Home Curiosità SEAL Team 6/Kill Bin Laden: Kathryn Bigelow sotto accusa

SEAL Team 6/Kill Bin Laden: Kathryn Bigelow sotto accusa

Polemiche da parte dei repubblicani: “Informazioni segrete da parte di Obama”

pubblicato 11 Agosto 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 09:26


Un ciclone si abbatte contro Kathryn Bigelow e il suo nuovo progetto. SEAL Team 6 o Kill Bin Laden, un titolo ancora non definitivo ma che fa già tanto parlare di sé, visto che il film si concentra sulla caccia a Bin Laden da parte dei Navy SEAL, le forze speciali della marina statunitense. E Peter King, membro del Partito Repubblicano, ha convocato ieri la regista e il compagno Mark Boal, sceneggiatore del film ed ex-giornalista di guerra, accusandoli di aver tratto beneficio da informazioni top-secret direttamente dall’amministrazione Obama.

Ma c’è forse la questione più importante che “sta a cuore” al Partito Repubblicano, ovvero che il film della Bigelow sia una precisa arma di strategia per far rieleggere Barack Obama: SEAL Team 6/Kill Bin Laden uscirà infatti il 12 ottobre 2012, un mese prima delle nuove elezioni presidenziali. Il fatto scatentante potrebbe essere quello della riscrittura del “terzo atto” del film, dal momento che Boal si è trovato a riscrivere l’ultima parte della pellicola in seguito a quanto accadde veramente nella notte tra l’1 e il 2 maggio ad Abbottabad, ovvero la morte di Bin Laden: il film, scritto interamente in precedenza, finiva invece con il fallimento della missione.

Jay Carney, attuale Portavoce della Casa Bianca, ha risposto alle accuse di King:

Quando delle persone lavorano su articoli, libri, documentari o film che coinvolgono il Presidente, chiedono di parlare con noi, e noi facciamo del nostro meglio per soddisfare le loro richieste affinché le informazioni siano corrette.

Dall’altra parte, la Bigelow e Boal si difendono dalle accuse di star lavorando ad un film pro-Obama, dichiarando che la caccia al leader di Al Qaeda è iniziata molto tempo prima e coinvolge anche le amministrazioni Clinton e Bush: “Questo è stato un trionfo americano” hanno dichiarato i due, “eroico e non di parte: non ci sono basi per dire che il nostro film racconterà questa vittoria in altro modo”. E dopotutto la decisione di far uscire il film in quella data sembra più dettata dal fattore “corsa agli Oscar” che altro: dopo il successo di The Hurt Locker, la Sony sembra interessata più che altro a questo.

Fonte: Reuters