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James Cameron non vuole i film horror in 3D

Durante un’intervista rilasciata a Vanity Fair, il regista James Cameron (Avatar, Titanic) ha espresso alcune considerazioni sull’uscita di Piranha 3D, non solo per il fatto di utilizzare la tecnologia in tre dimensioni, ma soprattutto perché Cameron, molti anni fa, diresse il secondo episodio di questa serie, da titolo Piranha Part Two: The Spawning, era il

pubblicato 30 Agosto 2010 aggiornato 1 Agosto 2020 21:05


Durante un’intervista rilasciata a Vanity Fair, il regista James Cameron (Avatar, Titanic) ha espresso alcune considerazioni sull’uscita di Piranha 3D, non solo per il fatto di utilizzare la tecnologia in tre dimensioni, ma soprattutto perché Cameron, molti anni fa, diresse il secondo episodio di questa serie, da titolo Piranha Part Two: The Spawning, era il lontano 1981.

Cameron ha però risposto “Devo ricordarle ce ho lavorato per Piranha 2 solo per pochi giorni e poi sono stato estromesso dal progetto: non considero quel lavoro nella mia filmografia ufficiale” precisando “E non sento nemmeno una specie di legame d’affetto tra me e quel film”.

Nonostante sarebbe facile pensare il contrario, Cameron ha avuto parole contro l’uso del 3D in questo genere di film. Secondo il regista infatti, che ha precisato di non voler demolire il film a priori, questo tipo di film non andrebbe fatto in 3D. A suo parere il rischio è quello di banalizza il medium, riportando alla mente i pessimi film realizzati con questa tecnica negli anni settanta e ottanta.

Per Cameron si trattava di film pessimi sotto tutti i punti di vista e i produttori, pur di ingolosire il pubblico, ne realizzarono una versione 3D. Ma oggi c’è qualcosa di nuovo, una rinascita. I film più grandi vengono realizzati in 3D, ora anche Martin Scorsese è al lavoro su un film in 3D come pure il film Disney più atteso dell’anno, Tron: Legacy.