Home Curiosità Eugenio Scalfari disse no a Medusa per la trasposizione cinematografica de La ruga sulla fronte

Eugenio Scalfari disse no a Medusa per la trasposizione cinematografica de La ruga sulla fronte

Negli ultimi giorni lo ‘scandalo ad aziendam’ firmato Mondadori ha aperto una lunghissima discussione editoriale, tra autori e non, lanciata da Vito Mancuso. Ad interessarsi della vicenda, ieri, sulle pagine de La Repubblica, Eugenio Scalfari, da tre anni autore dell’Einaudi, società che dal 1994 è controllata dalla stessa Mondadori. Non volendo entrare nel merito della

pubblicato 26 Agosto 2010 aggiornato 1 Agosto 2020 21:10



Negli ultimi giorni lo ‘scandalo ad aziendam’ firmato Mondadori ha aperto una lunghissima discussione editoriale, tra autori e non, lanciata da Vito Mancuso. Ad interessarsi della vicenda, ieri, sulle pagine de La Repubblica, Eugenio Scalfari, da tre anni autore dell’Einaudi, società che dal 1994 è controllata dalla stessa Mondadori. Non volendo entrare nel merito della discussione, tanto politica, quanto culturale ed ‘eticamente’ sensibile, torniamo all’intervento di Scalfari per una sua clamorosa ammissione, fatta tra le righe, fino ad oggi rimasta sconosciuta:

“Ho avuto anche un’altra esperienza che forse è utile raccontare perché riguarda pur sempre il settore della comunicazione. Due anni fa la casa cinematografica Medusa di proprietà della Fininvest mi informò che era interessata a fare un film utilizzando come soggetto un mio romanzo intitolato “La ruga sulla fronte”. In quello stesso giro di mesi la Medusa stava realizzando il film “Baarìa” con Giuseppe Tornatore. Accettai la proposta e si arrivò fino alla stesura del copione ma a quel punto accadde un fatto: il presidente della Medusa, Carlo Rossella, intervenendo alla trasmissione televisiva “Ballarò” e pochi giorni dopo a quella di “Porta a porta”, fece affermazioni molto gravi e a mio avviso faziose in favore di Berlusconi e si lasciò andare a veri e propri insulti contro i partiti di opposizione. Scrissi dunque alla Medusa rescindendo il rapporto che avevo con lei. In campo cinematografico questa società è il solo produttore e distributore esistente sul mercato italiano, a differenza del mercato dei libri. Perciò chi rifiuta di lavorare con Medusa rinuncia a veder realizzato il film che lo interessa”.

Detto che Scalfari sbaglia nell’affermare che in Italia esista solo e soltanto Medusa in quanto distributore e produttore, ritenete sia giusto, dal punto di vista di un autore, far entrare la politica, e l’idea che si ha di essa, nel complesso mondo produttivo cinematografico, senza ovviamente tralasciare l’evidente ed ingombrante conflitto d’interessi che caratterizza l’intera Società Italia? D’altronde negli ultimi anni diversi autori, registi ed attori, notoriamente di sinistra, hanno realizzato film con la Medusa di Silvio Berlusconi. Da Sabina Guzzanti, che ci ‘cascò’ con Bimba, fino all’ultimo Tornatore, con Baaria, e a Paolo Virzì, da anni ormai fedelissimo Medusa, senza dimenticare il caso forse più eclatante, ovvero quello di Roberto Benigni, che si affidò alla distribuzione Medusa per il suo Pinocchio. Eugenio Scalfari disse invece no, facendo così morire la possibilità che il suo romanzo La ruga sulla fronte approdasse in sala. Giusto o sbagliato?

Fonte:Repubblica