Home Curiosità Ecco la foto della vera Alice che ha ispirato Lewis Carroll

Ecco la foto della vera Alice che ha ispirato Lewis Carroll

Mentre Alice in Wonderland si appresta a sbancare i box office di mezzo mondo per il 3° weekend consecutivo, torniamo a parlarvi delle ‘origini’ di Alice. Dopo avervi mostrato la primissima trasposizione cinematografica di Alice nel paese delle Meraviglie, datata 1903, oggi possiamo vedere la vera Alice, ovvero colei che ispirò Lewis Carroll!La bambina che

pubblicato 20 Marzo 2010 aggiornato 2 Agosto 2020 03:10



Mentre Alice in Wonderland si appresta a sbancare i box office di mezzo mondo per il 3° weekend consecutivo, torniamo a parlarvi delle ‘origini’ di Alice. Dopo avervi mostrato la primissima trasposizione cinematografica di Alice nel paese delle Meraviglie, datata 1903, oggi possiamo vedere la vera Alice, ovvero colei che ispirò Lewis Carroll!

La bambina che vedete sulla destra, infatti, è Alice Liddell, ovvero la bimba che diede l’ispirazione decisiva all’autore inglese, amico di famiglia, nel lontano 1859. Insieme a lei, in questo scatto storico, le sue due sorelle, Edith (otto anni) e Lorina (tredici anni). Il 4 luglio del 1862, durante un viaggio in barca a remi sul Tamigi, la piccola Alice Liddell chiese a Charles Dodgson, ovvero Lewis Carroll, di raccontarle una storia per distrarsi. Carroll raccontò lei la storia fantastica di una ragazzina chiamata Alice che cade nella tana di un coniglio, andando incontro a folli avventure. Una volta finito di raccontarle la storia, Alice chiese allo scrittore di scriverne un libro, insistendo sempre di più, fino a che lui non l’accontentò. Nel novembre 1864, due anni e mezzo dopo quella richiesta, Carroll completò una versione intitolata Alice’s Adventures under Ground (Le avventure di Alice sotto terra). Offerto ad Alice come regalo di Natale, lo scrittore lo fece leggere al suo amico e mentore George MacDonald ed ai suoi figli, che apprezzarono il libro. Su consiglio del suo amico, Carroll decise di provare a pubblicarlo, sviluppando la storia ed aggiungendo gli episodi del Gatto del Cheshire e della festa del tè, facendo passare il manoscritto da 18000 a 35000 parole, mandandolo in stampa, con una tiratura iniziale di 2000 copie, nel 1865.