Il giardino delle bestie per Joe Wright
Joe Wright nella Germania nazista dei primi anni ’30.
Joe Wright sarebbe ad un passo dalla regia dell’adattamento cinematografico di In the Garden of Beasts di Erik Larson, edito in Italia da Neri Pozza con il titolo ‘Il giardino delle bestie. Berlino 1934‘. Ad occuparsi della produzione, come confermato dall’Hollywood Reporter, StudioCanal e la Playtone Productions di Tom Hanks, che potrebbe anche ritagliarsi uno spazio all’interno della pellicola.
Il libro narra la storia vera di William E. Dodd e di sua figlia Martha, un padre e una giovane donna americani che si ritrovano improvvisamente trapiantati dalla loro accogliente casa di Chicago nel cuore della Berlino nazista del 1934. Sessantaquattro anni, snello, gli occhi grigio-azzurri e i capelli castano chiaro, nel 1933 William E. Dodd è un rispettabile professore di storia all’università di Chicago. Mentre siede alla sua scrivania all’università, Dodd riceve una telefonata da Franklin Delano Roosevelt, il presidente degli Stati Uniti, che gli annuncia la sua intenzione di nominarlo a capo della rappresentanza diplomatica americana a Berlino. Ed è cosi che, al loro arrivo, William e Martha si ritrovano ad attraversare una città addobbata di immensi stendardi rossi, bianchi e neri; a sedere negli stessi caffè all’aperto frequentati dalle SS in uniforme nera; a passare davanti a case con balconi traboccanti di gerani rossi; a fare acquisti nei giganteschi empori della città, a organizzare tè, aspirare le fragranze primaverili del Tiergarten, il parco principale di Berlino; ad avere rapporti sociali con Goebbels e Göring, in compagnia dei quali cenare, danzare e divertirsi allegramente; finché, alla fine del 1934, accade un evento che smaschera la vera natura di Hitler e del potere a Berlino, la grande e nobile città che agli occhi di padre e figlia si svela per la prima volta come un immenso Tiergarten, un giardino delle bestie.
Wright, visto all’opera con Espiazione, Orgoglio e Pregiudizio e Anna Karenina, è fermo dall’acclamato l’Ora più Buia, che ha portato Gary Oldman al suo primo Oscar come miglior attore.