Home Curiosità Zero Dark Thirty: ecco il titolo definitivo per il nuovo film di Kathryn Bigelow

Zero Dark Thirty: ecco il titolo definitivo per il nuovo film di Kathryn Bigelow

Si chiamerà Zero Dark Thirty il film di Kathryn Bigelow su Osama Bin Laden

pubblicato 5 Marzo 2012 aggiornato 1 Agosto 2020 03:21


Ne avevamo già parlato tempo fa, ma allora il titolo provvisorio del nuovo lavoro di Kathryn Bigelow (The Hurt Locker) incentrato sulla figura di Osama Bin Laden avrebbe dovuto essere Kill Bin Laden. La notizia di oggi è che il titolo provvisorio è stato modificato con il più criptico Zero Dark Thirty, che in gergo militare si riferisce a un’ora qualsiasi nella notte.

Il film avrebbe dovuto essere distribuito d a partire dal 19 dicembre ma per differenti motivi questa data è stata posticipata più volte. Il primo motivo è che la Bigelow e il suo sceneggiatore Mark Boal avevano in programma di realizzare un film su Osama Bin Laden prima della notizia della sua uccisione. La notizia dell’incursione in cui lo sceicco del terrore avrebbe perso la vita ha spinto Boal a riscrivere una buona parte dello script modificando radicalmente il finale del film.

La Bigelow inoltre sembra voglia evitare ogni tipo di accusa di realizzare un film “propagandistico” a favore di Barack Obama, che potrebbe approfittare di questo spunto alle elezioni per il suo secondo mandato come Presidente, che pera altro avrebbe fornito anche dati segreti la realizzazione del film.

Ora la Bigelow ha anche un problema imprevisto, la situazione internazionale ha complicato notevolmente la possibilità di girare in Pakistan, dove Bin Laden è stato ucciso. Le autorità infatti hanno negato l’autorizzazione di filmare sul territorio del paese. La produzione ora sta lavorando nella zona indiana di Chandigarh che per aspetto sembra molto simile alla città pakistana di Lahore. Come se non bastasse alcuni gruppi Hindu contestano proprio la volontà di trasformare la loro città in una zona del Pakistan (nemico giurato) anche solo per fiction. Non sarebbero disposti infatti a veder sventolare delle bandiere Pakistane sulla propria terra nemmeno per il set di un film.