Cannes 2011: previsioni e Toto-Palma
Scopri tutto sul Toto-Palma del Festival di Cannes 2011
La prima sensazione a dover parlare delle previsioni per i risultati del 64. Festival di Cannes? Che i premi saranno di qualità. Non sarà facile per Robert De Niro e i suoi giurati dover assegnare dei premi, vista l’importanza dei titoli presentati in rassegna quest’anno, ma difficilmente ne verrà fuori un palmarès brutto e deludente.
Vi abbiamo accompagnato lungo questi 11 giorni con trailer, gallerie, recensioni, commenti, tentando di riassumere per voi il clima e l’aria che tirava sulla Croisette a proposito dei film presentati, ed ora è il momento di tirare le somme. Quindi, prima del verdetto di questa sera (seguiteci, mi raccomando), ecco il Toto-Palma: di seguito, tutti i film del concorso e le loro chance di vincere un premio.
La Piel que Habito – Pedro Almodovar: non è mica scontato che Pedro torni a casa a mani vuote, anzi. Secondo qualcuno un premio per il suo film c’è. Per qualcuno, il Premio della Giuria. Non la Palma, sicuramente. Ma anche con Gli abbracci spezzati c’è chi sosteneva ci fosse un premio: tornò a casa a mani vuote.
Il Toto-Palma continua dopo il salto.
L’Apollonide – Betrand Bonello: accolto abbastanza male dalla critica, non dovrebbe essere in alcun modo un concorrente per alcun tipo di premio, neanche “minore”.
Pater – Alain Cavalier: a detta di molti è un film ostico, che gioca con il metacinema ed ha confini labilissimi. E di conseguenza c’è chi l’ha parecchio odiato. Anche in questo caso nessuno parla di premi, neanche per Vincent Lindon come miglior attore.
Footnote – Joseph Cedar: divertente e arguto, il film di Cedar è abbastanza piaciuto globalmente, ma nessuno lo cita in un ipotetico palmarès.
Once Upon A Time In Anatolia – Nuri Bilge Ceylan: presentato l’ultimo giorno del concorso, il film di Ceylan è un suo film in tutto e per tutto: rigoroso, affascinante e difficile. Per i bookmakers era in pole position per la Palma d’Oro, quindi un premio anche importante potrebbe portarlo a casa: Ceylan è “abbonato” ai premi cannensi.
Il ragazzo con la bicicletta – Fratelli Dardenne: terza Palma per i Dardenne? La vediamo dura, anche se il film è piaciuto. Secondo qualcuno comunque non dovrebbe tornare a casa a mani vuote: che ci sia il premio alla sceneggiatura?
The Artist – Michel Hazanavicius: molto amato, il film muto e in bianco e nero si è praticamente subito preso un premio sin dalla sua presentazione. C’è chi lo vorrebbe almeno Premio della Giuria, anche se i film arrivati dopo l’hanno un po’ messo in ombra.
Le Havre – Aki Kaurismaki: è praticamente certo che riceverà un premio molto importante. In teoria, è uno dei pochi concorrenti seri che potrebbe prendersi ora come ora la Palma d’Oro.
Hanezu no Tsuki – Naomi Kawase: il film della Kawase non ha fatto breccia nel cuore di critica e spettatori. Vien da pensare che non l’abbia fatto neanche con la Giuria. Mai dire mai, ma è dura torni a casa con un premio.
Sleeping Beauty – Julia Leigh: neanche Emily Browning ha più possibilità di vincere il premio come miglior attrice. La Giuria potrebbe premiare la “diversità”: ma è anche vero che non c’è la Huppert come Presidentessa…
The Tree of Life – Terrence Malick: al di là di quello che si poteva pensare dopo la sua presentazione stampa, un premio per Malick ci dovrebbe essere. Forse Gran Premio della Giuria o il premio alla regia.
La Source des Femmes – Radu Mihaileanu: non solo il nuovo film di Mihaileanu non dovrebbe essere un gran pericolo per gli altri film, ma è addirittura, contro ogni previsione, piaciuto poco alla critica.
Polisse – Maïwenn Le Besco: è l’unico film francese, dopo quello dei belga Dardenne, che è stato citato in qualche palmarès. Ora come ora non si capisce cosa potrebbe portarsi a casa: forse il Premio della Giuria (magari con un ex-aequo con un altro titolo?).
Hara-Kiri: Death of a Samurai – Takashi Miike: nessuna possibilità di chance per il nuovo Miike: neanche l’uso del 3D giustificherebbe un premio tecnico. Che comunque, ricordiamolo, a Cannes non esiste!
Habemus Papam – Nanni Moretti: le possibilità di una Palma sono pari a zero. Anche quella di portarsi a casa un altro premio importante. Tuttavia il premio come miglior attore a Michel Piccoli non è ancora da scartare.
We Need To Talk About Kevin – Lynne Ramsay: l’unico premio che sembra ormai scontato: Tilda Swinton sarà miglior attrice. Fatta fuori la Dunst.
Michael – Markus Schleinzer: per alcuni un film notevole (pochi, a dir la verità), per molti una delusione. Da un “allievo” di Haneke, un film freddo e implacabile: nessuno lo cita in alcun palmarès, non vincerà sicuramente nulla.
This Must Be The Place – Paolo Sorrentino: Sorrentino non tornerà a casa a mani vuote. Ormai è certo. La partita è comunque aperta: Palma d’Oro? Uno dei premi della Giuria? Regia? Sean Penn miglior attore? Siamo tutti in attesa.
Melancholia – Lars Von Trier: da quando ha fatto le sue esternazioni, von Trier è fuori dai giochi, nonostante sia rimasto in concorso (ma semplicemente per rispettare l’artista…). Anche le (forti) voci che continuavano a volere Kirsten Dunst come miglior attrice ora tacciono.
Drive – Nicholas Winding Refn: per molti è da Palma subito, e c’è chi sostiene che De Niro potrebbe aver apprezzato non poco: dai, uno che ha fatto film con Scorsese e Tarantino non lo premierebbe un film così? Mai dire mai, ma è possibile anche che ci scappi il premio alla regia a Refn.