Rock of Ages: Recensione in Anteprima
Cineblog pubblica in anteprima per voi la recensione di Rock of Ages, trasposizione cinematografica del musical omonimo, diretto da Adam Shankman, con Tom Cruise, Paul Giamatti, Catherine Zeta-Jones ed altri ancora
Più che difficile, non simpatizzare per Rock of Ages a priori rappresentava una sorta di impresa. E di certo lo era per chi come noi (e molti altri insieme a noi) nutrono una passione smodata per la corrente musicale anni ’80, con quelle sue sonorità così nette e poco equivocabili come forse in nessun altro decennio. Ma dato che qui si sconfina in una critica che non ci compete, torniamo su un terreno più familiare.
Gli anni ’80, dicevamo. A prescindere dai generi, passateci questo piccolo inciso, si tratta comunque di un decennio che, musicalmente parlando, dispone di una specifica identità. L’opera di Adam Shankman, riadattamento dell’omonimo musical che ha fatto il giro di mezzo mondo, parte con questo valore aggiunto: una colonna sonora davvero sopra le righe. Bon Jovi, Guns N’ Roses, Def Leppard, Foreigner, Journey, Poison, Whitesnake, Night Ranger, Twisted Sister e REO Speedwagon; questi i nomi che non possono certo lasciar indifferenti.
Tuttavia certe trasposizioni sono sempre delicate, specie nell’ambito di questa particolare nicchia. Il rischio è sempre dietro l’angolo e basta poco per combinare un vero e proprio disastro. Nell’approccio a tale disamina ci è parso quindi doveroso considerare la resa di tale operazione alla luce di ciò che si vede in sala, ben sapendo che tanti avrebbero tanto da aggiungere riguardo a ciò che si è perso o si è guadagnato al passaggio dal teatro alla sala.
Ambientato negli sgargianti anni ’80, Rock of Ages ci racconta l’ascesa al successo di due giovani innamorati, Sherry (Julianne Hough) e Drew (Diego Boneta), entrambi a Los Angeles in cerca di successo. E quale esperienza migliore per muovere i primi passi se non servire ai tavoli del locale più famoso della città, ossia il Bourbon Room?
Lo stesso che ha visto esordire alcune delle star più affermate in ambito rock, ora divenute vere e proprie icone come quel decennio ha saputo costruirle. Alla loro storia se ne intrecciano altre, come quella del rocker più in voga di questo segmento di finzione, tale Stacee Jaxx (Tom Cruise), vittima oramai del proprio personaggio. O quella del proprietario del Bourbon Room, Dennis Dupree (Alec Baldwin), che oltre alle incalzanti tasse deve fronteggiare pure un gruppo di donne iscritte al partito conservatore locale, capeggiato dalla moglie del sindaco, Patricia Whitmore (Catherine Zeta-Jones).
Ed il film non parte neanche male, quando la giovane Sherrie (che di cognome fa Christian), si appropria della scena durante il tragitto che la porta da Tulsa, Oklahoma, alla Città degli Angeli; manco a dirlo, sulle note del brano che uno dei componenti dei Night Ranger dedicò alla sorella, ossia Sister Christian.
Quand’è che cominciamo a storcere il naso è andando avanti, col prosieguo del film. Poco alla volta, una sequenza dopo l’altra, canzone dopo canzone, Rock of Ages si tramuta nella parodia di sé stesso. Si fa a gara per scegliere quale sia la scena più imbarazzante: c’è chi opta per la “scena di sesso” tra Tom Cruise e Malin Akerman, chi propende per una scatenata Catherine Zeta-Jones che con altre impettite casalinghe improvvisa una coreografia musicale dentro a una Chiesa, sulle note di Hit me with your best shot di Pat Benatar.
Insomma, senza stare qui a citare altri episodi, magari anche più scabrosi, questo processo teso a rendere il tutto molto caricaturale finisce col sortire l’effetto opposto: lasciare perplessi anziché suscitare qualche sana risata. E’ stata calcata eccessivamente la mano su questo punto, creando un corto circuito al quale noi riconduciamo praticamente la mancata resa di Rock of Ages.
Associare infatti brani storici così radicati nell’immaginario comune e personale a scene altrettanto banali e prive di alcun mordente in termini anche solo visivi è quasi uno shock. “Riprendersi” da tale commistione, attuata in maniera così approssimativa, rappresenta uno dei lasciti meno edificanti a seguito della visione.
L’impressione è che anche quando Shankman riesca a strapparci qualche sorriso, non perviene a tale risultato per i “giusti” motivi. Nel tentativo di mettere in scena il classico sogno americano, con tutto ciò che vi orbita attorno, si limita agli aspetti più banali (e fin qui nulla di male), parodiando il film stesso ed i suoi personaggi (qui un po’ peggio).
Se anche tutto ciò fosse voluto, ci spiace dirlo, davanti allo schermo veniamo travolti anziché coinvolti da una così precaria lettura. Certo, non basta una pellicola non riuscita a devastare brani come quelli che abbiamo modo di ascoltare durante l’intera proiezione, che però non è di certo un omaggio ad una colonna sonora che è davvero l’unica protagonista ad uscirne indenne. Ok, non ci sono dispiaciuti nemmeno Paul Giamatti, Tom Cruise e la sua scimmia “Che bello”, ma probabilmente poco avrebbero potuto fare grandi interpretazioni alla luce del materiale con cui dovevano confrontarsi. Senza contare che, magari, optare per un diverso tipo di fotografia avrebbe senza dubbio giovato. Nulla da eccepire sul lavoro di Bazelli, per carità, ma troviamo che una più marcata affinità con quel periodo avrebbe giovato, e non poco.
Alla fine, inutile dirlo, ci sarebbe anche l’happy ending che mette ordine ad ogni cosa. “Buoni” e “cattivi” vengono sistemati ognuno al proprio posto; chi dev’essere “castigato” viene castigato e chi merita il piedistallo lo ottiene. Ma a quel punto stiamo già rovistando tra i vecchi dischi in cerca quantomeno delle colonne sonore di GTA: Vice City e Miami Vice, unica cura ricostituente per far fronte ad un film che di glamour (ahinoi) non riesce a ricreare nemmeno il vestiario. Più colori, per favore!
Voto di Antonio: 4,5
Voto di Simona: 3
Voto di Federico: 4
Rock of Ages (Musical, USA, 2012). Di Adam Shankman, con Julianne Hough, Diego Boneta, Paul Giamatti, Russell Brand, Mary J. Blige, Malin Akerman, Catherine Zeta-Jones, Alec Baldwin, Tom Cruise, Bryan Cranston e Will Forte. Qui il trailer italiano. In uscita nelle nostre sale mercoledi 20 Giugno.