Cannes 2019, niente Netflix: Venezia ringrazia sentitamente
Cannes continua la sua guerra a Netflix.
Fine dei giochi, almeno per un altro anno, per la gioia della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e del Festival di Toronto. Un anno fa al Lido arrivarono Roma di Alfonso Cuaron, poi Leone d’Oro e pluri-premio Oscar, The Ballad of Buster Scruggs dei Fratelli Coen e 22 luglio di Paul Greengrass. Ancor più ricca, probabilmente, la lista di potenziali titoli Netflix di quest’anno: The Irishman di Martin Scorsese, con Robert De Niro, Al Pacino e Joe Pesci; The Laundromat di Steven Soderbergh, Meryl Streep e Gary Oldman; e The King di Noah Baumbach, con Timothée Chalamet.
E pensare che nel 2017 fu proprio Cannes ad aprire le proprie porte al colosso streaming, con The Meyerowitz Stories di Baumbach e Okja di Bong Joon Ho, ma le proteste dei distributori francesi, che pretendono il passaggio in sala di tutti i film presentati sulla Croisette, ha ribaltato le carte e obbligato il Festival ad un passo indietro.
È difficile immaginare un punto d’incontro, per l’immediato futuro, tra Cannes e Netflix. Secondo la legge attualmente vigente in Francia, devono passare tre anni prima che un film distribuito al cinema possa essere trasmesso online. Sarà necessario intervenire in ambito legislativo, ma distributori ed esercenti difficilmente accetteranno quelle condizioni che Netflix vorrebbe imporre, abbracciando una minima finestra tra la distribuzione cinematografica e la messa in onda in streaming.
Cannes, dal canto suo, si considera l’ultimo vero baluardo nei confronti dell’esperienza cinematografica, tanto da accettare in Concoso solo i ‘film reali’, ovvero ‘proiettati’ in sala, ma Netflix non accetta di partecipare ‘fuori Concorso’, come spesso accade anche con blockbuster e titoli da major. Vinto il Leone d’Oro, e sfiorato l’Oscar con Roma, Netflix sogna la Palma d’Oro, ma dalla Croisette anche quest’anno hanno preferito tenere il punto. Per la gioia di Alberto Barbera, che già pregusta la prima mondiale di The Irishman.
Fonte: HollywoodReporter