La donna che visse due volte: miglior film di sempre secondo Sight & Sound
Secondo oltre 800 critici, Quarto Potere deve cedere lo scettro ad Hitchcock, dopo 60’anni di supremazia su Sight&Sound: leggi tutta la Top 50 su Cineblog. Dopo 50’anni di supremazia di Quarto Potere, il film di Hitchcock lo rimpiazza
Il mondo dei cinefili e della critica era in fermento per il sondaggio della Top 50 dei migliori film di sempre indetto da Sight & Sound. Due i motivi principali: perché è un sondaggio che si tiene ogni dieci anni dal 1952, e perché alcune voci dicevano che Quarto Potere avrebbe ceduto lo scettro dopo 60’anni di assoluta supremazia. Detto e fatto, “shock”: La donna che visse due volte ha rimpiazzato il film di Orson Welles come miglior film di sempre.
846 critici sono stati chiamati per stilare la loro Top 10 dei film più belli di sempre dalla rivista del British Film Institute. Dal 1992, la classifica si “sdoppia” tra i 50 film più belli secondo la critica, e i 10 film più belli secondo i registi (quest’anno i votanti erano 358: tra loro Tarantino, Coppola e Scorsese). Il risultato ha lasciato basiti molti, vista la supremazia assoluta negli anni di Quarto Potere, che non aveva mai dovuto cedere lo scettro a nessun altro.
Dieci anni fa, La donna che visse due volte era secondo: oggi Hitchcock si prende lo scettro, secondo la critica. Ma non solo: Quarto Potere finisce in seconda posizione anche secondo i registi, che lo avevano decretato miglior film per due volte di fila. Gli hanno preferito Viaggio a Tokyo di Ozu. Chiaramente il sondaggio di Sight & Sound farà discutere, e in rete il mondo cinefilo già non fa altro. I gusti sono cambiati? Welles ha perso importanza? E dove sono i film recenti (il più “nuovo” é Mulholland Drive)?
Sono domande che forse lasciano il tempo che trovano, perché una classifica complessiva di più di 800 votanti può rimescolare le carte in tavola facilmente. Semmai ci si dovrebbe chiedere quanto possa essere cresciuta nel tempo l’influenza (culturale, storica e “filosofica”) di Hitchcock e della sua opera. Forse questa classifica non serve tanto a segnalare lo “stato dell’arte” (tutti i film segnalati sono opere di valore oggettivo, nonostante le mancanze), ma lo stato della critica cinematografica stessa, in tempi in cui la è sempre più associata all'”interpretazione” del film. Discutiamone.
Dopo il salto trovate la Top 50 della critica e la Top 10 dei registi.
Top 50 della critica
1. La donna che visse due volte (Hitchcock, 1958)
2. Quarto Potere (Welles, 1941)
3. Viaggio a Tokyo (Ozu, 1953)
4. La regola del gioco (Renoir, 1939)
5. Aurora (Murnau, 1927)
6. 2001: Odissea nello spazio (Kubrick, 1968)
7. Sentieri Selvaggi (Ford, 1956)
8. L’uomo con la macchina da presa (Vertov, 1929)
9. La passione di Giovanna d’Arco (Dreyer, 1927)
10. 8 ½ (Fellini, 1963)
11. La corazzata Potëmkin (Ejzenstejn, 1925)
12. L’Atalante (Vigo, 1934)
13. Fino all’ultimo respiro (Godard, 1960)
14. Apocalypse Now (Coppola, 1979)
15. Tarda primavera (Ozu, 1949)
16. Au hasard Balthazar (Bresson, 1966)
17. I sette samurai (Kurosawa, 1954)
17. Persona (Bergman, 1966)
19. Lo specchio (Tarkovsky, 1974)
19. Cantando sotto la pioggia (Donen & Kelly, 1951)
21. L’avventura (Antonioni, 1960)
21. Il Disprezzo (Godard, 1963)
21. Il Padrino (Coppola, 1972)
24. Ordet (Dreyer, 1955)
24. In the Mood for Love (Wong, 2000)
26. Rashomon (Kurosawa, 1950)
26. Andrei Rublev (Tarkovsky, 1966)
28. Mulholland Drive (Lynch, 2001)
29. Stalker (Tarkovsky, 1979)
29. Shoah (Lanzmann, 1985)
31. Il Padrino – Parte II (Coppola, 1974)
31. Taxi Driver (Scorsese, 1976)
33. Ladri di biciclette (De Sica, 1948)
34. Il generale – Come vinsi la guerra (Keaton & Bruckman, 1926)
35. Metropolis (Lang, 1927)
35. Psycho (Hitchcock, 1960)
35. Jeanne Dielman, 23 quai du Commerce 1080 Bruxelles (Akerman, 1975)
35. Sátántangó (Tarr, 1994)
39. I 400 colpi (Truffaut, 1959)
39. La dolce vita (Fellini, 1960)
41. Viaggio in Italia (Rossellini, 1954)
42. Il lamento sul sentiero (Satyajit Ray, 1955)
42. A qualcuno piace caldo (Wilder, 1959)
42. Gertrud (Dreyer, 1964)
42. Il bandito delle 11 (Godard, 1965)
42. Play Time (Tati, 1967)
42. Close-Up (Kiarostami, 1990)
48. La battaglia di Algeri (Pontecorvo, 1966)
48. Histoire(s) du cinéma (Godard, 1998)
50. Luci della città (Chaplin, 1931)
50. I racconti della luna pallida d’agosto (Mizoguchi, 1953)
50. La Jetée (Marker, 1962)
Top 10 dei registi
1. Viaggio a Tokyo (Ozu, 1953)
2. 2001: Odissea nello spazio (Kubrick, 1968)
2. Quarto Potere (Welles, 1941)
4. 8 ½ (Fellini, 1963)
5. Taxi Driver (Scorsese, 1980)
6. Apocalypse Now (Coppola, 1979)
7. Il Padrino (Coppola, 1972)
7. La donna che visse due volte (Hitchcock, 1958)
9. Lo specchio (Tarkovsky, 1974)
10. Ladri di biciclette (De Sica, 1948)
Fonte: BBC