L’Amore è Imperfetto: Recensione in Anteprima
Amore eterosessuale, bisessuale ed omosessuale nell’italiano L’Amore è Imperfetto
Il cinema italiano riscopre la trasgressione, il sesso, l’erotico. Prima il contestato, fischiato, premiato e snobbato in sala E la chiamano Estate, ed ora ecco arrivare lui, L’amore Imperfetto dell’esordiente Francesca Muci, tratto dal suo stesso romanzo.
Un film che gioca platealmente con le tante sfumature dell’amore, non solo imperfetto bensì inclassificabile. Perché in una società come quella di oggi, in cui qualsiasi tabù è finalmente crollato, tutto è giustamente lecito, quando si parla di sessualità e sentimenti. Se Paolo Franchi ha navigato a vista nel sesso sfrenato del suo spernacchiato titolo, la Muci non osa arrivare a tanto ma non si pone freni inibitori nel raccontare la vita privata di una trentenne di oggi. Ad interpretarla una brava e bella Anna Foglietta, che ricorda vagamente nell’eleganza, nei lineamenti e nella magrezza Keira Knightley, qui finalmente unica e reale protagonista, all’interno di un film che però sposa in toto il proprio titolo, certificandone l’imperfezione.
Perché nell’oscillare continuamente tra un ‘campo’ e l’altro, la regista finisce per creare confusione, scivolando troppo spesso nello spinto inutile e forzato.
Elena ha 35 anni, un lavoro soddisfacente ma un presente sentimentale inesistente. Elena nasconde qualcosa. Ogni giorno segue una donna, straniera. La osserva da lontano, mentre fa la spesa, mentre esce di casa, dai vicoli di Bari. Le sue giornate procedono così, tra il lavoro e la quotidianità, fino a quando un casuale incidente in motorino non le fa conoscere due persone. Adriana ed Ettore. La prima ha diciotto anni, ed è palesemente una sbandata. Il secondo ne ha cinquanta, è affascinante e l’accento straniero. Tra i tre nasce un inatteso triangolo amoroso, che porta Elena a scoprire impensabili fantasie sessuali. 8 anni dopo lo choc d’amore che le ha cambiato la vita. Quando scoprì il suo principe azzurro, tra le braccia di un altro…
Una disperata ricerca del proprio io, della felicità sentimentale, del perdono nei confronti di chi è stato amato e ci ha fatto soffrire. La scoperta della passione, nei confronti del proprio sesso, e il lasciarsi andare ai propri istinti, senza imporsi pudici paletti, fastidiosi e bigotti. Francesca Muci riporta in auge il cinema erotico all’italiana degli anni 70, in un film in cui alla sua protagonista fa baciare praticamente chiunque. Anna Foglietta limona con tutti, potremmo definire L’Amore è Imperfetto, tra triangoli omosessuali, scene di masturbazione femminile con la ‘voce’ del telefonino, fellatio a cielo aperto con vista sul mare, sigari fallici e ‘fantasie’ erotiche di vario tipo tanto ‘oniriche’ quanto reali.
Nel film targato 01 troviamo davvero di tutto, compresi quei tipici difetti del cinema italiano a cui ci siamo purtroppo abituati. L’esordio in sala della Muci è registicamente ‘scolastico’, privo di eccessive sbavature tecniche ma appesantito da uno script tutt’altro che convincente. I continui salti temporali che ci delineano il presente e il passato della protagonista sono a lungo andare scontati. La banalità domina incontrastata, dalla seconda parte del film in poi, per poi deragliare davanti ad un singolo personaggio. Quello di Adriana. A vestire i panni di una fastidiosa, macchiettistica e insostenibile diciottenne è Lorena Cacciatore. Sarà lei ad insinuare la ‘passione’ omosessuale tra le cosce della Foglietta. Sarà lei ad inviarle sms ridicoli. Sarà lei ad entrare in scena sempre e comunque nel momento sbagliato, e senza motivazione alcuna. Il modo in cui Elena accetta ‘passivamente’ la presenza nella propria vita privata di una perfetta sconosciuta, invadente e volgare, è oggettivamente insensato.
Nell’esplicitare le mille sfumature dell’amore, in un film in cui di amore in realtà se ne vede davvero poco, la regista filma due scene lesbo alquanto forti ed esplicite, per poi virare al mondo gay grazie a Giulio Berruti, omosessuale annunciato e decisamente malamente accettato che si lascia andare non solo ad un nudo quasi integrale (di spalle, dopo uno strip alla Magic Mike) ma anche ad uno scambio di effusioni con un altro uomo. Inizialmente dal taglio ‘commediante’, per poi trasformarsi inspiegabilmente in un vero e proprio melò, il film della Muci si affida ai più banali stratagemmi tecnici per ‘accompagnare’ le svolte narrate, facendo un po’ troppo platealmente leva, ad esempio, sulle musiche calde e quasi ‘ozpetekiane’ di Manuel De Sica.
A causa di un finale poco coraggioso e quasi ridicolo nel voler suscitare emozioni a tutti i costi (l’incontro con la figlia), L’Amore è Imperfetto riesce così a regalarci un’ottima prova d’attrice, quella di Anna Foglietta (in perfetta sintonia con Bruno Wolkowitch), all’interno di un’opera che nuota in un mare di cliché, in cui tutto è apparentemente possibile e giustificabile, e dove l’amore non ha freni ne’ classificazioni (ne’ lesbiche ne’ gay, ma tutti bisex), per poi affogare di fronte ad alcuni dialoghi in stile Harmony (‘voglio che la mia voce ti entri dentro‘, mentre un cellulare finisce in zona intima, oppure, ‘non ti lavare, voglio sentire il tuo odore‘), all’evoluzione stessa della trama e soprattutto alla sopportazione di una delle sue protagoniste, talmente vuota e dall’inesistente caratterizzazione dal farci augurare la sua morte istantanea per infarto. Che purtroppo, e attenzione perché NON si tratta di uno spoiler, non si tramuterà ovviamente in realtà. In un film che pennella un’Amore più che imperfetto, come la sceneggiatura incaricata di renderlo credibile.
Voto di Federico: 5
L’Amore è Imperfetto (Ita, drammatico, 2012) di Francesca Muci; con Anna Foglietta, Giulio Berruti, Bruno Wolkowitch, Camilla Filippi, Lorena Cacciatore – uscita in sala: giovedì 29 novembre 2012 – qui il trailer