Box Office Story: si chiude per sempre l’era Shrek
E’ il 2001 quando Andrew Adamson e Vicky Jenson portano al cinema Shrek, film d’animazione targato Dreamworks basato sulla fiaba omonima del 1990 di William Steig. Presentato in concorso al 54° Festival di Cannes, Shrek entra da subito nella storia del cinema diventando il primo titolo a vincere l’Oscar come miglior film d’animazione, categoria introdotta
E’ il 2001 quando Andrew Adamson e Vicky Jenson portano al cinema Shrek, film d’animazione targato Dreamworks basato sulla fiaba omonima del 1990 di William Steig. Presentato in concorso al 54° Festival di Cannes, Shrek entra da subito nella storia del cinema diventando il primo titolo a vincere l’Oscar come miglior film d’animazione, categoria introdotta nel 2002, battendo in volata Monsters & Co della Pixar. La novità è totale, la critica lo applaude, rimanendone incantata, e il botteghino viene immediatamente sbancato. Costato 60 milioni di dollari, Shrek ne incassa ben 267 solo negli Usa, per poi diventare 484,409,218 in tutto il mondo, diventando il 3° incasso dell’anno negli States e il 4° worldwide. In Italia il film arriva ai 6.309.000 euro.
Passati 3 anni, Andrew Adamson, Kelly Asbury e Conrad Vernon tornano con l’ovvio secondo capitolo, ancor più amato e irriverente del primo. Presentato in concorso al 57° Festival di Cannes, e uscito nelle sale italiane il 22 dicembre 2004, Shrek 2 abbatte diversi record al botteghino. Il film diventa il terzo miglior risultato nel weekend d’esordio della storia del cinema americano, battendo il precedente record per i film d’animazione segnato dal cartoon Pixar Alla ricerca di Nemo, incassando 108,037,878 dollari in 72 ore. A fine corsa, solo negli Usa, i dollari incassati saranno 441,226,247. Primo film d’animazione ad abbattere il tetto dei 400 milioni di dollari casalinghi, Shrek 2 diventa così il 5° miglior incasso di sempre negli States, e il 14° worldwide, avendo incassato in tutto il mondo ben 919,838,758 dollari, dopo esserne costati 150. A completare il quadro dei guiness, il film diventa il titolo più visto dell’anno sia in America che nel resto del mondo. A batterlo agli Oscar, questa volta, il pixeriano Gli Incredibili. In Italia saranno 20.837.000 gli euro incassati dal film. 14 in più rispetto al primo. E’ Shrek Mania.
Visto il boom storico del sequel animato, in casa Dreamworks si mettono immediatamente al lavoro per il capitolo 3, uscito in Italia a fine agosto 2007. All’esordio nei cinema americani la pellicola fa meglio del predecessore, vista l’attesa, perdendo però sulla tenuta. 121,629,270 dollari incassati in appena 72 ore (6° miglior esordio di sempre), 322,719,944 a fine corsa e 800 worldwide, dopo esserne costati 160. La critica comincia a storcere la bocca, gli incassi calano rispetto ai record del 2° capitolo, ma il film riesce comunque a far suo il 2° incasso dell’anno negli Usa e il 4° in tutto il mondo. Domani, 100 giorni dopo l’uscita statunitense, l’ultimo capitolo dell’orco più famoso della storia del cinema sbarcherà finalmente anche nelle sale italiane. Picchiato duro da parte della critica, Shrek e vissero Felici e Contenti si è appoggiato ai ticket maggiorati del 3D per riuscire ad incrementare gli incassi, senza però riuscirci. 70 milioni all’esordio nei cinema americani, ovvero oltre 50 in meno rispetto al 3° capitolo, 237 a fine corsa, ovvero 100 in meno rispetto al 3° e oltre 200 in meno rispetto al 2°, che diventano 693 worldwide, dopo esserne costati 165. Si chiude così, con numeri comunque strabilianti ma in calo rispetto al passato, la saga animata più famosa e prolifica della storia del cinema. Poteva finire prima? Indubbiamente sì, ma meglio tardi che mai. Qui la nostra recensione in anteprima.