Dottor Dolittle, Jonathan Liebesman e Chris McKay in aiuto a Stephen Gaghan
Kolossal da 175 milioni di dollari di budget, Dottor Dolittle uscirà nel 2020.
In casa Universal si punta fortissimo sul reboot del Dottor Dolittle, progetto da 175 milioni di dollari di budget con Robert Downey Junior mattatore. In uscita al cinema il 17 gennaio del 2020, The Voyage of Doctor Dolittle, questo il titolo originale, vede in cabina di sceneggiatura e di regia Stephen Gaghan, vincitore di un Oscar con Syriana.
Secondo quanto riportato dall’Hollywood Reporter, però, Jonathan Liebesman, regista di Tartarughe Ninja, ha ‘aiutato’ Gaghan alla regia, affiancandolo, mentre Chris McKay, regista di The Lego Batman, ha indirizzato gli ormai immancabili reshoots, durati 21 giorni. I produttori Susan Downey, Joe Roth e Jeff Kirschenbaum, secondo alcune fonti, sono intervenuti chiedendo aiuti esterni, perché consapevoli che la pellicola avesse il bisogno di un intervento ‘chirurgico’. D’altronde Gaghan non ha mai lavorato a film tanto impegnativi, dal punto di vista della CG, come questo nuovo Dottor Dolittle, ovviamente trainato da decine di animali parlanti. Non a caso nell’ottobre del 2018 la Universal aveva posticipato l’uscita in sala del film, dal 12 aprile 2019 al 17 gennaio 2020.
McKay avrebbe partorito nuove idee, una volta visto il lavoro fatto, supervisionando anche la scrittura di scene inedite. McKay non era direttamente disponibile per le nuove riprese, ma ha affidato il testimone a Liebesman, con il quale aveva già lavorato in Tartarughe Ninja. Dolittle prende forma dai libri per bambini degli anni ’20, firmati Hugh Lofting, in precedenza adattati nel 1967, con Rex Harrison negli abiti del dottore, e tra il 1998 e il 2001, con Eddie Murphy protagonista.
A dar voce ai tantissimi animali un casti di stelle, composto da Selena Gomez, Tom Holland, Emma Thompson, Ralph Fiennes Michael Sheen, Antonio Banderas, Kumail Nanjiani, Octavia Spencer, John Cena, Rami Malek, Craig Robinson, Marion Cotillard, Frances de la Tour e Carmen Ejogo.
Fonte: HollywoodReporter