Pina 3D: video-intervista a Wim Wenders
Wim Wenders ci racconta qualche piccolo retroscena di Pina 3D
Atteso da molti, il 4 novembre approderà nelle nostre sale l’ultima fatica di Wim Wenders, Pina 3D. Incentrato sulla figura della coreografa tedesca Pina Bausch, scomparsa due anni fa, siamo davvero curiosi di capire come Wenders abbia riadattato la danza al grande schermo, con annessi e connessi. Come potrete comprendere voi stessi grazie alla video-intervista che trovate in apertura, non si è trattato affatto di una sfida facile.
Girato in 3D con l’ensemble del Wuppertal Tanztheater di Pina Bausch, questo lungometraggio sulla danza ritrae l’arte inimitabile della grande coreografa tedesca, morta nell’estate del 2009. Invitando lo spettatore in un sensuale e sorprendente viaggio di scoperta in una nuova dimensione sul palco del leggendario ensemble, il film accompagna i ballerini anche oltre il teatro, in città e nella zona industriale di Wuppertal – luogo che fu la casa ed il centro della vita creativa di Pina Bausch per più di 35 anni.
Wim Wenders vide per la prima volta un balletto coreografato da Pina Bausch – ‘Café Müller’ – nel 1985, e fu subito conquistato. Il loro primo incontro si è ben presto trasformato in un’amicizia di lunga data, che ha infine portato ad un progetto di film comune. L’idea è però rimasta in un cassetto fino al 2008 quando, con il diffondersi della stereoscopia, il regista ha finalmente trovato la giusta chiave per realizzarlo.