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Quando a vincere l’Oscar non è una major

L’anno scorso toccò a The Millionaire, quest’anno a The Hurt Locker. Negli ultimi 24 mesi abbiamo visto trionfare alla notte degli Oscar due film distribuiti qui in Italia da case di distribuzione ‘minori’ rispetto alle conclamate e celebri “grandi sorelle”. La LuckyRed lo scorso anno, la CDE quest’anno. Che il cinema ‘indipendente’ e meno reclamizzato

pubblicato 8 Marzo 2010 aggiornato 2 Agosto 2020 03:41




L’anno scorso toccò a The Millionaire, quest’anno a The Hurt Locker. Negli ultimi 24 mesi abbiamo visto trionfare alla notte degli Oscar due film distribuiti qui in Italia da case di distribuzione ‘minori’ rispetto alle conclamate e celebri “grandi sorelle”. La LuckyRed lo scorso anno, la CDE quest’anno. Che il cinema ‘indipendente’ e meno reclamizzato stia finalmente venendo fuori anche tra i vecchi votanti dell’Academy? Il quesito è d’obbligo, visto che ad uscire sconfitti in 2 anni appena sono stati blockbuster pubblicizzati fino all’inverosimile come Il Curioso Caso di Benjamin Button ed Avatar, kolossal dei kolossal.

Se 12 mesi fa The Millionaire cavalcò sicuramente l’onda dell’importante distribuzione americana, targata Fox Searchlight, quest’anno The Hurt Locker ha goduto poco o nulla della scarsissima spinta ricevuta dalla Summit di Twilight, incassando tra l’altro le briciole al botteghino. Apprezzato al box office nostrano il film di Boyle, con 6.194.000 euro incassati, il titolo della Bigelow è invece semplicemente passato inosservato, incassando appena 132.000 euro dopo ben 74 weekend di programmazione. Attualmente in 4 sale in tutta Italia, The Hurt Locker (già disponibile in dvd) si appresta ad una riuscita al cinema nei prossimi giorni, approfittando giustamente del trionfo agli Oscar, con il Mignon di Roma che inizierà a proiettarlo a partire da mercoledì.

Facendo sempre più attenzione alla ‘qualità’ della pellicola, le piccole case di distribuzione nel nostro paese si stanno così accaparrando sempre più film premiati ai quattro angoli del pianeta, lasciando alle major l’amaro in bocca e conti salatissimi da pagare a causa di ricche ed inconcludenti campagne promozionali. E attenzione agli Oscar del 2011, perchè non c’è due senza tre… chi sarà il “The Hurt Locker del 2011”? La caccia è aperta.

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