Mario Monicelli ai giovani “Ribellatevi!”
Mario Monicelli da poco compiuto 95 anni ma nei suoi occhi c’è ancora un guizzo acuto e tagliente, che a quanto pare fa ancora paura a qualcuno. Durante in incontro con gli studenti della scuola statale di cinema e tv dedicata a Roberto Rossellini, il regista parla dei tagli alla cultura e sprona i ragazzi
Mario Monicelli da poco compiuto 95 anni ma nei suoi occhi c’è ancora un guizzo acuto e tagliente, che a quanto pare fa ancora paura a qualcuno. Durante in incontro con gli studenti della scuola statale di cinema e tv dedicata a Roberto Rossellini, il regista parla dei tagli alla cultura e sprona i ragazzi a usare la forza per per protestare e sovvertire. Apriti cielo!
Il ministro poeta Bondi replica con sdegno dichiarando che le parole del maestro sono gravissime. Dopotutto sappiamo che la posizione di Bondi non è molto aperta nei confronti di chi manifesta apertamente il dissenso (basti pensare alla mancata presenza a Cannes per protestare contro Draquila di Sabina Guzzanti, scelta che si è rivelata un autogol per il ministro).
Bondi ha inveito contro Monicelli sostenendo che intellettuali come lui non si rendono conto della gravità e delle conseguenze delle loro parole. Bondi infatti cita le parole di Giampaolo Pansa, esattamente l’autore de Il Sangue dei vinti, che prevede l’arrivo di un clima di odio che in Italia ha già prodotto una lunga stagione di violenza politica.
Le parole di Monicelli sono state inserite nei titoli di un documentario sull’Armata Brancaleone presentato per l’occasione (ma che era solo un pretesto per pubblicare questo pensiero) “Spingere con la forza e non tacere. Dovete usare la vostra forza per sovvertire, protestare. Fatelo voi che siete giovani. Io non ho più l’età. Succederà che questo schermo rimarrà nero, senza immagini, senza parole. Succederà che i lavoratori di domani di cinema e televisione non avranno un futuro. Perché si sta tagliando il loro presente, si stanno negando i loro diritti di studenti. Succederà che l’unica scuola di cinema e televisione pubblica in Italia perderà materie fondamentali. E succederà anche che non sarà l’unica. Ragionieri, geometri, agrari,educatori, ricercatori tutti nella stessa barca, anzi, tutti parte di una nuova armata Brancaleone“.