Box Office Story: C’era una volta la saga di Saw al botteghino italiano
Il primo decennio del nuovo millennio, dal punto di vista dell’horror cinematografico, verrà innegabilmente ricordato per la saga dell’Enigmista. Saw, nel 2005, ha riscritto il genere horror contemporaneo, conquistando tanto la critica quanto il pubblico, tanto negli States quanto nel resto del mondo, Italia compresa. Peccato che in 5 anni, e con sei capitoli alle
Il primo decennio del nuovo millennio, dal punto di vista dell’horror cinematografico, verrà innegabilmente ricordato per la saga dell’Enigmista. Saw, nel 2005, ha riscritto il genere horror contemporaneo, conquistando tanto la critica quanto il pubblico, tanto negli States quanto nel resto del mondo, Italia compresa. Peccato che in 5 anni, e con sei capitoli alle spalle, la saga nel nostro paese abbia clamorosamente perso l’attenzione del ‘proprio’ pubblico. Vuoi per la stanchezza fisiologica della storia, vuoi per la qualità dei film, vuoi per le discutibili scelte distributive, Saw ha dilapidato un vero e proprio ‘patrimonio’.
Il 14 gennaio del 2005, ovvero con poco meno di 3 mesi rispetto all’uscita americana, Saw arriva nei nostri cinema. Il boom è immediato: 1.327.000 euro al primo fine settimana, 4.956.000 euro a fine corsa. La JigSaw Mania esplode anche da noi. Passa meno di un anno e l’atteso sequel, Saw 2, sbarca nelle nostre sale il 5 gennaio del 2006, ovvero sempre con poco meno di 3 mesi di ritardo rispetto agli States. L’esordio è addirittura superiore al precedente: 1.991.000 euro incassati in tre giorni, 5.203.000 euro alla fine della giostra. Con il terzo capitolo, però, il ritardo rispetto alla release americana aumenta. Da Gennaio si passa a Marzo, al 9 del mese per la precisione. Il film sembra risentirne: 1.423.000 euro al primo fine settimana, 3.662.000 ai saluti finali. Quella che sembrava una parentesi decisamente poco saggia si conferma purtroppo nel 2008, con Saw 4. Con questo 4° capitolo il ritardo d’uscita si fa sempre più acuto, arrivando addirittura al 30 aprile, ovvero 6 mesi dopo l’uscita made in Usa. Il box office boccia la scelta distributiva, con 812.000 euro raccolti al primo weekend e 2.784.000 euro una volta detto addio alla chart.
Incredibilmente il date-and-date, diventato prassi per molti titoli ‘forti’ in arrivo da Hollywood, in Italia con Saw non riesce proprio a realizzarsi. Con Saw 5 si verifica quasi il ‘mezzo miracolo’, uscendo il 5 dicembre del 2008, ovvero poco più di un mese dopo l’uscita statunitense. Il botteghino sembra apprezzare il tentativo, tornando a salire negli incassi: 1.025.000 euro nelle sue prime 72 ore, 2.397.000 euro a fine corsa. Peccato che l’esperimento, tra l’altro positivo, duri pochissimo, peggiorando mostruosamente con l’ultimo Saw, il 6°, uscito nei cinema nostrani lo scorso 1° giugno, ovvero oltre 7 mesi dopo l’uscita americana. Un’idea malsana, tanto che le casse dei cinema reagiscono malissimo: poco più di 800,000 euro nei primi 5 giorni di programmazione, 1.361.000 al 2° weekend. In soldoni in 5 anni si è praticamente fatto di tutto per bruciare una saga multimiliardaria, con uno zoccolo duro di fedelissimi fan pronti a tutto pur di vedere il ‘nuovo episodio’ il prima possibile, affidandosi così all’illegalità della rete, sempre apertissima allo sharing. Saw 7 uscirà nei cinema americani il prossimo 22 ottobre. Riusciremo almeno questa volta a vederlo in contemporanea agli Usa? Difficile, se non impossibile. D’altronde esce in 3D. “Questo proprio non riusciranno mai a scaricarlo da internet” – penseranno a tempo debito i capoccioni nostrani – “quindi questa volta andiamo sul sicuro con la data d’uscita ritardata a nostra scelta“. Peccato che le vie della rete siano infinite e sorprendenti, tanto quanto gli errori strategici e masochistici di certe distribuzioni.