Iron Man 2: Recensione in Anteprima
Iron Man 2 (Usa, 2010) di Jon Favreau; con Robert Downey Jr., Don Cheadle, Gwyneth Paltrow, Mickey Rourke, Sam Rockwell, Scarlett Johansson, Samuel L. Jackson, Kate Mara, Clark Gregg, Mathew Lorenceau, Jon Favreau, Olivia Munn, Leslie Bibb, Paul Bettany, Garry Shandling, John Slattery, Stan Lee, Tim Guinee, Karim Saleh, Philippe Bergeron, Helena Mattsson, Natalina Maggio,
Iron Man 2 (Usa, 2010) di Jon Favreau; con Robert Downey Jr., Don Cheadle, Gwyneth Paltrow, Mickey Rourke, Sam Rockwell, Scarlett Johansson, Samuel L. Jackson, Kate Mara, Clark Gregg, Mathew Lorenceau, Jon Favreau, Olivia Munn, Leslie Bibb, Paul Bettany, Garry Shandling, John Slattery, Stan Lee, Tim Guinee, Karim Saleh, Philippe Bergeron, Helena Mattsson, Natalina Maggio, Jack White, Nicolas Pajon, Keith Middlebrook, Anya Monzikova, Davin Ransom, Jennifer D. Johnson, Victoria Parsons, Eric L. Haney, Kiana Prudhont, Dustin Jacobs, Gina Cantrell, Christiane Amanpour, Adam Goldstein
Due anni dopo l’inatteso boom del primo capitolo Jon Favreau e Robert Downey Jr. sono tornati a divertirsi e a divertirci con il sequel di Iron Man. Ancora più ‘cazzuto’, ironico e soprattutto maledettamente action, Iron Man 2 colpisce nel segno proprio dove aveva fallito il predecessore. Nel villain. Se Jeff Bridges nei panni di Obadiah Stane aveva convinto in parte, a causa anche di uno scontro finale tirato via in cinque minuti, l’Ivan Vanko/Whiplash interpretato da Mickey Rourke è estremamente più convincente ed interessante, anche se incredibilmente relegato in un angolo per troppo tempo.
Decisamente meno introspettivo e ‘autoriale’ di Spiderman, Iron Man ha il pregio di aver lanciato un nuovo franchise cinefumettaro made in Marvel, portando in sala un supereroe dall’ego smisurato, divertente, ironico e splendidamente interpretato da un perfetto Robert Downey Jr.. Al suo fianco una conferma, ovvero la già apprezzata Gwyneth Paltrow, una sorpresa, interpretata da un bravissimo Sam Rockwell, ed una non del tutto intrigante Scarlett Johansson, a metà tra lo spreco ed il fastidiosamente inutile.
Il mondo finalmente scopre chi si cela dietro l’armatura di Iron Man. Alla fine del primo capitolo a questo punto eravamo arrivati, e proprio da qui riprende le fila del discorso Iron Man 2. Tony Stark si è svelato, si è tolto la maschera e ha appaltato a se stesso la pace nel mondo. Sei mesi dopo il clamoroso annuncio Tony Stark ridà lustro alla Fiera Mondiale Stark Expo, organizzata vent’anni prima dal defunto padre. Tornata a pieno regime, la Fiera risorge per presentare una serie di innovazioni tecnologiche rivolte al bene dell’umanità. Tutto questo mentre il Governo degli Stati Uniti d’America, sapientemente pilotato dalle industrie belliche, cerca di convincere Stark a consegnare Iron Man ai militari, in modo da renderlo in dotazione all’esercito a stelle e strisce. Contrario a questa richiesta, Stark non vuole fare nessun passo indietro, ponendosi come l’unico salvatore possibile dalla guerra, un vero e proprio Dio sceso in Terra, se non fosse che un oscuro personaggio legato al passato della sua famiglia, Ivan Vanko, si faccia avanti per distruggerlo, creando una nuova devastante arma, ispirata proprio alla tecnologia che ha dato vita ad Iron Man. Messo alle strette, Stark dovrà così accettare un aiuto esterno, in arrivo da Nick Fury e dalla mitologica S.H.I.E.L.D…
Un vero e proprio giocattolone cinematografico di 125 minuti. Iron Man 2 possiamo dire che concentra il meglio ed il peggio dei cinecomics/blockbuster americani, tra dialoghi sferzanti, effetti speciali devastanti, cascate di esplosioni e un’azione a dir poco martellante. A tratti ‘politico’ e quasi spionistico, il film si lascia alle spalle la genesi del personaggio, concentrandosi sulla sua complessa evoluzione, uscita malconcia dallo smisurato ego del suo protagonista. Eccentrico ed esibizionista, il Tony Stark di Robert Downey Jr. visto nel primo capitolo qui si moltiplica all’ennesima potenza, dando ulteriore forza e caratterizzando ancora di più il già celebre personaggio.
Solitario, egocentrico e misterioso, lo Stark di questo sequel è combattuto sul da farsi, piegato dalla sua stessa creazione, che lentamente lo sta uccidendo. Jon Favreau si diverte nell’alternare le tante maschere indossate dal supereroe interpretato da Downey Jr., mostrandocelo sotto inediti ed interessanti punti di vista. Citazionista il ricordo paterno (come non pensare all’uomo ragno?) mentre ancora una volta esplosivo è il rapporto che lo vede duettare con Pepper Potts, ovvero un’ottima Gwyneth Paltrow, tra battute al vetriolo e punzecchiature micidiali, così come convince la ‘spalla’ Jon Favreau, in questo sequel non solo regista ma anche interprete non più di nicchia, come nel primo capitolo, palesemente ben felice di tornare anche davanti la macchina da presa.
Se Scarlett Johansson non entusiasma minimamente, a causa di un personaggio ‘svelatosi’ troppo in ritardo, convincono Mickey Rourke e Sam Rockwell. Interessante l’Ivan Vanko del primo, con tanto di accento russo, pochissime battute e sguardo folle (ma perchè farlo sparire per così tanto tempo in tutta la parte centrale del film?), così come appare riuscito il Justin Hammer del secondo, subdolo e maligno al punto giusto. Ad interpretare James ‘Rhodey’ Rhodes, come ormai noto, non più Terrence Howard bensì Don Cheadle, modesto sostituto nei panni di War Machine.
Più ‘robot da guerra’, più distruzione, più azione, più divertimento, più trovate, più scontri fisici, più duelli all’ultimo sangue, più misteri svelati e soprattutto più carne al fuoco (troppa?). Tutto questo è Iron Man 2. Furba ed interessante tutta la parte che riguarda Nick Fury, la S.H.I.E.L.D. e soprattutto gli Avangers, prossimamente in arrivo al cinema sempre sotto il marchio Marvel, così come le solite ‘comparsate fumettare’, con Stan Lee e lo scudo di Capitan America ormai praticamente immancabili. Continuando come sempre a prendersi poco sul serio, come nel caso del predecessore, Iron Man 2 moltiplica le proprie potenzialità ed i propri punti di forza, convincendo così forse più del primo capitolo, regalando tra l’altro un’altra scena inedita dopo i titoli di coda, clamorosamente tagliata durante l’anteprima stampa. Pop al punto giusto, il film si mostra così ancora una volta per quello che è: un buon pop corn movie, senza eccessive pretese e volutamente ‘rock’ (e non solo nella colonna sonora firmata AC/DC), e per questo sicuramente promosso.
Uscita in sala: 30 aprile, qui trovate il trailer interattivo in italiano.
Voto Federico: 7 +
Voto Simona: 7,5
Voto Carla: 7+
Voto Gabriele: 7