15 milioni di dollari in 48 ore al box office Usa per War Horse di Steven Spielberg
Doveva essere il Natale di Steven Spielberg, con ben due titoli in sala, ma l’amara realtà ci sta raccontando tutt’altra storia. Perché gli oltre 5000 cinema finiti tra le mani del vecchio Steven, 3,087 per Tintin e 2,376 per War Horse, hanno visto tutto tranne che lunghe file ai botteghini.
Doveva essere il Natale di Steven Spielberg, con ben due titoli in sala, ma l’amara realtà ci sta raccontando tutt’altra storia. Perché gli oltre 5000 cinema finiti tra le mani del vecchio Steven, 3,087 per Tintin e 2,376 per War Horse, hanno visto tutto tranne che lunghe file ai botteghini.
Il ‘cartoon’ Paramount, ormai è evidente, ha deluso. 24 milioni di dollari raccolti in 6 giorni, senza mai andare oltre la 5° posizione, per scivolare nella giornata di ieri fino alla sesta. A salvarlo, come più volte detto, gli ottimi risultati ottenuti all’estero, con un totale worldwide di 261 milioni di dollari. Il 90.8%, incredibile ma vero, è stato incassato fuori dagli Usa.
Tutt’altra musica, per ora, con l’atteso War Horse. 7,512,000 i dollari incassati nelle prime 24 ore, il giorno di Natale, con altri 7,513,000 dollari raccolti ieri. In entrambi i casi la pellicola si è classificata in terza posizione, dietro MI4 e Sherlock Holmes 2. Siamo quindi arrivati ai 15 milioni portati a casa in 48 ore. Il record negativo di Spielberg al box office Usa, con i 22 milioni di dollari complessivi incassati da L’impero del Sole nel 1987, è irripetibile, ma i tempi del Re Steven, con botteghini sbancati ad ogni titolo, sembrano decisamente finiti. O forse no?