Harry Potter 7 e Rapunzel dominano il box office americano
Con Il Principe Mezzosangue aveva dovuto subire un pesante -62.1%, con 29 milioni di dollari incassati ed un totale di 221,295,818 dollari, grazie anche ai due giorni in più di programmazione, essendo uscito di mercoledì. Lasciato ‘solo’ dal 3D, Harry Potter e i Doni della Morte Parte 1 è comunque riuscito ad abbattere il totale
Con Il Principe Mezzosangue aveva dovuto subire un pesante -62.1%, con 29 milioni di dollari incassati ed un totale di 221,295,818 dollari, grazie anche ai due giorni in più di programmazione, essendo uscito di mercoledì. Lasciato ‘solo’ dal 3D, Harry Potter e i Doni della Morte Parte 1 è comunque riuscito ad abbattere il totale toccato dal precedente capitolo in 10 giorni di programmazione, avendo raggiunto i 220 milioni di dollari. -59.7% sugli incassi e 50 milioni di dollari raccolti nelle ultime 72 ore, che diventano 78 considerando il fine settimana ‘lungo’ dovuto al Giorno del Ringraziamento, per un 7° e (pen)ultimo capitolo che abbatte tutti i record toccati dai predecessori. Cadranno sicuramente i 317 milioni di dollari raccolti dal primo Potter targato Columbus, con il tetto dei 350 milioni casalinghi indubbiamente a portata di mano. Deve così accontentarsi della 2° posizione, ma con risultati a dir poco stupefacenti, Rapunzel. Esordio più che roseo per il cartoon Disney, arrivato finalmente al cinema a termine di una lavorazione infinita. Oltre 6 anni di produzione ed un film fatto praticamente ripartire da zero per volontà di Lassater, con un budget ulteriormente gonfiato, tanto da arrivare a sfiorare i 200 milioni di dollari, considerando tutte le riscritture e i lavori ripresi e stravolti nell’arco degli anni. Promosso dalla critica Rapunzel ha decisamente conquistato il botteghino americano, grazie anche al 3D, incassando 49 milioni di dollari nel weekend, ai quali bisogna aggiungere i 20 incassati nelle 48 ore precedenti, con la media per sala più alta della Top10, pari a 13,628 dollari, ed un totale di 69 milioni di dollari. La Principessa e il Ranocchio, per fare un esempio recente, lo scorso anno dopo 5 giorni di programmazione ‘reale’ arrivò ai 29 milioni di dollari. Rapunzel potrebbe abbattere il tetto dei 200 milioni, ridando fiato alle principesse Disney, a quanto pare, per volontà della Major, date per morte con questo 50° lungometraggio animato.
Scivola così in 3° posizione un altro cartoon, questa volta targato Dreamworks, ovvero Megamind. 13 i milioni di dollari incassati dal film in quest’ultimo fine settimana, riuscito a resistere alla novità Disney con un accettabile -19.8% sugli incassi, per un totale che supera di poco i 130 milioni di dollari, dopo esserne costati esattamente 130. Considerando i successi a cui ci aveva ultimamente abituato la Dreamworks, possiamo parlare di un mezzo passo falso. Altro esordio atteso era quello di Burlesque. Lanciato in pompa magna attraverso una delle sue protagoniste, Christina Aguilera, apparsa praticamente in quasi tutte le trasmissioni d’America nelle ultime due settimane, il musical della Sony non ha sfondato, ma neanche deluso. Costato poco più di 50 milioni di dollari, ne ha incassati circa 17 in 5 giorni di programmazione, con una media per sala di 3,885 dollari. Considerando il primo posto su iTunes della colonna sonora, e gli incassi in arrivo dai mercati esteri, farà presto a macinare utili, anche se le critiche americane, in certi casi pesantissime, rimarranno. Partito male ed in sordina, Unstoppable di Tony Scott sta sorprendentemente reggendo benissimo (-9.7% al 3° fine settimana, stupefacente), tanto da aver raggiunto i 60 milioni di dollari, dopo esserne costati 100, seguito dal non esaltante Love And Other Drugs. Performance deludente per il film della Fox, lanciato come ‘commedia sexy’ quando in realtà fortemente drammatico, riuscito ad incassare circa 14 milioni in 5 giorni di programmazione. Ultima new entry di peso in 7° posizione, con The Rock e il suo Faster incapaci di sfondare il box office. Circa 12 i milioni di dollari incassati dall’action cazzuto della Cbs, dopo esserne costati però solo 24.
A chiudere la Top1o troviamo Due Date, più che soddisfatto con i suoi 85 milioni di dollari, e due autentici flop come The Next Three Days, atroce ritorno in sala di due Premi Oscar come Paul Haggis e Russell Crowe, riuscito ad incassare appena 16 milioni di dollari dopo 10 giorni di programmazione, e Morning Glory con Harrison Ford, costato 40 milioni di dollari e arrivato ai 27. Da segnalare infine la scalata alla chart di 127 Hours di Danny Boyle, arrivato a superare i 4 milioni di dollari con poco più 200 sale sparse lungo tutto il paese, dopo esserne costati ‘solo’ 18, e il disastroso esordio de Lo Schiaccianoci 3D, massacrato dalla stampa americana (0% di recensioni positive su Rotten) e una media per sala di 1,619 dollari. Misteriosamente ‘leggero’ il prossimo weekend, lasciato praticamente in mano ad una sola new entry, ovvero The Warrior’s Way, oltre allo sbarco in 19 sale di Black Swan e al lungamente atteso arrivo, in appena 6 copie, di I Love You, Phillip Morris. La sfida, in sostanza, sarà ancora una volta tra Potter e Rapunzel. Chi vincerà?