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Elegia americana al cinema con Ron Howard

Elegia americana racconta un’America silenziosa che dà voce a quella classe operaia dei bianchi degli Stati Uniti più profondi che un tempo riempiva le chiese, coltivava le terre e faceva funzionare le industrie.

pubblicato 11 Aprile 2017 aggiornato 30 Luglio 2020 00:25

Dimenticati i tutt’altro che esaltanti Heart of the Sea – Le origini di Moby Dick e Inferno, Ron Howard prepara il ritorno sul set grazie alla trasposizione cinematografica di Hillbilly Elegy, best-seller di J.D. Vance arrivato in Italia con il titolo Elegia americana, edito da Garzanti. Parola di Deadline. La Imagine Entertainment dello stesso Howard si è assicurata i diritti del libro, pubblicato da Harper Collins nel giugno scorso. Howard produrrà la pellicola insieme a Brian Grazer e Erica Huggins.

Il libro racconta la storia del suo autore, celebrando un’America silenziosa che dà voce a quella classe operaia dei bianchi degli Stati Uniti più profondi che un tempo riempiva le chiese, coltivava le terre e faceva funzionare le industrie. Quel mondo non c’è più, al suo posto solo ruggine e rabbia. E J.D. Vance diventa così il cantore, brutale e appassionato, dell’implosione di un modello, di un’idea. Di un sogno che è stato a lungo anche il nostro. I nonni di J.D. sono sporchi, poveri e innamorati quando emigrano giovanissimi dalle regioni dei monti Appalachi verso l’Ohio nella speranza di una vita migliore. Ma quel sogno di benessere e riscatto è solo sfiorato, perché prima di diventare uomo il loro nipote lotterà a lungo con la miseria e la violenza domestica: una madre tossicodipendente, patrigni nullafacenti che si susseguono uno dopo l’altro, vicini di casa alcolisti capaci solamente di sopravvivere con i sussidi e lamentarsi del governo, in una regione in cui i tassi di disoccupazione sono sempre più alti e l’abbandono scolastico è alle stelle. Eppure quella che J.D. Vance racconta senza indulgenza ma con un amorevole orgoglio di appartenenza non è l’eccezione ma è la storia, in filigrana, di un Paese intero, di quel proletariato bianco degli Stati Uniti che nelle recenti elezioni presidenziali ha espresso la sua frustrazione portando alla vittoria Donald Trump.

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Fonte: Comingsoon.net