Moglie e Marito: Recensione in Anteprima
Voi cosa fareste se vi svegliaste nel corpo di vostro/a marito/moglie?
Andrea e Sofia sono una coppia in crisi. Dopo 10 anni di matrimonio e due figli, il loro rapporto è appeso ad un filo sottilissimo. Non si capiscono più, non parlano più, a malapena si sopportano. Lui è un geniale neurochirurgo che porta avanti una sperimentazione sul cervello umano attraverso un macchinario in grado di decifrare i pensieri, mentre lei è un’ambiziosa conduttrice televisiva in ascesa. Una sera, dopo essersi annunciati l’inevitabile divorzio, i due si ritrovano quasi per caso legati all’assurda macchina scientifica, tutta fili, pulsantoni e lampadine. Un semplicissimo test che si tramuta però in apocalittico disastro, perché entrambi si risveglieranno nel corpo dell’altro. Andrea è diventato Sofia, e Sofia è diventata Andrea. Immancabili ed esilaranti le conseguenze professionali e famigliari…
Soggetto abusato e già visto altrove, quello scritto a sei mani da Giulia Steigerwalt, Carmen Danza e Daniele Grassetti, ma gradevolmente rappresentato da Godano, capace nel gestire i tempi comici di una romantic-commedy che ribalta i mondi di una coppia allo sbando per farli riavvicinare, nuovamente conoscere e perché no, rinnamorare. L’amore, anche se circondato da una situazione abbondantemente irrealistica, è in realtà l’ossatura portante dell’intera operazione. Sentimento morto e risorto grazie ad un incidente, che vede Smutniak e Favino esplodere in un trionfo di espressività e fisicità. Ottimo il lavoro svolto dai due attori, eccellenti nel vivere lo spaesamento e il terrore del ritrovarsi in un altro corpo. Di un altro sesso. A giganteggiare, va detto, un Pierfrancesco da applausi.
Lei, che è in realtà lui, perde tutta la propria conclamata femminilità, rivendicando con orgoglio il diritto di essere donna anche fuori dagli stereotipi televisivi, mentre lui, che è in realtà lei, sfrutta tutta la propria capacità orale per gestire un complicato progetto scientifico inizialmente affidato ad altri. Nel mezzo la doverosa spalla rappresentata da uno strepitoso Valerio Aprea, in Boris indimenticabile sceneggiatore qui nei panni del collega sessista di Andrea, messo in mezzo dai due e decisamente restio a credere alla folle realtà dello scambio di personalità. Non c’è battuta o espressione di Aprea che non susciti ilarità, rappresentando lui lo ‘scetticismo’ nei confronti di questa pazza verità.
Frizzante e divertente, anche se senza molte pretese e indubbiamente limitato nella sua struttura poco originale e stratificata, Moglie e Marito ha il pregio di prendersi poco o nulla sul serio, cavalcando con vigore l’assurdità di fondo che da’ il via alle danze. Favino, che è un trionfo di urletti, mossettine, occhi dolci e pose alla Albin Mougeotte, conferma ancora una volta la propria poliedricità recitativa, mentre la Smutniak, con sorpresa, lavora bene su postura e mimica, contribuendo in parte alla completezza comica di coppia. La tanto criticata incompatibilità è alla base di un rapporto, rimarca Godano, se non la sua spina dorsale, mentre in amore persino l’ostacolo corporeo si può facilmente superare, se trascinati dal desiderio, dal sentimento e dall’attrattività nei confronti di una testa che non abbia solo un piacente fisico a sorreggerla ma soprattutto una spiccata e compatibile personalità.
[rating title=”Voto di Federico” value=”6.5″ layout=”left”]
Moglie e Marito (Commedia, Ita, 2017) di Simone Godano; con Kasia Smutniak, Pierfrancesco Favino, Valerio Aprea, Sebastian Dimulescu – uscita cinema mercoledì 12 aprile 2017