Il Mistero? No, Gossip
Sono in uno studio tv. Dobbiamo registrare una trasmissione sui divi del cinema e i loro amori: Marlene Dietrich, Greta Garbo, Audrey Hepburn, Paul Newman. I minuti passano e non si comincia. Si avvicina un nugolo di persone, addetti ai lavori ma anche giornalisti (uomini e donne), croniste. In bilico fra carta stampata e video.
Sono in uno studio tv. Dobbiamo registrare una trasmissione sui divi del cinema e i loro amori: Marlene Dietrich, Greta Garbo, Audrey Hepburn, Paul Newman. I minuti passano e non si comincia. Si avvicina un nugolo di persone, addetti ai lavori ma anche giornalisti (uomini e donne), croniste. In bilico fra carta stampata e video. Sono assetati di notizie e di indiscrezioni, di aneddoti e particolari intimi, più intimi che si può.
Vogliono sapere nei dettagli se Marlene e Greta ebbero rapporti e per quanto tempo. Se Audrey tradiva i mariti e se ci poteva essere una inadeguatezza sessuale di lei o almeno di alcuni di loro. Se Paul, fedelissimo marito ricambiato dalla moglie Joanne Woodward, fosse stato gay e con chi si era accoppiato. Insomma, misteri misteri misteri.
Gossip. Gossip puro e impuro. Ormai, grazie alle tv e ai giornaletti delle e sulle tv, gossip puro e postumo desiderio di menar scandalo. Ormai, grazie alla pratica degli scandali e scaldaletti, senza o con paparazzi, gossip impuro e invischiato con i riflessi opachi e condizionati informazione leggera, leggerissima, più di una “ velina”: non i corpi delle ragazze di “Striscia la notizia”, bensì l’impalpabile sostanza del non essere, oggi tanto di moda, peccati, malignità, calunnie a gogo.
Mi sono rifiutato di rispondere a queste domande e l’ho detto in trasmissione. Facendo questa domandina facile facile: possibile che grandi personaggi, grandi storie, grande cinema vengano considerati concime della terra delle curiosità e delle vanità, oltre che dal vuoto professionale informativo? Nessuna risposta. Spalle alzate, per fortuna non di tutti i presenti in trasmissione.
Ma niente da fare: l’effetto di quella che è diventata una cattiva, pessima attitudine dei media, è un virus che colpisce inesorabile come l’aids. Una conferma. Eccola. Fatto personale. Ho scritto un libro, Greta Garbo- Diventare star per sempre, e vado in giro a presentarlo. Spesso, molto spesso, vengo avvicinato, incalzato, da persone che mi domandano: è vero che Greta era lesbica, era ninfomane, aveva tare sessuali, eccetera eccetera?
Poi ecco che subito tirano le conclusioni su Greta misteriosa, preda di un mistero impenetrabile, figlia e madre di occulte forze pilotate dal cinema morboso e prima ancora dalla sua indole di divina peccatrice. Insomma,la faccio breve. Esiste una mentalità, come si è detto, dovuta alla larga influenza del gossip in mille salse; per cui tante, tantissime persone, si mettono a fare gli investigatori di pronto impiego, e chiedono a chi scrive o fa la tv di essere il loro detective privato nei letti, nei bagni e nei luoghi dove il gossip può esplodere fra sesso, adulteri, pulsioni inconfessate e inconfessabili. Come se non esistesse altro da sapere. Poveri divi, povero vecchio e caro cinema massacrato da ficcanaso senza né stile né intelligenza.