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Stasera in tv: “Kong: Skull Island” su Italia 1

Italia 1 stasera propone “Kong: Skull Island”, film d’avventura del 2017 di Jordan Vogt-Roberts con Tom Hiddleston, Brie Larson e Samuel L. Jackson.

7 Aprile 2021 07:27

Cast e personaggi

Tom Hiddleston: capitano James Conrad
Brie Larson: Mason Weaver
Samuel L. Jackson: tenente colonnello Preston Packard
John Goodman: William “Bill” Randa
Jing Tian: San Lin
Thomas Mann: Reg Slivko
John C. Reilly: Hank Marlow
Will Brittain: Hank Marlow giovane
John Ortiz: supervisore Victor Nieves
Corey Hawkins: Houston Brooks
Eugene Cordero: Reles
Jason Mitchell: Glenn Mills
Shea Whigham: capitano Earl Cole
Toby Kebbell: maggiore Jack Chapman
Terry Notary: Kong
Richard Jenkins: Senatore Willis
Robert Taylor: capitano della Athena
Marc Evan Jackson: Steve Woodward
Miyavi: Gumpei Ikari
Allyn Rachel: segretaria O’Brien

Doppiatori italiani

Gianfranco Miranda: James Conrad
Elena Perino: Mason Weaver
Massimo Corvo: Preston Packard
Angelo Nicotra: William “Bill” Randa
Veronica Puccio: San Lin
Manuel Meli: Reg Slivko
Simone Mori: Hank Marlow
Simone Crisari: Houston Brooks
Paolo Vivio: Reles
Enrico Pallini: Victor Nieves
Antonio Palumbo: Earl Cole
Andrea Mete: Jack Chapman
Gianluca Crisafi: Glen Millis
Massimiliano Virgilii: Steve Woodward
Mario Cordova: Senatore Willis

La trama

In Kong: Skull Island un gruppo eterogeneo di scienziati, soldati ed esploratori si avventura nelle profondità di una mitica e sperduta isola del Pacifico, tanto pericolosa quanto affascinante. Al di là di ogni loro aspettativa, la squadra procede inconsapevole di entrare nel dominio del potente Kong, innescando la battaglia finale tra uomo e natura. Nel momento in cui la loro missione di scoperta diventa una lotta per la sopravvivenza, dovranno combattere per sfuggire da un Paradiso primordiale dove gli uomini non sono contemplati.

Il nostro commento

Dopo Godzilla anche King Kong torna sul grande schermo con Kong: Skull Island in formato reboot e come parte del più ampio “Monterverse”, universo condiviso di mostri giganti che culminerà nel 2020 con il crossover Godzilla vs. Kong.

“Kong: Skull Island” abbraccia perfettamente il formato reboot miscelando due diverse versioni di King Kong, quello del classico americano del 1933 e le versioni nipponiche in stile “kaiju” degli anni ’60, allontanandosi al contempo da quel gioiello che è il remake di Peter Jackson, ad oggi il miglior King Kong su piazza insieme all’originale del 1933.

“Kong: Skull Island” si presenta come un “Apocalypse Now con mostri giganti” con un’ambientazione militare anni ’70, sul finire della guerra del Vietnam, un cast di alto profilo, effetti speciali e creature in CG di ottima fattura e una trama che si discosta quel tanto che basta da tutto quello che abbiamo visto in precedenza, davvero tanta roba, per un aggiornamento moderno e divertente, non particolarmente esaltante per il sottoscritto, ma funzionale ed efficace rispetto ad un rilancio di uno dei mostri più celebri della storia del cinema, e soprattutto rispetto a questo nuovo universo condiviso che promette grandi cose.

“Kong: Skull Island” quindi convince, non stravince rispetto al passato, ma mette sul piatto abbastanza materia prima di stampo fantastico e intrattenimento di alto profilo da volerne vedere di più in futuro.

Curiosità

  • Kong: Skull Island è il reboot del franchise di King Kong e il secondo capitolo della serie “MonsterVerse”, iniziata con Godzilla (2014) e che proseguirà con Godzilla II – King of the Monsters (2019) e Godzilla vs. Kong (2020).
  • Con 104 piedi (32 metri), questa incarnazione di Kong è la più grande di tutte le versioni americane. Il Kong di Peter Jackson al confronto, era alto solo 25 piedi (7,6 metri). L’incarnazione più alta di Kong in generale è quella rappresentata in King Kong contro Godzilla (1962), in cui era Kong era alto circa 147 piedi (45 metri).
  • La ragione per cui Kong è più grande di tutte le sue altre incarnazioni è dovuta al fatto che con il prossimo Godzilla vs. Kong (2020), un Kong simile al passato sarebbe stato troppo piccolo per combattere Godzilla. Questo è anche il motivo per cui hanno incluso la frase nel film in cui si accenna al fatto che “sta ancora crescendo”.
  • Il design di Kong è ispirato a una combinazione del film King Kong (1933) e dell’adattamento giapponese degli anni ’60. Ciò ha permesso al team creativo di utilizzare un aspetto simile al classico Kong, sfruttando anche gli aspetti esagerati da “kaiju” e i poteri mostrati dall’adattamento giapponese, come altezza, struttura, forza e abilità sovrannaturali notevolmente esagerate. Ciò consentirà un confronto più “omogeneo” con Godzilla nel crossover Godzilla vs. Kong (2020).
  • L’outfit indossato da Bill Randa (John Goodman) replica l’abito indossato da Robert Armstrong nei panni di Carl Denham in King Kong (1933).
  • Il regista Jordan Vogt-Roberts ha ammesso di essere stato fortemente influenzato dai videogiochi della sua infanzia. Questo è il motivo per cui il film contiene molti colpi d’arma da fuoco sparati da una visuale in prima persona (come in un videogioco FPS) e la sequenza di un elicottero che fa giri di 360 gradi prima di schiantarsi a terra,  ispirata da una scena simile vista in un videogioco di Resident Evil.
  • La lucertola a due braccia di King Kong (1933) è stata usata come riferimento per gli Strisciateschi (Skullcrawlers), ma queste creature rettiloidi sono state anche ispirati da molte altre creature cinematografiche. Il regista Jordan Vogt-Roberts ha dichiarato: “Quella creatura, oltre ad essere un riferimento ad una creatura della versione del 1933, è anche questa folle fusione di tutte le influenze della mia vita, come il primo angelo di Neon Genesis Evangelion, No-Face de La città incantata e Cubone di Pokémon”.
  • Per preparare il cast alle riprese il regista Jordan Vogt-Roberts ha proiettato il film di mostri sudcoreano The Host (2006), il western coreano Il buono, il matto, il cattivo (2008) e il documentario Viaggio all’inferno (1991).
  • Il regista Jordan Vogt-Roberts è un fan dei videogiochi, degli anime e dei manga e ha disseminato il film con riferimenti a questi media. Ad esempio la giacca indossata dall’Hank Marlow di John C. Reilly (“Good for your health, bad for your education”) è un cenno a quella indossata da Kaneda nel manga di Katsuhiro Ôtomo “Akira” (“Good for health, bad for education”).
  • Gli Strisciateschi combinano caratteristiche di serpenti, lucertole e mosasauri, tutti membri dell’ordine dei rettili Squamati.
  • Nel romanzo basato sul film si afferma che gli Strisciateschi sono anfibi muniti di branchie.
  • Kong combina le caratteristiche dei primi ominidi, il mitico Bigfoot e probabilmente alcuni aspetti dei Gargantua e dei Gigantopithecus, invece di essere un gorilla più realistico come si vede nel King Kong di Peter Jackson.
  • Gli Strisciateschi condividono un design del corpo simile a quello dei Leapers del videogioco Dead Space.
  • Questo film è uscito dodici anni dopo il King Kong di Peter Jackson (2005), quarantuno anni dopo il King Kong di Dino De Laurentiis (1976), ottantaquattro anni dopo l’originale King Kong (1933), e cinquantacinque e cinquanta anni dopo i film di Kong della Toho: Il trionfo di King Kong (1962) e King Kong – Il gigante della foresta (1967).
  • Quando Kong sta mangiando i tentacoli del calamaro gigante l’attore Terry Notary, che ha prestato le movenze a Kong in motion-capture ha masticato Twizzlers per stimolare l’effetto.
  • Kong lancia un albero contro un elicottero in modo simile ad una scena di King Kong Escapes (1967).
  • Gli elicotteri utilizzati nel film sono: Bell UH-1 Iroquois Boeing, CH-47 Chinook, Sikorsky HH-53 Super Jolly Green Giant.
  • In una scena dopo i titoli di coda si imposta il “MonsterVerse” stabilendo che Kong non è l’unico mostro là fuori. Ciò porta alle immagini di Godzilla, Mothra, Rodan e King Ghidorah, seguite dal ruggito di Godzilla che può essere ascoltato quando la scena finisce.
  • Il regista Jordan Vogt-Roberts ha confermato su Twitter che il soldato impalato dalla zampa del ragno gigante è un cenno a Cannibal Holocaust (1980).
  • Il film costato 185 milioni di dollari ne ha incassati nel mondo circa 566.

La colonna sonora

  • Le musiche originali del film sono del compositore inglese Henry Jackman (Captain America: Civil War) che ha sfruttato l’ambientazione anni ’70 mescolando nella partitura “chitarre psichedeliche”.
  • La colonna sonora include i seguenti brani: “Time Has Come Today” di The Chambers Brothers, “Mat Troi Den” di Minh Xuân, “Long Cool Woman (In A Black Dress)” di The Hollies, “White Rabbit” di Jefferson Airplane, “Down On The Street” di The Stooges, “Paranoid” diBlack Sabbath, “Brother ” di Jorge Ben Jor, “Ziggy Stardust” di David Bowie, “We’ll Meet Again” di Vera Lynn, “Run Through the Jungle” e Bad Moon Rising di Creedence Clearwater Revival.
  • Per quanto riguarda le canzoni anni ’70 utilizzate nel film il regista Jordan Vogt-Roberts ha dichiarato:

[quote layout=”big”]Ho voluto usare le canzoni dell’epoca del Vietnam e una miriade di successi degli anni ’70, questo fornisce una dicotomia sorprendente, dà il tono e ci dà grandi momenti di divertimento.[/quote]

TRACK LISTINGS:

1. South Pacific
2. The Beach
3. Project Monarch
4. Packard’s Blues
5. Assembling the Team
6. Into the Storm
7. The Island
8. Kong the Destroyer
9. Monsters Exist
10. Spider Attack
11. Dominant Species
12. The Temple
13. Grey Fox
14. Kong the Protector
15. Marlow’s Farewell
16. Lost
17. The Boneyard
18. Ambushed
19. The Heart of Kong
20. Man vs. Beast
21. Creature from the Deep
22. The Battle of Skull Island
23. King Kong
24. Monster Mash (Bonus Track)

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