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I segreti della mente (Chatroom): la recensione in anteprima

Leggi la recensione in anteprima de I segreti della mente (Chatroom), su Cineblog!

pubblicato 2 Settembre 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 08:57

William è un ragazzo che ama fare conoscenze virtuali nelle chatroom che trova in rete. Aperta una stanza personale dal nome accattivante di Chelsea Teen inizia una frequentazione assidua con cinque coetanei che diventano presto amici e confidenti. Presto però sarà chiaro a tutti che si tratta di un ragazzo disturbato sempre più attratto dal lato oscuro del mondo virtuale. La sua sarà una trappola letale, scelto il membro più fragile del gruppo inizierà a manipolarlo e guidarlo fino a un punto di non ritorno, spingendolo al suicidio.

Il cyberspazio è un luogo non fisico che spesso sembra impossibile da descrivere in ambito cinematografico. Dopo l’esperimento videoludico di Tron (1982) gli ambienti virtuali si sono visti solo in forma sperimentale in film curiosi come Thomas in Love di Pierre Paul Renders e l’animazione giapponese di Summer Wars è forse l’unica che ha indagato dall’interno il mondo dei social network. Il passaggio dal videoregistratore di Ringu (del 1998) al computer che connette la stanza di ogni adolescente con il resto del mondo, il passo non è poi tanto lungo. Hideo Nakata sceglie proprio internet come mezzo capace a condensare e amplificare le emozioni degli adolescenti che si intensificano negli negli scambi online.

Sconvolto dai fatti di cronaca giapponesi che hanno riportato come la manipolazione on line abbia provocato vere e proprie tragedie, Nakata trasferisce le sue ansie sui due protagonisti, William e Jim, due ragazzi traumatizzati dalla presenza della morte nella loro vita. Appare quindi evidente che il rapporto del regista nipponico con le tecnologie della comunicazione non sia propriamente idilliaco.

chatroom

Per sottolineare il distacco tra la vita reale e quella virtuale, Hideo Nakata sceglie di costruire l’immagine della seconda come un luogo metaforico in cui è facile ritrovare l’idea di stanze e di luoghi dove poter incontrare altra gente senza condividere altro che una connessione a banda larga.

L’idea alla base de I Segreti della Mente è decisamente interessante, forse proprio grazie alla sua inespressività cinematografica e al fatto che un tema del genere non sia mai stato analizzato in modo approfondito. L’interesse suscitato dalla trasformazione di un flusso di dati in luoghi e azioni apparentemente reali viene subito in contrasto con una sceneggiatura che si limita a porre il problema e non lo sviluppa attraverso un’evoluzione della tensione drammatica. Il film presenta cinque personaggi degni di una serie tv per adolescenti bassa lega, e il processo di identificazione dei caratteri non sorprende lo spettatore rivelandosi piuttosto prevedibili.

In bilico tra thriller psicologico (e tecnologico) e tra il dramma adolescenziale. Aaron Johnson è l’unico dei cinque protagonisti (lo ricordiamo come adolescente qualsiasi di Kick-Ass, a riuscire nel tentativo di creare un personaggio a tutto tondo la cui personalità spiccata riesca a nascondere un torbido segreto che poi esploderà nel suo diabolico piano.

I segreti della mente esce venerdì 2 settembre. Qui il trailer italiano.

Voto Carlo 5
Voto Carla: 4

I segreti della mente (Chatroom, thriller, 2010) Regia di Hideo Nakata. Con Aaron Johnson, Imogen Poots, Matthew Beard, Hannah Murray, Daniel Kaluuya, Megan Dodds, Michelle Fairley, Nicholas Gleaves, Jacob Anderson, Tuppence Middleton, Ophelia Lovibond, Richard Madden, Elarica Gallacher, Matthew Fenton, Amanda Boxer, Scarlett Sabet, Matthew Ashforde, Dorothy Atkinson, Emily Spires, Alex Blake, Mary Roscoe, Gerald Home, Jodie Miller, Rebecca McLintock, Abigail Leonard, Alex Peck