Venezia 2011: W.E. Edward e Wallis: il mio Regno per una Donna – Recensione in anteprima del film di Madonna
Madonna porta al Festival di Venezia la storia d’amore tra Edoardo e Wallis. Ecco la recensione in anteprima di Cineblog.
1998: Wally Winthrop è ossessionata dalla storia d’amore che portò all’abdicazione Re Edoardo VIII, a causa della divorziata americana Wallis Simpson. Ma la ricerca di Wally, che include diverse visite alla Tenuta dei Windsor ed alle aste di Sotheby’s, rivela che la vita della coppia non era perfetta come pensava. Spostandosi avanti e indietro nel tempo, in W.E. il viaggio di Wally si intreccia con la storia di Wallis ed Edward, dai giorni del glamour iniziale al lento dipanarsi della loro vita nei decenni che seguirono.
Un anno fa Tom Hooper portava sul grande schermo con Il discorso del re la storia di Giorgio VI, Re d’Inghilterra dal 1936 al 1952 salito sul trono dopo la sorprendente abdicazione di Eduardo VIII. Quella di Eduardo VIII è una storia che ha fatto parlare e chiacchierare il mondo, ha affascinato generazioni e continua ancora oggi a far discutere. Madonna parte proprio da questa storia per affrontare la sua seconda prova registica dopo il discusso Sacro e profano. Un film imperfetto, acerbo, ma non privo di interesse e che lasciava sperare in un bel miglioramento.
Attesissima al Lido, soprattutto per la caratura del personaggio, ma attesa anche dai cinefili che volevano effettivamente testare la seconda fatica di Madonna Louise Veronica Ciccone (e l’opera seconda, si sa, è cruciale per tutti), ecco quindi W.E. svelarsi finalmente dopo tanto chiacchiericcio. Ma non si tratta, sinceramente, di una gradita sorpresa. W.E. segue in parallelo due storie: quella di Edoardo e Wallis Simpson e quella della giovane Wally, ex dipendente di Sotheby’s che ha lasciato la sua carriera per stare al fianco del suo uomo, da cui vorrebbe disperatamente un figlio.
Nel raccontare queste due storie in modo alternato, Madonna si sofferma soprattutto sulle similitudini fra le due storie, e da qui si nota soprattutto dov’è indirizzata l’attenzione della regista: sui due personaggi femminili. Soprattutto perché la prima domanda da farsi con un materiale del genere è questa: sappiamo tutti a cosa Eduardo ha dovuto rinunciare per vivere la sua storia con Wally, ma a cosa ha dovuto rinunciare Wally per vivere la sua storia con Eduardo? Alla libertà e soprattutto alla reputazione, ed è già un bel sacrificio.
Le due Wally si parlano, si danno consigli, vivono praticamente la stessa vita. Entrambe hanno dovuto fare dei sacrifici per stare a fianco dei loro uomini (una, come si è detto, ha dovuto abbandonare la sua privacy, l’altra ha abbandonato i sogni di fare carriera), ed entrambe hanno vissuto delle storie d’amore forti e violente. Peccato che nel volere raccontare tutte queste similitudini Madonna resti ingabbiata nella sua stessa sceneggiatura, ed è costretta a saltare continuamente da una parte all’altra per due ore, senza che il film alla fine risulti omogeneo o riesca a convincere con almeno una delle due storie.
Il reparto tecnico è sicuramente all’attivo, ma se l’effetto previsto era quello di creare un mélo elegante, “freddo” ma che sotto ribollisse di passione e dolore sulla falsariga di un A Single Man (a cui W.E. sembra spesso rifarsi, dall’uso della fotografia a certe inquadrature, fino all’ottima ma abusata musica di Abel Korzeniowski, non a caso), non ci siamo. Pensare che il film non inizia neanche male, con un montaggio curato e qualche shock iniziale che lascia sperare proprio in quel bel mélo capace di raccontarci due storie intrecciate dal destino che potevamo aspettarci.
Ma l’andamento di W.E. è piatto, e si mantiene sempre sulla superficie di ciò che narra. I riferimenti di Madonna sono alti (il Wong Kar-wai di In the mood for love, citato a piene mani in una scena), ma il suo occhio da regista sembra sempre fermarsi sulla patina dei (peraltro bellissimi) costumi e vestiti. Se si contano poi che alcune scelte sono francamente discutibili, e sarebbe inutile spoilerare perché il film uscirà e vedrete coi vostri occhi (attenzione ad una scena “musicale” verso il finale), il polpettone è fatto.
Ci provano le due attrici protagoniste a rendere tangibili i sentimenti dei loro sofferti personaggi – per i maschietti c’è poco spazio -. Andrea Riseborough ha effettivamente incantato tutti, mentre il personaggio della bella e brava Abbie Cornish soffre un po’ troppo la mancanza di linearità della storia, e può dare la sensazione che, piuttosto di una donna che sente un immenso feeling verso un’altra donna che non conosce, sia semplicemente un po’ matta nel parlare con un “fantasma”. Difficile pensare che sia davvero possibile emozionarsi con W.E. invece di annoiarsi, ma qualcuno potrebbe apprezzare, certo. Ma noi per ora gli preferiamo il naïve ma più interessante Sacro e profano, caduto ormai nel dimenticatoio.
Voto Gabriele: 5
Voto Simona: 5.5
Edward e Wallis: il mio Regno per una Donna (W.E. – USA 2011) di Madonna con Abbie Cornish, James D’Arcy, Andrea Riseborough, Oscar Isaac, Richard Coyle, James Fox.
Prossimamente nelle sale italiane.
– Le foto di Madonna sul Red Carpet di Venezia
– L’editoriale di Italo Moscati su Madonna
– Servizio fotografico dedicato al film su Vanity Fair