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Johnny English – La Rinascita: La recensione in anteprima

Johnny English – La Rinascita

pubblicato 28 Ottobre 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 07:31

Inseguito dai fantasmi di una missione fallita in Mozambico, l’agente segreto Johnny English lascia il servizio di sua Maestà e si nasconde in Tibet per espiare la sua colpa studiando le dottrine e le arti marziali orientali. Nel momento del bisogno però l’MI7 tornerà nuovamente ad aver bisogno delle sue doti di agente, una misteriosa organizzazione criminale vuole assassinare il primo ministro cinese e sarà compito di English evitare la tragedia.

La seconda avventura dell’anti-James Bond segna senza dubbio il punto più alto della carriera cinematografica di Rowan Atkinson, universalmente noto per il suo Mr. Bean televisivo. Humour tipicamente inglese, gusto per la recitazione slapstick e un’irriverente parodia del mito di James Bond sono gli ingredienti che riescono a elevare la comicità del film di Oliver Parker ben al di sopra della media di quello che il cinema ci ha proposto negli ultimi mesi.

Tra spie, intrichi e gadget tecnologici, il nostro Johnny dovrà attraversare mezzo mondo per capire cosa si nasconde dietro alla minaccia che incombe sulla sicurezza globale. Impeccabilmente pasticcione, English trova ogni occasione per creare imbarazzo intorno a se, fino al punto di diventare lui stesso il primo sospettato per l’attentato al politico asiatico.


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Johnny English – La Rinascita non è la classica parodia di un genere cinematografico dove ogni elemento canonico viene deriso con una gag comica. Nella sua farsa parossisitica, la sceneggiatura firmata da William Davies e Hamish McColl è costruita come un quella di una classica spy story, una trama che si sviluppa su una linea principale ma con sottotracce articolare e ben sviluppate che offrono un background serio su cui la comicità fisica di Atkinson risulta ancora più comica.

Johnny English scardina dall’interno gli elementi classici del cinema di spionaggio, quello di James Bond in primo piano, trasformando in materia comica ogni situazione, compresa il surreale inseguimento iniziale in cui una camminata lenta e compassata fa da contro altare a una corsa sfrenata, citando in modo esplicito la scena di parkour con cui si apre Casino Royale con Daniel Craig.

Atkison è unico nel suo trasformarsi in un cartone animato in carne e ossa (o meglio, solo Jim Carrey ne regge il paragone). Gustosa la partecipazione della bionda Rosamunde Pike che fu Bond girl in Agente 007 – La morte può attendere al fianco di Piece Brosnan e di Gillian Anderson in un ruolo da agente non operativo che richiama i suoi trascorsi negli X-Files televisivi.

Johnny English – La Rinascita (Johnny English Reborn, Gran Bretagna 2011, comico) Regia di Oliver Parker. Con Rowan Atkinson, Richard Schiff, Tim McInnerny, Burn Gorman, Ben Miller, Mark Ivanir, Togo Igawa, Christina Chong, Ian Shaw, Josephine de la Baume, Daniel Kaluuya, Mandi Sidhu, Chris Mansfield, Seelan Gunaseelan, Pierce Brosnan, Rosamund Pike, Dominic West, Gillian Anderson

Voto Carlo 6,5

Johnny English La rinascita uscirà nei cinema venerdì 28 ottobre 2. Qui potete vedere il trailer italiano.