11-11-11: Recensione in Anteprima
Dopo aver diretto Saw II, III e IV, Darren Lynn Bousman torna con un nuovo horror, ovvero 11-11-11. Ecco la nostra recensione!
Che senso ha realizzare un horror demoniaco completamente incentrato su una precisa data, ovvero l’11-11-11, se poi si perde l’occasione di farlo uscire al cinema proprio in quel determinato giorno dell’anno? Nessuno. E infatti non si capisce affatto il senso di questo titolo, sceneggiato e diretto da quel Darren Lynn Bousman che per ben tre volte ha portato in sala la follia omicida di Jigsaw, in Saw II, III e IV.
Floppato con Repo! The Genetic Opera, musical-horror con Paris Hilton tra i protagonisti che non ha praticamente visto nessuno, e Mother’s Day, altro titolo sconosciuto al mondo, Bousman ha provato a sfidare la cabala come fatto con largo anticipo da Roland Emmerich, padre del più che fortunato 2012. Perché per anni la ‘leggenda’ dell’11 novembre del 2011 ha seminato panico in rete, tanto da dare senso apparente ad una pellicola che in qualche modo ne celebrasse la paura.
Se non fosse che la grande distribuzione abbia totalmente voltato le spalle al regista, riuscito ad incassare oltre 450 milioni di dollari in tutto il mondo con la saga di Saw ma clamorosamente snobbato nel momento stesso in cui ha provato a fare altro. Perché se Repo non riuscì due anni fa ad andare oltre le 11 copie a disposizione su tutto il territorio americano, con 188,126 dollari incassati worldwide, con questo 11-11-11 le copie sono diventate appena 17, per un ridicolo totale di 32,771 dollari incassati. Sfortuna, segni del destino o molto più semplicemente un pessimo agente per il ‘povero’ Darren Lynn Bousman? Niente di tutto questo, perché 11-11-11 ha dimostrato ancora una volta come non basti la ‘cabala’ per dar senso ad uno script, qui talmente soporifero, confusionario e incasinato da giustificarne il totale disinteresse distributivo.
Joseph Crone è un celebre autore di best seller. I suoi thriller vendono milioni di copie, ha fan adoranti sparsi in giro per il mondo e un ricco conto in banca, ma Joseph non riesce ad essere felice. Dopo la tragica morte della moglie e del figlio, l’uomo vive sospeso in un limbo di dolore e depressione. A pochi giorni dall’11 novembre del 2011, Joseph torna a Barcellona per assistere al padre morente. Qui, in una casa che non ha mai sentito sua e al fianco del fratello, Joseph si rende conto che da tempo un numero ossessiona la sua esistenza. L’11. Con il passare dei giorni, e soprattutto con l’avvicinarsi della data ‘maledetta’, l’uomo si rende conto che quelle due cifre hanno un significato terrificante, ma non solo per lui bensì per l’umanità intera e per tutte le religioni a noi conosciute, tanto da trasformarsi in un terribile avvertimento…
L’11:11 non è un numero ‘qualsiasi’, tanto che 20 giorni fa, ovvero l’11 novembre del 2011, quotidiani e telegiornali di tutto il mondo hanno raccontato curiosità varie sull’arrivo della ‘temuta’ data. Una data che a detta di molti è in grado di mettere in contatto gli uomini con il mondo del soprannaturale. L’undici novembre del 2011, secondo la ‘leggenda’, l’undicesima porta del Paradiso si sarebbe dovuta aprire per 49 minuti, creando un passaggio tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Tutto ciò è successo realmente? Tralasciando quest’aspetto, il film di Darren Lynn Bousman ha purtroppo completamente deragliato sul tema, finendo per partorire un pastrocchio demoniaco/religioso che dopo 80 minuti traballanti raggiunge il suo ridicolo culmine grazie all’assurdo finale.
Trascinato da uno script balbettante, che dice poco e soprattutto dice male, un montaggio a tratti molto confusionario ed una regia raramente ‘spaventosa’, con tanto di maschere demoniache di serie B, 11-11-11 giustifica pienamente la bocciatura distributiva a cui è andato incontro, facendo finire il ‘povero’ Bousman in una strada senza uscita. Perché dopo aver diretto tre capitoli di Saw, il giovane regista statunitense sembrava destinato a tutt’altra carriera, rispetto a quella poi ufficialmente intrapresa.
Qui chiamato a rappresentare un mondo sull’orlo di un’Apocalisse religiosa, Bousman ha finito per raschiare il fondo dei ridicolo, pennellando credenti ed agnostici in maniera spaventosa, con tanto di finale ad effetto ‘sorpresa’ a dir poco evitabile. Volete un esempio? Splendido. In un atroce dialogo tra fratelli, un prete prova a convincere il non-credente di turno dell’esistenza di Dio utilizzando la figura di George Washington. Il motivo? Se non credi in Dio, perché a tuo dire non esistono prove concrete della sua presenza, perché credi in George Washington, visto e considerato che anche in questo caso non esistono foto e/o video che lo rappresentano? Entrambi, continua baldanzoso il prete, ci hanno lasciato in eredità solo ‘parole’, racconti e dipinti che li raffigurano, ma ad uno credi e all’altro no. Come mai? Ora, vi starete chiedendo, possibile che un dialogo simile possa esser nato al di fuori di un contesto parodistico/demenziale? Sì, grazie a Bousman per l’appunto, incapace di dare spessore ad una buona ed irripetibile idea, qui completamente ‘stuprata’ di senso e priva di suspence, tanto da non meritarsi nessuna attenzione distributiva. Almeno fino all’11-11-3011.
Voto di Federico: 4
Voto di Carla: 5
11-11-11 (Usa, 2011, horror) di Darren Lynn Bousman; con Timothy Gibbs, Michael Landes, Wendy Glenn, Lluís Soler, Ángela Rosal, Brendan Price, Salomé Jimenez, Benjamin Cook, Montse Alcoverro. Qui il trailer Uscita in sala: 11-11-3011?