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10 Regole per far innamorare: locandina e note di regia

Uscirà il 16 marzo prossimo 10 Regole per far innamorare, pellicola che segnerà il ritorno al cinema di Guglielmo Scilla. Ecco la locandina, un po’ di curiosità e le 10 regole del titolo

pubblicato 22 Febbraio 2012 aggiornato 1 Agosto 2020 03:43

1. CONOSCI LA TUA PREDA
2. FATTI NOTARE!
3. FALLE CONOSCERE UNA PARTE POETICA DI TE
4. SII IRONICO E SENZA VERGOGNA
5. LA PRIMA SERATA DEVE ESSERE INDIMENTICABILE!!!
6. MAI CHIAMARE PER PRIMI DOPO LA PRIMA SERA
7. ELIMINA IL TUO AVVERSARIO
8. FATTI DESIDERARE
9. TORNA SEMPRE AL MASSIMO
10. NON TI CONCEDERE AL 100%

Per chi se lo stesse chiedendo, quelle che avete appena letto sono le 10 regole per far innamorare stilate da Cristiano Bortone, regista ed ideatore del soggetto della commedia targata LuckyRed che vedrà il ritorno in sala di Guglielmo Scilla, ovvero la web-celebrity Willwoosh. Se ieri vi abbiamo mostrato il trailer del film, ecco oggi arrivare la locandina, le 10 regole del titolo, e una lunga ed interessante nota di regia, che vi attende dopo il saltino. Al fianco di Scilla, assoluto mattatore, Vincenzo Salemme, Enrica Pintore e Giulio Berruti.

Marco (Gugliemo Scilla) è uno studente universitario fuori sede. Il padre Renato (Vincenzo Salemme), chirurgo estetico di successo e donnaiolo indefesso, lo ha sempre investito di mille aspettative, quasi lui dovesse essere il figlio perfetto. Ma la realtà è un’altra: Marco è un ragazzo timido e impacciato. Per questo continua a fingere con la famiglia di essere un brillante studente di astrofisica mentre ha solo un semplice lavoro part-time in un asilo. Quando Marco si innamora di Stefania (Enrica Pintore), una stupenda quanto irraggiungibile studentessa di letteratura francese, le cose cambiano. A curare le sue pene d’amore non bastano i consigli degli amici (Mary, Paolo e Ivan) con cui condivide un colorato e caotico appartamento. Fondamentale l’entrata in scena del padre, casualmente in visita a Roma. Secondo Renato, l’amore non è quello raccontato nei libri di poesie e il colpo di fulmine non esiste. L’amore è scienza, esperienza, che si può imparare: basta avere l’insegnante giusto! Ed è così che sulla lavagna della cucina dell’appartamento di Marco, Renato compila il decalogo dell’amore: le dieci regole infallibili per fare innamorare. Marco è così goffo che, quando comincia a seguire le “regole”, i risultati ottenuti sono completamente opposti a quanto ci saremmo aspettati, creando così le premesse per una commedia esilarante piena di colpi di scena.

10 Regole per far innamorare: locandina e note di regia

NOTE DI REGIA

E’ capitato a tutti noi almeno una volta nella vita di voler conquistare una persona verso la quale ci sentivamo follemente innamorati ma altrettanto inadeguati. E in quel momento tragico di disperazione abbiamo sperato di conoscere qualche segreto di seduzione in più, quel piccolo trucco che ci rendesse speciali ai suoi occhi. Perché che cos’è l’amore? Il colpo di fulmine incontrollabile e misterioso, oppure una serie di comportamenti ai quali nessun amato/a riesce a resistere? Seduttori si nasce o l’arte della seduzione si impara con l’esperienza?
E’ inutile nasconderlo: i meccanismi dell’amore sono uno degli argomenti che ci appassionano di più, a otto anni come a novanta. Perché in fondo è l’amore il sentimento che ci fa provare le emozioni più belle. Esistono manuali di ogni genere sull’argomento, più o meno scherzosi, e i primi, come Cyrano de Bergerac, si perdono nella notte dei tempi.
Quando ho cominciato a scrivere “10 regole” avevo voglia di divertirmi e scherzare su tutto ciò. Così è nata questa commedia. Lungo la strada ho trovato la complicità di Fausto Brizzi, un amico con cui condivido la passione per il cinema e il tè pomeridiano, della nostra comune amica Pulsatilla, scrittrice e blogger caustica, e della giovane Annalaura Ciervo, cuore femminile della storia.
Quando, di fronte ai pasticcini di una piccola caffetteria, cercavamo di immaginare chi in Italia avrebbe potuto interpretare il nostro Marco, un ragazzo goffo ma appassionato, finivamo sempre in un vicolo cieco. Ci serviva un talento comico ventenne, che avesse anche carisma ma soprattutto romanticismo. Qualcuno mi ha fatto conoscere Guglielmo Scilla, prima attraverso i suoi video su YouTube, poi di persona. Non esagero nel dire che mi sono innamorato immediatamente della sua intelligenza, sensibilità e versatilità. Sono queste le qualità che lo hanno fatto amare dalle centinaia di migliaia di suoi fan, un nuovo mondo giovanile sul quale noi che facciamo cinema dovremmo confrontarci. Erano esattamente le stesse qualità che servivano al personaggio del nostro Marco. Accanto a lui ho voluto Vincenzo Salemme, un attore straordinario che, nonostante il suo successo, a mio avviso ha ancora tanto da esprimere. Nel film non tocca solo le sue conosciute corde comiche ma anche quelle più intime, interpretando un padre che cerca di recuperare il rapporto con un figlio che gli è ormai estraneo.
Infine Enrica Pintore, bellissima ma anche estremamente brillante, un’attrice che sono sicuro regalerà molte sorprese, così come il gruppo di giovani attori di talento con i quali ho creato la simpatica confusione della casa del protagonista, una specie di colorato “appartamento spagnolo”. Ed è proprio a loro, ai ragazzi, che è dedicato questo film. Infatti sono loro i più curiosi di capire qualcosa dell’amore, sono loro che vivono per la prima volta tutta la confusione che esso porta con sé.
Se esistessero le 10 regole per realizzare una commedia, la prima in assoluto sarebbe “divertirsi” nel farlo. E nel girare questa noi ci siamo divertiti molto. Ora spero che sia la volta del pubblico.