Home Recensioni Resident Evil Afterlife: le critiche della carta stampata

Resident Evil Afterlife: le critiche della carta stampata

Non avendo recensito Resident Evil Afterlife, oggi vi regaliamo quattro estratti dalle recensioni di critici cinematografici. Avete visto il film? Che ne pensate? Roberto Nepoti – La Repubblica: Alice è tornata, in un pop-corn movie distribuito anche nelle sale Imax. Alla quarta puntata della saga, l’eroina dei videogiochi continua a battersi come una matta contro

di carla
pubblicato 24 Settembre 2010 aggiornato 1 Agosto 2020 20:10


Non avendo recensito Resident Evil Afterlife, oggi vi regaliamo quattro estratti dalle recensioni di critici cinematografici. Avete visto il film? Che ne pensate?

Roberto Nepoti – La Repubblica: Alice è tornata, in un pop-corn movie distribuito anche nelle sale Imax. Alla quarta puntata della saga, l’eroina dei videogiochi continua a battersi come una matta contro la spietata Umbrella Corporation. In cerca degli scampati al T-virus, l’epidemia che trasforma gli infettati in zombi, Alice giunge a Los Angeles e se ne vedranno delle belle. I fan del genere mix di azione, fantascienza, horror, thriller dovrebbero essere contenti. Già regista del primo episodio, Paul W.S. Anderson sa far fruttare il budget di 60 milioni di dollari. E la visione tridimensionale (schizzi di sangue, armi, occhiali lanciati verso il pubblico) ha un suo perché, più che nei recenti horror “San Valentino di sangue” e “Final Destination 3D”.

Massimo Bertarelli – Il Giornale: Arriva alla quarta puntata la terrificante, in ogni senso, saga di Resident Evil, ma serve in tavola sempre la stessa zuppa. Che, incredibile, vola puntualmente in cima all’hit parade. Un micidiale virus ha ucciso la maggior parte della popolazione, trasformando i contagiati in famelici zombi. Così la coraggiosa Alice (la monoespressiva Milla Jovovich) cerca di raggiungere l’Arcadia, lassù in Alaska, dove ha trovato rifugio qualche miracolato. Impossibile tener conto dei morti, tutti scherani dell’immancabile cattivo, ammazzati dalla nostra eroina a colpi di spadone o di pistola. Un fantahorror stile videogioco senza un attimo di tregua, oltre senza sugo.


Resident+Evil+Afterlife-foto-milla

Alessio Guzzano – City: Il cine-videogioco fa poker per la gioia dei fan delle lame rotanti che nessun elmetto può fermare, per i sempre assettati di virus e zombie in sguaiata espansione e per gli ammiratori di Pupilla Jovovic. Qui sexy/efficacissima, ma più casta nelle pose rispetto al terzo episodio, scandalosa fanta-istigazione a delinquere col proprio corpo per giovanotti in astinenza da PlayStation. Sarà perché la serie ritorna tra le abili mani di Paul W.S. Anderson che firmò il primo capitolo, è riuscito a rendere godibile persino “Alien Vs Predator” (lo si confronti con la miseria del seguito) e di Milla è il legittimo consorte. Come la Sposa di Tarantino, la troppo esperimentata Alice ritrova la smarrita Claire e sfodera rabbia e spadoni contro la kattivissima Umbrella Corporation nelle acque di Los Angeles mentre i mostri voraci premono ai cancelli o si acquattano tra le mille fiaccole di scene spesso e volentieri peggio che buie. Atmosfere post-Matrix (okkio agli okkiali), atterraggi e decolli dai grattacieli e uno strepitoso lancio con liana tecnologica: l’intrepida pifferaia fa saltare gli zombie come lemming dalla scogliera di uno skyline. L’avrete inteso: film perfetto per godersi il 3D, macchina delle meraviglia da applicare soltanto al giusto prodotto esagggerato. Ovvero questo.

resident-evil-afterlife-milla-1

Francesco Alò – Il Messaggero: Alice abita ancora qui. Purtroppo. Più resistente del virus letale che combatte da anni, torna l’eroina della saga Resident Evil che nel lontano 2002 si segnalò per tre motivi: resuscitò lo zombi al cinema, fu uno dei pochi film tratti da videogame redditizi rispetto ai flopponi Doom e Wing Commander pronto per diventare saga più longeva di Mortal Kombat e Tomb Raider, inaugurò thriller e horror dozzinali con la Corporation come grande cattivo. Nel 2005 Corporation-Satana sarebbe diventata moda. In questo quarto capitolo in 3D, Resident Evil: Afterlife, torna il regista dell’originale, marito della protagonista Milla Jovovich. Cinema fatto in casa, effetti casarecci, trama nulla (Alice deve fronteggiare un mondo di zombi! Wow), protagonista scialba, effetti 3D antidiluviani della serie ‘usa e getta di tutto in faccia allo spettatore’. Primo al box office Usa. Questa saga non morirà mai. Come gli zombi.