The Current War di Alfonso Gomez-Rejon ha trovato un distributore
Alfonso Gomez-Rejon ha rimesso mano al film dopo le imposizioni iniziali dell’allora distributore Weinstein.
Presentato in anteprima mondiale al Toronto Film Festival 2017 e mai visto al cinema causa scandalo Harvey Weinstein e successiva implosione della Weinstein Company, The Current War di Alfonso Gomez-Rejon ha finalmente trovato un distributore. Si tratta di Upstart 101 Studios, che porterà al cinema la pellicola nel mese di agosto. 3 milioni di dollari il costo dell’operazione, arrivata dopo che Gomez-Rejon ha rimesso mano al proprio film, togliendo 5 scene (10 minuti totali) rispetto alla versione vista nel corso della premiere canadese del 2017.
Il regista ha avuto la possibilità di realizzare una nuova versione grazie ad un’ultima firma contrattuale del produttore esecutivo Martin Scorsese, mai arrivata, che ha di fatto impedito legalmente ai nuovi proprietari di TWC – la Lantern Entertainment – di far uscire il film all’estero con un montaggio che non piacesse al regista. Protagonisti della pellicola Benedict Cumberbatch nei panni di Thomas Edison, Michael Shannon negli abiti di George Westinghouse e Nicholas Hoult in quelli di Nikola Tesla. Ambientato verso la fine del 1880, The Current War ruota attorno alla ‘guerra’ tra Edison, Tesla e Westinghouse, protagonisti di una vera e propria gara per creare un sistema elettrico commerciabile e sostenibile. Edison difendeva il sistema di distribuzione a corrente continua (DC) contro la più efficiente corrente alternata (AC) che Tesla aveva brevettato a Graz in Austria. Tesla, che inizialmente aveva lavorato per Edison, si licenziò e dopo varie traversie trovò il sostegno per le proprie idee in George Westinghouse.
Attualmente sul set della serie The Hunt, Gomez-Rejon ha confessato a Deadline di essere felice per questa notizia, dopo essersi disperato per mesi a causa di Harvey Weinstein, che si impose per dare un taglio troppo lungo alla pellicola.
Ero arrivato al punto in cui mi sono reso conto che probabilmente avrei dovuto fare pace con un film che non era più mio”. “Ma non ci siamo mai arresi, non Timur Bekmambetov, Basil Iwanyk e non i miei rappresentanti WME Mike Simpson, Roger Green e Chris Donnelly. Hanno iniziato una lotta costante per riaverlo, così ho potuto dargli la forma e il tono che ho sempre desiderato. Ci sono state delle volte in cui questo film mi ha lasciato a pezzi per così tanto tempo che spesso non riuscivo a vedere la luce.