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Una Separazione – Recensione in anteprima

Pluripremiato alla Berlinale 2011, arriva nelle sale italiane Una Separazione del regista iraniano Asghar Farhadi. Ecco la recensione di Cineblog…

di simona
pubblicato 19 Ottobre 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 08:12

Orso d’Argento al Festival di Berlino 2009 con About Elly, Asghar Farhadi – coaudiuvato dallo stesso cast del film precedente (“squadra che vince, non si cambia” n.d.r.) – mette a nudo il suo Iran e lo racconta con sincera semplicità, trionfando alla Berlinale 2011 con Una Separazione (Orso d’Oro per il Miglior Film, Orso d’Argento per la Migliore Interpretazione Femminile, Orso d’Argento per la Migliore Interpretazione Maschile, Ecumenical Jury Prize; Peace Award College). Una separazione è stato scelto come rappresentante iraniano nella corsa all’Oscar.

Nader e Simin hanno finalmenre ottenuto il visto per lasciare l’Iran e trasferirsi all’estero, ma Nader si rifiuta di partire ed abbandonare il padre affetto da Alzheimer. Simin intende chiedere il divorzio per partire lo stesso, lasciare Teheran ed assicurare alla figlia Termeh un futuro migliore in un Paese più libero. Nel frattempo, torna a vivere da sua madre. Nader si vede quindi costretto ad assumere una giovane donna, Razieh, che si prenda cura dell’anziano genitore mentre lui lavora; ma non sa che la donna, molto religiosa, non solo è incinta ma sta anche lavorando senza il permesso del marito ultra-religioso, disoccupato e pieno di debiti.

Ben presto Nader si troverà coinvolto in una rete di bugie, dubbi, manipolazioni e confronti che lo porteranno ad un passo dall’essere addirittura condannato per omicidio, mentre la sua separazione va avanti e sua figlia deve scegliere da che parte stare e quale futuro avere…




Una Separazione è apparentemente una storia di gente comune, due famiglie alle prese con problemi quotidiani più o meno universali (la fine di un matrimonio, un padre anziano malato di Alzheimer e bisognoso di cure continue, la disoccupazione, una figlia alle soglie dell’adolescenza per la quale si vorrebbe solo il meglio…) sullo sfondo dei contrasti e delle contraddizioni, delle rigide convenzioni sociali, della differenza fra classi e degli antiquati dogmi religiosi che minano la società mediorientale di oggi.

E’ un film di sguardi, di primi piani strettissimi, di silenzi fragorosi e di dialoghi serrati. E’ un film politico pur senza parlare apertamente di politica; è un dramma psicologico profondo e complesso nonostante la trama appaia semplice e lineare. Asghar Farhadi sceglie una chiave quasi documentaristica per seguire le vicende dei personaggi, tutti molto ben caratterizzati, attraverso l’occhio attento della telecamera a mano che li segue a distanza ravvicinata. Non ci sono buoni o cattivi fra i protagonisti – tutti splendidamente interpretati, particolarmente incisive le performance di Sareh Bayat e della giovanissima Sarina Farhadi – ma solo persone con personalità e back-grounds molto differenti, ciascuno aggrappato alle proprie ragioni ed alla propria verità.

Voto Simona: 7
Voto Gabriele: 10

Nelle sale dal 21 ottobre 2011

Qui il trailer

Una Separazione (Jodaeiye Nader az Simin – A Separation, drammatico, Iran 2011) Regia di Asghar Farhadi, con Sareh Bayat, Sarina Farhadi, Peyman Moadi, Babak Karimi, Ali-Asghar Shahbazi, Shirin Yazdanbakhsh, Kimia Hosseini, Merila Zarei, Shahab Hosseini, Leila Hatami.

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