nome del personaggio di Gene Wilder in questo film, Sigerson, era uno pseudonimo usato da Sherlock Holmes durante il periodo in cui si credeva morto per mano del Professor Moriarty nel racconto di Arthur Conan Doyle “L’avventura della casa vuota”.
  • In veste di scrittore Gene Wilder ha pubblicato nel 2005 il libro di memorie Baciami come uno sconosciuto (Kiss Me Like a Stranger: My Search for Love and Art) e nel 2007 il suo primo romanzo, La mia puttana francese (My French Whore), ambientato durante la Prima guerra mondiale, seguito nel 2008 da un secondo romanzo The Woman Who Wouldn’t e nel 2010 dalla raccolta di storie What is This Thing Called Love?.

 

6. Wagons-lits con omicidi (1976)

 

 

  • Questo film è stata la prima collaborazione tra Gene Wilder e Richard Pryor.
  • Quando incontrò Gene Wilder dopo aver visto Wagon-Lits con omicidi, Cary Grant gli chiese se lo script fosse stato in qualche modo ispirato da Intrigo internazionale. Wilder rispose di si e allora Grant aggiunse: “Lo sapevo! Hai notato che ogni volta che si prende la gente comune, per esempio, come me e te, per poi calarli in situazioni straordinarie, ne esce un grande thriller?”.

 

7. Nessuno ci può fermare (1980)

 

 

  • In questo film Richard Pryor e Gene Wilder hanno improvvisato gran parte delle loro scene insieme.
  • Wilder è stato un convinto democratico liberale per molti anni ed è stato fermamente contrario sia alla guerra del Vietnam e che alla guerra in Iraq.

 

8. La signora in rosso (1984)

 

 

  • Il film è un rifacimento del film francese Certi piccolissimi peccati (Un éléphant ça trompe énormément) di Yves Robert del 1976. Wilder firma la pellicola come regista oltre che come attore protagonista.
  • Anche se il film ebbe successo al botteghino, Hollywood non ha mai prodotto un sequel, mentre l’originale Certi piccolissimi peccati (1976) fruì di un  sequel uscito un anno dopo dal titolo  Andremo tutto in Paradiso (1977).
  • La sgnora in rosso è stata la seconda di tre collaborazioni tra gli attori Gilda Radner e Gene Wilder. I loro altri film insieme sono stati Hanky Panky, fuga per due (1982) e Luna di miele stregata (1986).

 

9. Luna di miele stregata (1986)

 

 

  • Questo è stato l’ultimo film da regista di Gene Wilder.
  • Mentre erano in Francia per promuovere questo film, Wilder e la Radner, che nel film interpretano marito e moglie, presero una breve pausa dai loro doveri professionali per sposarsi.
  • Tutti gli effetti speciali del film sono stati creati sul set. Gene Wilder ha insistito sull’utilizzo dele stesse tecniche per gli effetti speciali utilizzate negli anni ’30. Questa scelta ha anche aiutato a mantenere basso il budget.

 

10. Non guardarmi: non ti sento (1989)

 

 

  • Gene Wilder ha declinato più volte l’offerta per interpretare questo film. Secondo la sua autobiografia ha bocciato lo script due volte (a causa di come trattava le disabilità dei protagonisti). Aveva intenzione di fare lo stesso quando gli venne inviato lo script per una terza volta, ma il suo agente gli propose un incontro con TriStar (lo studio dietro il film). I dirigenti della TriStar chiesero a Gene di riscrivere la sceneggiatura per sé e Richard Pryor e Wilder accettò…e il resto è storia.
  • Gene Wilder ha interpretato un uomo ingiustamente accusato di aver commesso un crimine in cinque film: Wagon-Lits con omicidi (1976), Scusi, dov’è il West? (1979), Nessuno ci può Fermare (1980), Hanky ​​Panky, fuga per due (1982) e Non guardarmi: non ti sento (1989).

 

Filmografia

Gangster Story (Bonnie and Clyde), regia di Arthur Penn (1967)
Per favore, non toccate le vecchiette (The Producers), regia di Mel Brooks (1968)
Fate la rivoluzione senza di noi (Start the Revolution Without Me), regia di Bud Yorkin (1970)
Che fortuna avere una cugina nel Bronx! (Quackser Fortune Has a Cousin in the Bronx), regia di Waris Hussein (1970)
Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato (Willy Wonka & the Chocolate Factory), regia di Mel Stuart (1971)
Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso* (*ma non avete mai osato chiedere) (Everything You Always Wanted to Know About Sex* (*But Were Afraid to Ask)), regia di Woody Allen (1972)
Il rinoceronte (Rhinoceros), regia di Tom O’Horgan (1974)
Mezzogiorno e mezzo di fuoco (Blazing Saddles), regia di Mel Brooks (1974)
Il piccolo principe (The Little Prince), regia di Stanley Donen (1974)
Frankenstein Junior (Young Frankenstein), regia di Mel Brooks (1974)
Il fratello più furbo di Sherlock Holmes (The Adventure of Sherlock Holmes’ Smarter Brother), regia di Gene Wilder (1975)
Wagons-lits con omicidi (Silver Streak), regia di Arthur Hiller (1976)
Il più grande amatore del mondo (The World’s Greatest Lover), regia di Gene Wilder (1977)
Scusi, dov’è il West? (The Frisco Kid), regia di Robert Aldrich (1979)
I seduttori della domenica (Sunday Lovers), regia di Gene Wilder (1980)
Nessuno ci può fermare (Stir Crazy), regia di Sidney Poitier (1980)
Hanky Panky – Fuga per due (Hanky Panky), regia di Sidney Poitier (1982)
La signora in rosso (The Woman in Red), regia di Gene Wilder (1984)
Luna di miele stregata (Haunted Honeymoon), regia di Gene Wilder (1986)
Non guardarmi: non ti sento (See No Evil, Hear No Evil), regia di Arthur Hiller (1989)
Bebè mania (Funny About Love), regia di Leonard Nimoy (1990)
Non dirmelo… non ci credo (Another You), regia di Maurice Phillips (1991)

Doppiatori italiani

Oreste Lionello in Fate la rivoluzione senza di noi, Che fortuna avere una cugina nel Bronx!, Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, Il piccolo principe, Frankenstein Junior, Scusi, dov’è il West?, Wagons-lits con omicidi, Il fratello più furbo di Sherlock Holmes, Il più grande amatore del mondo, Hanky Panky – Fuga per due, Nessuno ci può fermare, Quel pasticcione di papà, Will & Grace
Manlio De Angelis in Mezzogiorno e mezzo di fuoco, Non guardarmi: non ti sento, Non dirmelo… non ci credo
Eugenio Marinelli in La signora in rosso, Luna di miele stregata
Dante Biagioni in Gangster Story
Luciano Melani in Per favore, non toccate le vecchiette
Gianni Bonagura in Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso* (*ma non avete mai osato chiedere)
Elio Pandolfi ne Il rinoceronte
Claudio Sorrentino in Alice nel Paese delle Meraviglie
Mino Caprio in Bebè mania
Sandro Pellegrini in Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato (ridoppiaggio)