Una sconfinata giovinezza di Pupi Avati NON sarà alla 67° Mostra del Cinema di Venezia: esplode la polemica
Un annuncio a sorpresa. Dato da tutti come sicuro film in Concorso, Una Sconfinata Giovinezza di Pupi Avati non sarà in cartellone all’ormai prossima 67° Mostra del Cinema di Venezia. A polemizzare sulla decisione di Marco Muller, Direttore della Mostra, lo stesso regista, che ha così reagito alla clamorosa bocciatura: “Sono profondamente deluso per la
Un annuncio a sorpresa. Dato da tutti come sicuro film in Concorso, Una Sconfinata Giovinezza di Pupi Avati non sarà in cartellone all’ormai prossima 67° Mostra del Cinema di Venezia. A polemizzare sulla decisione di Marco Muller, Direttore della Mostra, lo stesso regista, che ha così reagito alla clamorosa bocciatura:
“Sono profondamente deluso per la mia esclusione dal Festival del cinema di Venezia. Ormai ci davano per sicuri tra i quattro film selezionati per il concorso ma poi abbiamo ricevuto una telefonata inquietante da parte di Rai Cinema, il nostro coproduttore, che ci ha comunicato che il nostro film era stato escluso a favore de ‘La pecora nera’ di Ascanio Celestini”. “Io non ho nulla contro Celestini perchè non lo conosco, sono invece molto deluso dalla direzione della Mostra. Mi sembra che da parte loro non ci sia stato un atteggiamento di grande trasparenza”. “Sicuramente attribuiranno la decisione alla Commissione che ormai è diventata uno strumento su cui scaricare le proprie responsabilità. Purtroppo non saprò mai come sono andate veramente le cose”.
Alle parole, ricche di amarezza, di Avati, ha risposto così Marco Muller, Direttore del Festival: “Abbiamo proposto il Fuori Concorso per Una Sconfinata Giovinezza. Abbiamo finito di vedere tutti i film italiani giovedì: altri titoli importanti sono stati visionati dopo Avati. Il risultato della discussione con gli esperti è stato di invitarlo fuori concorso“. Immancabilmente, e inappropriatamente, anche il mondo della politica ha dovuto dire la sua, con Maurizio Gasparri, Presidente del Gruppo Pdl al Senato, che ha così espresso la sua vicinanza ad Avati: “voglio esprimere pubblicamente solidarietà e stima a Pupi Avati, vittima di una incredibile decisione degli organizzatori della Mostra del Cinema di Venezia. L’esclusione di Avati, uno dei più apprezzati registi sulla scena nazionale ed internazionale, sorprende ed amareggia“.
A meno di clamorose sorprese, in conclusione, avremo questi quattro film italiani in Concorso a Venezia: La Pecora Nera, di Ascanio Celestini, Noi credevamo di Martone, La passione di Mazzacurati e La solitudine dei numeri primi di Saverio Costanzo.
Fonte:AdnKronos