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Michael Fassbender e i Doberman di Magnum P.I.

Cineblog regala estratto in anteprima dell’intervista di Michael Fassbender su MAX in edicola da oggi

di cuttv
pubblicato 1 Marzo 2012 aggiornato 1 Agosto 2020 03:29


Abituati a vederlo su tanti schermi e in molti ruoli, sotto diverse vesti e senza veli, anche con mezzo volto coperto è difficile non riconoscere il bravo e camaleontico (e si anche bello) Michael Fassbender.

Nella sala buia lo abbiamo visto scavato dalla fame di Hunger (2008), finalmente nelle nostre sale con la Bim a primavera e trasfigurato dalla dipendenza sessuale di Shame (2011) per Steve McQueen, nelle vesti di tenente dei Bastardi senza gloria (Inglourious Basterds – 2009) di Quentin Tarantino, signore del maniero nella Jane Eyre (2011) di Cary Fukunaga, super eroe a dir poco magnetico per X-Men – L’inizio (X-Men: First Class – 2011) di Matthew Vaughn.

Continuando a citare solo i ruoli più recenti, si ricorda volentieri anche il virtuoso della «giusta distanza» per A Dangerous Method (2011) di David Cronenberg, il violento che picchia le donne in Knockout – Resa dei conti (Haywire – 2011) di Steven Soderbergh, mentre Ridley Scott dopo averlo scelto per la genesi di Prometheus (2012), sembra lo voglia anche protagonista di The Counselor. Già ma dietro la maschera e tanti ruoli chi è Michael Fassbender? MAX, in edicola e su iPad da oggi, gli ha dedicato queste foto e un’intervista della quale trovate un assaggio dopo il salto, con tanto di Doberman di Magnum P.I. ..

Michael Fassbender a MAX Michael Fassbender a MAX

«A 17 anni mi vedevo bene come chitarrista di un gruppo punk, poi ho conosciuto il teatro e ho deciso che avrei fatto l’attore»

Sei film in 20 mesi, la Coppa Volpi a Venezia per Shame, la copertina di Newsweek come simbolo della dipendenza sessuale e un successo planetario:

«Bastardi senza gloria è il film che mi ha lanciato, al provino Tarantino mi ha chiesto i nomi dei doberman di Magnum P.I., ho risposto giusto e la parte di Archie Hicox è stata mia… L’uomo a cui devo tutto è però il regista Steve McQueen col quale ho girato Hunger, che andò a Cannes e fu visto e premiato da Quentin. Con lui poi ho fatto Shame».

«Sono cresciuto con Scorsese, Coppola e Lumet: erano le passioni di mia madre e me le ha passate. Il mio film preferito è Il Padrino, con i suoi mafiosi/gangster Al Pacino, De Niro e soprattutto John Cazale. Oggi mi piacerebbe essere diretto dai fratelli Coen, da Mel Gibson o Christopher Nolan».

«Gina Carano in Knockout mi ha distrutto. Prima di girare ho guardato i suoi video su Youtube: vola, salta, tira pugni e calci, ha un controllo fisico bestiale! A un certo punto mi ha detto di sbatterla contro il televisore… poi mi ha tirato un vaso sulla testa e strozzato con uno dei suoi abbracci letali…».

«Con i ritmi professionali che tengo non ho il coraggio di chiedere a nessuna di starmi dietro…»

Immagino che l’assaggio del Michael Fassbender ironico abbia fatto venire fame anche a voi, noi però non possiamo rivelare altro, per il resto dovrete andare in edicola ..