Roma 2010: Tron Night con Tron Legacy – presentati 23 minuti in anteprima mondiale, ecco il resoconto
In un Auditorium Parco della Musica praticamente militarizzato, con l’annunciata protesta dei 100autori che ha letteralmente invaso il red carpet, Tron Legacy si è fatto vedere. O almeno, 23 minuti di Tron Legacy si sono mostrati, in contemporanea al resto del mondo. Tron Night doveva essere, Tron Night è stata, con il tappeto rosso capitolino
In un Auditorium Parco della Musica praticamente militarizzato, con l’annunciata protesta dei 100autori che ha letteralmente invaso il red carpet, Tron Legacy si è fatto vedere. O almeno, 23 minuti di Tron Legacy si sono mostrati, in contemporanea al resto del mondo. Tron Night doveva essere, Tron Night è stata, con il tappeto rosso capitolino musicato dai Daft Punk ed allestito in onore al blockbuster hollywoodiano, mediaticamente oscurato dalle centinaia e centinaia di manifestanti che hanno pacificamente invaso il Festival Internazionale del Film di Roma, occupandolo.
5 le scene mostrate, la 20, la 27, la 32, la 50 e la 56, per un film che ambisce a ripetere il boom di Avatar dell’anno scorso, se non fosse che le prime crepe hanno iniziato a scricchiolare. Pensato e realizzato in 3D, il film ha mostrato una stereoscopia alquanto traballante. La prima scena, incredibile ma vero, si poteva vedere anche in 2° dimensione, con una terza dimensione concretizzatasi solo e soltanto con l’ingresso di Sam Flynn all’interno dell’universo cibernetico creato dal padre, Kevin, scomparso 20 anni prima. Ma anche in questo caso ci ritroviamo dinanzi ad un 3D che non esalta, ne’ conquista. Dobbiamo iniziare a preoccuparci?
Effetti speciali strabilianti, una colonna sonora roboante, per un titolo di fantascienza che si prepara a ripetere il boom dell’originale. Ci riuscirà? L’impressione è che l’attesa sia stata eccessivamente caricata negli ultimi 12 mesi, per una pellicola dal budget impressionante (250 milioni di dollari), che rischia di perdersi all’interno di un universo tanto incredibile ed affascinante, quanto tristemente vuoto…
SPOILER!
Scena 20: l’appartamento di Sam
Periferia, notte inoltrata, siamo una sorta di magazzino abbandonato. E’ la casa di Sam Flynn, figlio di Kevin Flynn, uomo conosciuto un tempo come miglior sviluppatore di videogame del mondo, scoparso da oltre 20 anni. Ad entrare in scena è Alan, padre ‘surrogato’ di Sam e responsabile dell’azienda del padre, da lui ora ereditata. Un misterioso messaggio ha raggiunto Alan dallo studio abbandonato di Kevin. Nulla di strano, se non fosse che il telefono in quell’ufficio è staccato da 20 anni. Sam non ne vuole sentire, ma Alan lo convince. Vai a dare un’occhiata alla vecchia salagiochi di papà. Gli lancia le chiavi. Lo studio del padre lo aspetta. Sam sale in moto, arriva al vecchio edificio del padre, entra, riaccende la corrente. Parte un juke box, si accendono tutti i vecchi videogiochi anni 80. Tra questi Tron. Sam si avvicina, nota dei solchi sul parquet. Sposta il videogames. Dietro trova una porta segreta. Sweet Dreams si sente in lontananza, Sam scende delle scale, ha trovato lo studio privato del padre! Si siede dinanzi ad uno schermo, attiva un misterioso laser, tutto si fa buio.
Scena 27: catturato dall’inceneritore
Sam è entrato nella rete. Siamo in un mondo futuristico e fantascientifico, apocalittico e cupo. Fatto salire su delle enormi astronavi, Sam viene accompagnato all’interno di un palazzo, dove è costretto a ‘giocare’. O vivi o muori. Sam deve giocare per la propria soppravivenza. Viene svestito dei suoi abiti e rivestito con una tuta che si impossessa della sua epidermide. A completare la vestizione un misterioso disco di memoria, fondamentale per ‘giocare’ e passare alla fase successiva.
Scena 32: il gioco dei dischi
Ad attenderlo, ora, un’arena, un Colosseo futuristico, dove dei moderni gladiatori si scontrano a suon di dischi rotanti, da evitare, per non morire. Il gioco ha inizio.
Scena 52: via di fuga
Sam scappa via dalla Rete. A bordo di una straordinaria macchina, viene inseguito da più moto, accuratamente evitate, tra esplosioni e salti impensabili, fino all’ingresso in una caverna.
Scena 56: il rifugio
Ad accompagnare Sam è una donna, autrice della fuga precedente, che lo presenta ad un uomo, di spalle. L’uomo si alza, si volta, è suo padre, Kevin!