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Uwe Boll spiega il progetto di Auschwitz

Il trailer del nuovo progetto di Uwe Boll dal titolo Auschwitz, dedicato all’olocausto dei prigionieri ebrei nei campi di stermino tedeschi ha suscitato molte polemiche (anche sul nostro blog). Sono moltissimi i commenti negativi che si leggono in giro per la rete e che ritengono che il progetto sia offensivo per la memoria fin dal

pubblicato 12 Settembre 2010 aggiornato 1 Agosto 2020 20:35


Il trailer del nuovo progetto di Uwe Boll dal titolo Auschwitz, dedicato all’olocausto dei prigionieri ebrei nei campi di stermino tedeschi ha suscitato molte polemiche (anche sul nostro blog). Sono moltissimi i commenti negativi che si leggono in giro per la rete e che ritengono che il progetto sia offensivo per la memoria fin dal suo trailer.

Non è tardata quindi la risposta scocciata di Boll, che ha detto: “Che cosa mi può fregare se qualcuno pensa che un film come questo debba per forza concorrere all’Oscar? Io lo faccio lo stesso e prenderò tutti i colpi che mi vorranno dare. Perché mi considerano un idiota? Ho una laurea in letteratura e ho studiato economia. L’opinione pubblica su di me sbaglia di grosso.”

E continua: “Il cinquanta percento della gente pensa che l’Olocausto non sia realmente successo, e io ci voglio fare un film per dare una visione critica. Negli oltre venti film che ho realizzato, lo staff è stato per oltre la metà composto da ebrei. Il mio migliore amico è ebreo. E’ completamente assurfo. Mi hanno messo in un angolo e hanno preso il mio progetto come un insulto alla memoria. E’ una stron*ata. E’ tutto l’opposto”.

Boll spiega poi che il suo film sarà differente dal resto. “Gran parte del film sarà documentario. Ho fatto tantissime interviste nelle scuole, parlando dell’olocausto con i ragazzini. Siamo andati anche a visitare Auschwitz, dove c’erano realmente le camere a gas che abbiamo mostrato nel teaser. vedere le uccisioni è uno shock. Nel film si vedrà come accadeva il processo di selezione, dai treni fino alle docce. E poi ancora interviste. I Germania ho parlato con persone che non sanno un ca**o di quello che succedeva ad Auschwitz. E questo sarà parte del film…

Boll ha poi detto che amerebbe poter presentare il film al prossimo Festival di Berlino, ma anche ammesso che sa che non lo prenderebbero. Almeno non se la racconta…

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