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Olimpiadi al cinema: 10 film sui giochi olimpici consigliati da Cineblog

Con le Olimpiadi di Parigi 2024 in pieno corso, Cineblog vi consiglia 10 film sui Giochi Olimpici da guardare.

30 Luglio 2024 19:54

Le Olimpiadi di Parigi 2024 sono in pieno svolgimento in Francia e si concluderanno il prossimo 11 agosto. Questa 23a edizione si tiene cento anni esatti dall’ultima volta che Parigi ha ospitato l’evento.

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Con questo importante evento sportivo in corso, Cineblog ha voluto stilare una lista di film tra i più coinvolgenti e divertenti realizzati su questo evento iconico.

Questa nostra lista spazia dal documentario al dramma biografico, dalla commedia sportiva a tinte romance alla parodia.

[Parigi 2024 – 10 film sui Giochi Olimpici]

Olimpiadi di Parigi 2024 (Photo by Andrea Savorani Neri/NurPhoto via Getty Images)

1. Momenti di gloria / Chariots of Fire di Hugh Hudson (1981)

Con le Olimpiadi di Parigi 2024 in pieno corso, Cineblog vi consiglia 10 film sui Giochi Olimpici da guardare.
(Photo by Stanley Bielecki Movie Collection/Getty Images)

Suggestivo e commovente inno allo sport e alla resilienza, ambientato negli anni ’20 del secolo scorso, basato su fatti realmente accaduti e con una delle colonne sonore composte da Vangelis che hanno fatto la storia del cinema.

Il film racconta la storia romanzata di Eric Liddell (Ian Charleson) e Harold Abrahams (Ben Cross), due velocisti britannici, uno scozzese e l’altro inglese, che parteciparono alle Olimpiadi del 1924. Liddell è un fervente cristiano e vede nella corsa un modo per rendere omaggio alla grandezza di Dio; Abrahams è invece figlio di un ricco ebreo e usa la corsa come mezzo di riscatto personale all’interno della realtà snob di Cambridge.

  • Quando Colin Welland completò la sua prima bozza della sceneggiatura, l’unico titolo che gli venne in mente fu “Runners”. Poi, una domenica sera accese la serie di musica religiosa della BBC Songs of Praise (1961), che presentava l’inno “Jerusalem”, con testi tratti da una poesia di William Blake. Il ritornello includeva le parole “Bring me my chariot of fire”. Lo scrittore balzò in piedi e urlò alla moglie: “Ce l’ho fatta, Pat! ‘Chariots of Fire’!” (L’inno “Jerusalem” è presente all’inizio e alla fine del film.)
  • Il vero Eric Liddell nasce in Cina, dove i suoi genitori erano missionari. Torna come missionario durante l’occupazione giapponese della Cina e viene portato nel campo di internamento giapponese di Weihsien, dove muore di tumore al cervello poco prima che il campo venisse liberato.
  • Harold Abrahams arrivò quarto nella staffetta 4×100, ventesimo nel salto in lungo e fu eliminato nei quarti di finale sia nei 100 metri che nei 200 metri.
  • Il film ha ricevuto sette nomination agli Oscar con quattro statuette vinte, tra cui, a sorpresa, anche quello al miglior film, oltre a vincere un Golden Globe e tre prestigiosi BAFTA, incluso quello al miglior film.

2. Gli spericolati / Downhill Racer di Michael Ritchie (1969)

Con le Olimpiadi di Parigi 2024 in pieno corso, Cineblog vi consiglia 10 film sui Giochi Olimpici da guardare.
(Photo by Ernst Haas/Ernst Haas/Getty Images)

In Gli spericolati, lo sciatore americano di discesa libera David Chappellet (Robert Redford) arriva a Wengen, in Svizzera, per unirsi alla squadra di sci degli Stati Uniti insieme al nuovo arrivato D. K. (Kenneth Kirk). Entrambi gli atleti sono stati convocati dall’allenatore della squadra Eugene Claire (Gene Hackman) per sostituire Tommy Herb, uno dei suoi migliori sciatori, che si è recentemente infortunato durante una gara.

  • Dieci giorni prima dell’inizio delle riprese, la star Robert Redford è caduto accidentalmente da un dirupo con una motoslitta, rompendosi il tendine e ferendosi al ginocchio, lesione che ha richiesto sette punti di sutura..
  • Il personaggio di Robert Redford, Dave Chappellet, era presumibilmente basato su due sciatori americani realmente esistiti: Billy Kidd e Spider Sabich. Kidd fu il primo uomo americano a vincere una medaglia olimpica nello sci alpino quando vinse l’argento nello slalom alle Olimpiadi del 1964. Purtroppo, Sabich fu ucciso in circostanze misteriose dalla sua amante, l’attrice/cantante Claudine Longet.
  • Michael Ritchie sostituì Roman Polanski come regista del film. Questo film sarebbe stato il primo film americano di Polanski. Il produttore Robert Evans dello studio Paramount Pictures aveva bisogno di qualcuno che dirigesse Rosemary’s Baby – Nastro rosso a New York (1968), quindi a Polanski fu assegnato quel progetto per lo stile e i temi di alcuni dei suoi recenti cupi film europei. Anche Robert Redford fu preso in considerazione per il ruolo principale maschile in Rosemary’s Baby.

3. Due donne in gara / Personal Best di Robert Towne (1982)

Con le Olimpiadi di Parigi 2024 in pieno corso, Cineblog vi consiglia 10 film sui Giochi Olimpici da guardare.
Patrice Donnelly, Jodi Anderson e Mariel Hemingway  (Photo by Warner Brothers/Getty Images)

In Due donne in gara, Chris Cahill e Tory Skinner sono due giovani donne che gareggiano nell’atletica leggera. Chris interpretata dall’attrice candidata all’Oscar Mariel Hemingway è sconvolta per la sua difficoltà a raggiungere il suo potenziale, mentre Tory, interpretata dalla vera campionessa d’atletica Patrice Donnelly, è il ritratto della calma. Dopo che Chris sviene in un bar, Tory l’accompagna a casa e le due diventano amiche. Tory consola Chris mentre è angosciata e dopo un po’, le due fanno sesso e alla fine s’innamorano.

  • Mariel Hemingway si è allenata per nove mesi in preparazione del suo ruolo di pentatleta in questo film. Inizialmente aveva pianificato di allenarsi solo per due o tre mesi, ma con ritardi e rinvii alla produzione del film, Hemingway ha avuto più tempo per prepararsi al suo ruolo, arrivando a circa dodici mesi totali.
  • Patrice Donnelly, che ha interpretato Tory Skinner, è stata membro della squadra di atletica degli Stati Uniti alle Olimpiadi di Montreal del 1976, è stata una volta classificata terza migliore al mondo per il pentathlon e quarta migliore ostacolista al mondo per la corsa a ostacoli. Questo film è stato il suo debutto cinematografico.
  • Lo sceneggiatore e regista del film, Robert Towne, ha fatto ricerche sul progetto frequentando molte star dell’atletica di entrambi i sessi. Il piano originale era di mostrare i corridori che si allenavano per le Olimpiadi di Mosca del 1980. Quando gli Stati Uniti boicottarono quei giochi, alcune battute della sceneggiatura furono modificate.
  • Il film ha visto la partecipazione di diversi atleti nella vita reale, tra cui Jane Frederick (pentathlon), Jodi Anderson (pentathlon), Deby Laplante (ostacoli), Pam Spencer (salto in alto), Maren Seidler (lancio del peso) e Kenny Moore (maratona). Tutte queste performance erano debutti cinematografici.

4. Cool Runnings – Quattro sottozero di Jon Turteltaub (1993)

Con le Olimpiadi di Parigi 2024 in pieno corso, Cineblog vi consiglia 10 film sui Giochi Olimpici da guardare.

Che la Giamaica potesse avere una squadra di bob è stata una sorpresa per molti. Ma è assolutamente vero, e la squadra si è persino piazzaat alle Olimpiadi invernali di Calgary! Senza molto successo in effetti…

Cool Runnings – Quattro sottozero è liberamente ispirato dall’assurdità un po’ comica dell’intera situazione, e racconta gli eventi di quattro ragazzi dell’isola baciata dal sole che nel 1988 non riescono a qualificarsi come corridori per i Giochi olimpici estivi di Seul, e allora optano per i Giochi olimpici invernali di Calgary, ma l’unica opzione rimasta è quella di andare a fare bob su pendii ghiacciati…

  • Contrariamente alla storia del film, la squadra giamaicana è stata accolta a braccia aperte dalle squadre internazionali di bob. Una delle altre squadre è arrivata addirittura a prestare alla squadra giamaicana una slitta di riserva per potersi qualificare.
  • Questo è stato l’ultimo film di John Candy a essere distribuito prima che l’attore morisse di infarto. Candy è morto cinque mesi dopo, durante le riprese della commedia western Wagons East! (1994), film uscito postumo.
  • Per il film sono state utilizzate riprese sportive televisive reali della rete ABC che coprivano le Olimpiadi invernali del 1988 e sono state montate nel film.
  • Denzel Washington rifiutò il ruolo di Derice Bannock e Eddie Murphy quello di Sanka Coffie a causa dei compensi secondo gli attori troppo bassi. La Disney aveva immaginato il cast originale con Denzel Washington come Derice, Eddie Murphy come Sanka, Wesley Snipes come Yul, Marlon Wayans come Junior e John Candy come Irving Blitzer.
  • Il 18 gennaio 2014 la squadra di bob giamaicana si è qualificata per il bob a 2 alle Olimpiadi invernali a Sochi, in Russia. Si sono descritti come “Cool Runnings, The Second Generation”. Alla luce della qualificazione della squadra per le Olimpiadi del 2014, Dudley Stokes, uno dei membri originali della squadra del 1988 e ora segretario generale della Jamaica Bobsleigh Federation, ha affermato: “Non credo che il supporto per la squadra, come abbiamo visto negli ultimi tre giorni, sarebbe stato sostenibile senza l’attrattiva continua del film”. La squadra ha ricevuto finanziamenti da molte fonti, tra cui una campagna di donazioni tenuta dalla comunità online per la criptovaluta Dogecoin.

5. I, Tonya (2017) di Craig Gillespie (2017)

Con le Olimpiadi di Parigi 2024 in pieno corso, Cineblog vi consiglia 10 film sui Giochi Olimpici da guardare.

I, Tonya è la storia vera della pattinatrice di fama mondiale Tonya Harding (Margot Robbie). Conosciuta per il temperamento focoso, Tonya fu protagonista di una carriera eccezionale e di uno degli scandali più grandi della storia degli Stati Uniti. Anche se la Harding è la prima donna americana ad aver completato un triplo axel consecutivo, la sua eredità di atleta è stata indelebilmente macchiata dal suo coinvolgimento in una brutale aggressione alla sua concorrente olimpica Nancy Kerrigan.

Nel comparto attori spiccano le donne: una Margot Robbie “mascolina” incarna alla perfezione i limiti della Harding, atleta potente ma dal carattere riottoso e priva di femminilità e leggiadria, mentre magistrale risulta la caratterizzazione della madre della Harding, Alisson Janney trasmette alla perfezione la durezza estrema di una donna piena di livore e insoddisfazione che cresce la figlia a botte e insulti e ne sfrutta il talento senza condividerne mai la passione. Il biopic di Gillespie è spietato nel tratteggiare una galleria di perdenti senza speranza, e anche se raccontare l’ambiente emotivamente malsano in cui è cresciuta la protagonista crea un minimo sindacale di empatia, il film di Gillespie non è in cerca di una qualche assoluzione, ma ha solo l’intento di tratteggiare l’enorme talento sprecato di una donna in perenne conflitto con se stessa e il mondo che la circonda, un mondo percepito quasi sempre come un nemico da abbattere.

  • Lo scandalo che travolse Tonya Harding risale al 1994 ed essendo Margot Robbie all’epoca solo una bambina non aveva familiarità con la storia. Così quando ha letto la sceneggiatura l’attrice ha creduto fosse un lavoro di fiction. La storia è così bizzarra che non è difficile credere che sia frutto di fantasia anche se nel corso degli anni è già stata raccontata in un paio di film televisivi e diversi docudrama. Il 6 gennaio 1994 Nancy Kerrigan è stata aggredita da Shane Stant dopo una sessione di allenamento al Campionato di pattinaggio di figura su ghiaccio di Detroit. L’ex marito della Harding, Jeff Gillooly e la sua guardia del corpo, Shawn Eckhardt, avevano assunto Stant per rompere la gamba destra della Kerrigan in modo che non sarebbe stata in grado di competere nelle Olimpiadi invernali del 1994. La Harding più tardi si è dichiarata colpevole per aver cospirato per impedire la persecuzione degli aggressori e gli sono stati comminati 3 anni di libertà vigilata, 500 ore di servizi sociali, 160.000$ di ammenda ed è stata bandita a vita dal pattinaggio statunitense. Alla fine i criminali non sono riusciti a rompere la gamba della Kerrigan, lasciando la pattinatrice con una grossa contusione. La Kerrigan ha così potuto partecipare alle Olimpiadi invernali del 1994 vincendo una medaglia d’argento. Anche la Harding è stata in grado di partecipare piazzandosi al 6° posto.
  • Il film è stato candidato a 3 Premi Oscar (Migliore attrice non protagonista a Allison Janney, Migliore attrice protagonista a Margot Robbie e Miglior montaggio a John Axelrad e Lee Haugen&nbsp) con una statuetta vinta da Allison Janey che si è aggiudicata anche un Golden Globe.

6. Vincere insieme / The Cutting Edge di Paul Michael Glaser (1992)

Con le Olimpiadi di Parigi 2024 in pieno corso, Cineblog vi consiglia 10 film sui Giochi Olimpici da guardare.
D.B. Sweeney e Moira Kelly (Photo by Metro-Goldwyn-Mayer/Getty Images)

In Vincere insieme seguiamo un pattinatrice ricca e viziata (Moira Kelly) che viene accoppiata con un giocatore di hockey su ghiaccio infortunato (D.B. Sweeney) per delle gare di pattinaggio artistico olimpico. Gareggiando alle Olimpiadi invernali del 1992 ad Albertville, in Francia, hanno un faccia a faccia culminante contro una coppia sovietica.

  • Il film è diretto dall’attore e regista Paul Michael Glaser, noto per il ruolo del detective David Starsky della serie tv Starsky & Hutch.
  • Il film ha fruito di tre sequel direct-to-video: In due per la vittoria (The Cutting Edge: Going for the Gold) di Sean McNamara (2006), Inseguendo la vittoria (The Cutting Edge 3: Chasing the Dream) di Stuart Gillard (2008) e Vincere insieme (The Cutting Edge: Fire & Ice) regia di Stephen Herek (2010)
  • Né D.B. Sweeney né Moira Kelly sapevano pattinare prima di girare questo film. Dopo aver fatto un provino e aver convinto i produttori di essere gli attori giusti per i ruoli, hanno trascorso i successivi tre mesi imparando intensamente a pattinare.
  • Christine Hough e Doug Ladret, che interpretano la squadra a coppie russa, è una vera squadra di pattinaggio di figura che rappresenta il Canada.
  • Alcuni dei commentatori e dei reporter sono vere star del pattinaggio artistico statunitense. Judy Blumberg (una delle commentatrici nazionali e olimpiche) era una campionessa statunitense di danza su ghiaccio e medaglia olimpica, JoJo Starbuck, l’intervistatrice bionda che è a bordo pista quando Kate e Doug escono dal ghiaccio dopo il loro programma corto olimpico, era una campionessa statunitense di coppia nei primi anni ’70 e Robin Cousins ​​(commentatore nazionale, che ha anche coreografato i programmi di pattinaggio) era un campione olimpico e mondiale maschile dalla Gran Bretagna.

7. L’atleta – Abebe Bikila di Davey Frankel & Rasselas Lakew (2009)

L’atleta è il ritratto del leggendario maratoneta etiope Abebe Bikila, interpretato da Rasselas Lakew, diventato campione olimpico a piedi nudi nel 1960. Il film, un mix di finzione e filmati di repertorio, è un ritratto del maratoneta etiope che nel 1960, partecipò alle Olimpiadi di Roma come un completo sconosciuto. Tuttavia il figlio di un pastore corse a piedi nudi e vinse la medaglia d’oro. Quattro anni dopo, ripeté la sua impresa alle Olimpiadi di Tokyo, diventando il primo uomo a vincere la maratona olimpica due volte di fila. Pochi anni dopo, subì un incidente d’auto e perse l’uso delle gambe. Morì quattro anni dopo.

  • Il film diretto da Davey Frankel e Rasselas Lakew è stato presentato all’Edinburgh International Film Festival nel giugno del 2009 e proposto per la candidatura come miglior film straniero ai premi Oscar 2011, ma non è entrato nella rosa dei candidati finali.

8. Un giorno a settembre di Kevin Macdonald (1999)

Il documenatrio Un giono a settembre racconta i tragici fatti del 5 settembre 1972, quando, durante i Giochi Olimpici Estivi di Monaco di Baviera, un commando dell’organizzazione palestinese Settembre Nero sequestrò ed uccise 11 atleti israeliani (Massacro di Monaco).

  • Il regista Kevin MacDonald riesce a convincere il terrorista sopravvissuto Jamal Al Gashey a parlare davanti alla telecamera dopo otto mesi di trattative incerte e numerosi incontri falliti in luoghi segreti. Al Gashey ha specificato alcune condizioni prima del loro incontro effettivo in un paese arabo, insistendo sul fatto che MacDonald avrebbe dovuto viaggiare da solo, non informare nessuno di dove stava andando e fornire una parrucca e dei baffi ad Al Gashey per camuffarsi quando si trovava davanti alla telecamera. L’intervista utilizzata nel documentario è stata filmata da qualcuno di cui Al Gashey si fidava.
  • Quando “Un giorno a settembre” è stato presentato in anteprima al Telluride Film Festival, l’attore Eric Bana era presente con il suo film Chopper (2000). Bana aveva visto Un giorno a settembre e letto libri sull’argomento. In seguito avrebbe interpretato il ruolo principale di Avner in Munich (2005), un film sulla risposta israeliana ai fatti delle Olimpiadi di Monaco del 1972.
  • Il film ha vinto l’Oscar al miglior documentario.

9. Erano ragazzi in barca / The Boys in the Boat di George Clooney (2023)

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Ascolta la colonna sonora di Alexandre Desplat per The Boys in the Boat, il film diretto da George Clooney disponibile su Prime Video.
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The Boys in the Boat: la colonna sonora del film “Erano ragazzi in barca” di George Clooney (disponibile su Amazon Prime Video)

Dramma sportivo a sfondo storico del regista George Clooney interpretato da Joel Edgerton e Callum Turner. Erano ragazzi in barca è basato sul libro bestseller che racconta la vera storia della squadra di canottaggio dell’Università di Washington del 1936 che gareggiò per l’oro alle Olimpiadi estive di Berlino.

Un team di canottaggio dell’Università di Washington del 1936 e la loro epica ricerca di una medaglia d’oro olimpica, una squadra che ha trasformato lo sport e ha attirato l’attenzione di milioni di americani. Figli di taglialegna, lavoratori dei cantieri navali e agricoltori, i ragazzi sconfissero i rivali d’élite prima dalle università orientali e britanniche e infine l’equipaggio tedesco che remava per Adolf Hitler ai Giochi Olimpici di Berlino del 1936.

  • Sir Kenneth Branagh è stato il regista originale del film prima che George Clooney venisse assunto. Il film segna la nona regia per l’attore George Clooney, all’attivo per lui due oscar: uno come miglior attore non protagonista per Syriana e uno in veste di produttore per Argo (miglior film).
  • Il film è basato sul libro “The Boys in the Boat: Nine Americans and Their Epic Quest for Gold at the 1936 Berlin Olympics” di Daniel James Brown che ha debuttato nel 2006 con “Under a Flaming Sky: The Great Hinckley Firestorm of 1894” che ripercorre le storie personali e le cause sociali, economiche e ambientali del Grande incendio di Hinckley del settembre 1894 in Minnesota; Il secondo libro di Brown, “The Indifferent Stars Above: The Harrowing Saga of a Donner Party Bride” (2009), ripercorre le orme di Sarah Graves, una giovane sposa che lasciò la sua casa in Illinois con un gruppo di pionieri nella primavera del 1846 diretta in California; “Facing the Mountain: A True Story of Japanese American Heroes in World War II” (2021) che rievoca il patriottismo e il coraggio del 442nd Regimental Combat Team (formato da soldati nippo-americani) che combatteva in Europa mentre le loro famiglie erano incarcerate dietro il filo spinato nel West americano a causa della politica americana di internamento, e su un giovane che ha rifiutato di rinunciare ai suoi diritti costituzionali, anche se ciò significava la reclusione.

10. Blades of Glory – Due pattini per la gloria di Will Speck e Josh Gordon (2007)

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Blades of Glory è una commedia sportiva in cui Will Ferrell interpreta Chazz Michael Michaels, uno dei migliori pattinatori di figura maschili al mondo. Jimmy MacElroy (Jon Heder) è il suo famigerato rivale germofobico. Quando scoppia una rissa durante un campionato, entrambi finiscono per essere banditi a vita dall’evento. Il loro desiderio di tornare allo sport e puntare all’oro richiede che non solo vadano d’accordo, ma che entrino nella competizione come prima coppia maschile di pattinaggio.

  • Gli attori Jon Heder e Will Ferrell hanno entrambi imparato a pattinare sul ghiaccio per questo film. Si sono allenati molto con l’allenatrice di Michelle Kwan, Sarah Kawahara.
  • Gli sceneggiatori hanno affermato che “l’88,773 percento dei dialoghi di Will Ferrell è improvvisato o modificato in qualche modo per adattarsi alla sua personalità”.
  • Will Arnett e Amy Poehler (che interpretano fratelli nel film) erano marito e moglie all’epoca dell’uscita di questo film.
  • Veri pattinatori che hanno fatto dei cameo nel film: Sasha Cohen, Scott Hamilton, Peggy Fleming, Brian Boitano, Dorothy Hamill, Nancy Kerrigan, Kyoko Ina, Yuka Sato, Jamie Salé e David Pelletier.
  • (a circa 7 minuti del film) L’olimpionica del 1980 Lisa-Marie Allen non è stata solo l’assistente coreografa di pattinaggio in questo film, ma è anche apparsa nel film come la bionda “Sweater Mom” ​​che viene leccata in faccia dal personaggio di Will Ferrell durante il suo assolo “Stockholm”.
  • I veri pattinatori che hanno fatto dei cameo in questo film includono: Sasha Cohen, Scott Hamilton, Peggy Fleming, Brian Boitano, Dorothy Hamill, Nancy Kerrigan, Kyoko Ina, Yuka Sato, Jamie Salé e David Pelletier.
George ClooneyThe Boys in the Boat