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Box Office Story: con Men In Black 3 torna l’ex Re Mida di Hollywood – Will Smith

Dopo 4 anni di ‘pausa’ dal set, Will Smith torna al cinema con Men in Black 3

pubblicato 22 Maggio 2012 aggiornato 1 Agosto 2020 01:13



Dalla Bel Air televisiva alla vetta dell’Olimpo. In poco più di 10 anni Will Smith ha fatto sua Hollywood, diventando il Re Mida del box office a stelle e strisce. L’attore di colore più potente e celebrato di sempre, fino al clamoroso ed inatteso ‘abbandono’ del 2008. Perché una volta incassati 624 milioni di dollari con Hancock, Smith decide di staccare la spina. Per uno, due, tre, quattro anni. Un’eternità nel mondo del Cinema, che ora si ritrova a bocca aperta, nell’attesa che Men in Black 3 sbarchi nelle sale del Pianeta, a caccia di quel successo perso volutamente per strada. Anzi, potremmo dire letteralmente ‘abbandonato’. Ma andiamo con ordine. Appena dodicenne Will Smith fonda un gruppo rap con Jeff Thomas. In pochi anni vince due Grammy Awards, ovvero gli Oscar per la musica, diventa ricco e famoso, fino alla bancarotta del 1989. Ed è qui che entra in gioco la prima trasformazione. Perché Will diventa attore, grazie al produttore Benny Medina, che firma per lui una delle sit com più viste ed amate degli anni 90: Willy, il Principe di Bel Air. E’ nata una stella. Portate avanti le sei stagioni in tv, Smith affianca Whoopy Goldberg in Made in America. E’ il 1993, la pellicola incassa 104 milioni di dollari. Archiviato in fretta e furia Sei gradi di Separazione, con poco più di 6 milioni di dollari raccolti sul suolo americano, è il 1995 l’anno della svolta. Perché Michael Bay vuole Smith nel suo Bad Boys. Gli affianca Martin Lawrence e il successo è immediato. 141 milioni di dollari incassati in tutto il mondo.

Ma siamo solo all’inizio. 12 mesi dopo scocca l’ora di Indipendence Day, disaster movie firmato Roland Emmerich. I milioni di dollari incassati diventano addirittura 817, trasformando Will Smith nell’attore più ricercato di Hollywood. In 2 anni arrivano Men in Black e Nemico Pubblico, con altri 840 milioni di dollari raccolti complessivamente, a cui seguono i primi due veri flop dell’attore. Wild Wild West e La Leggenda di Bagger Vance. Rifiutato il ruolo di Neo in Matrix, Smith affonda insieme al western fantascientifico diretto da Barry Sonnenfeld. Costata 170 milioni, la pellicola ne incassa ‘solo’ 220 worldwide. La musica non cambia con il titolo di Robert Redford, riuscito ad incassare 39 milioni di dollari, dopo esserne costati 80. Che la Smith Era sia già finita? Anche no. Con Alì di Michael Mann l’attore conquista persino la critica. L’Academy lo nomina all’Oscar come Miglior Attore Protagonista, il film incassa 87 milioni di dollari, dopo esserne costati 107, e Will ricomincia a macinare blockbuster.

Scocca infatti l’ora dei sequel. Con Men in Black 2 arrivano 440 milioni di dollari, mentre con Bad Boys 2 sono 273 i milioni di dollari portati a casa. Nel 2004 si proietta nel futuro con I, Robot, capace d’incassare 347 milioni di dollari, presta la sua voce al pesce Oscar in Shark Tale, fino alla commedia romantica Hitch, che sbanca per l’ennesima volta i botteghini, incassando 370 milioni di dollari. Il 2006 è l’anno dell’incrocio con il nostro Gabriele Muccino. E’ amore a prima vista. La ricerca della Felicità incassa 307 milioni di dollari, dopo esserne costati solo 55, regalando a Smith la 2° nomination all’Oscar come Miglior Attore Protagonista. Fino all’arrivo del 2008, suo ultimo anno da ‘Re Mida’ di Hollywood. Con 3 film in poco più di 12 mesi Smith sbanca i box office. Io sono Leggenda incassa 585 milioni di dollari, Seven Pounds 168, Hancock, come detto, 624. 15 film da protagonista in 13 anni, 10 capaci di superare la soglia casalinga dei 100 milioni di dollari, 4 quella dei 200 e uno quella dei 300. 5 miliardi e 736 milioni di dollari. Tanto hanno incassato i film ‘con Will Smith’ al box office internazionale, per un titolo, Men in Black 3, chiamato a ‘risvegliare’ una carriera finita forzatamente in letargo. Ma sarà davvero così facile riuscire nell’impresa?