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Gamer: Recensione in Anteprima

Gamer (Usa, 2009) di Mark Neveldine, Brian Taylor; con Gerard Butler, Michael C. Hall, Amber Valletta, Logan Lerman, Alison Lohman, Terry Crews, John Leguizamo, Zoe Bell, John de Lancie, Aaron Yoo, Jonathan Chase, Noel Gugliemi, Ludacris, Kyra Sedgwick.Dopo aver dato vita a quel piccolo e folle gioiello di Crank tornano Mark Neveldine e Brian Taylor

pubblicato 1 Aprile 2010 aggiornato 2 Agosto 2020 03:51

Gamer (Usa, 2009) di Mark Neveldine, Brian Taylor; con Gerard Butler, Michael C. Hall, Amber Valletta, Logan Lerman, Alison Lohman, Terry Crews, John Leguizamo, Zoe Bell, John de Lancie, Aaron Yoo, Jonathan Chase, Noel Gugliemi, Ludacris, Kyra Sedgwick.

Dopo aver dato vita a quel piccolo e folle gioiello di Crank tornano Mark Neveldine e Brian Taylor con Gamer, adrenalinico, ultratecnologico e non del tutto riuscito videogame cinematografico. Prendendo a piene mani tanto dalla società di oggi quanto dal cinema del passato, vedi Death Race, The Truman Show e Live, Neverldine e Taylor attaccano a testa bassa i media ed i reality show che da anni ormai ci bombardono i neuroni giorno dopo giorno, finendo per costruire un retorico, poco originale e furbo atto di accusa nei loro confronti.

Ambientato nel 2034, il film ci porta in un mondo dove i videogames si sono evoluti fino a raggiungere una nuova terrificante dimensione: il controllo e la manipolazione della mente umana. Il multimiliardario Ken Castle ha ideato un gioco in cui le persone controllano altre persone come fossero personaggi di un semplice videogioco. Dopo Society, Second Life più evoluto, ecco che Castle realizza Slayers, un selvaggio e violentissimo gioco sparatutto dove dei veri detenuti rischiano la propria vita per l’agognata libertà. Kable, autentica star di Slayers, è controllato da Simon, giovane giocatore che, settimana dopo settimana, continua a battere i nemici e a guidare Kable verso la vittoria. Se riuscirà a resistere per 30 sfide consecutive, Kable sarà finalmente libero. Strappato alla propria famiglia, imprigionato e costretto a lottare contro la sua volontà, il modeno gladiatore dovrà riuscire a sopravvivere abbastanza a lungo per sfuggire al gioco, liberare la propria famiglia e salvare l’umanità dalla tecnologia spietata di Castle, ormai pronto a controllare il mondo…

Mark Neveldine e Brian Taylor ci sanno fare. Figli della tv, dei videogiochi e del mondo dei videoclip, i due registi spingono sempre sull’accelleratore dell’eccesso, provocando e rischiando. Dopo aver fatto furore con Crank (di tutt’altro spessore), i due registi in parte si ripetono con questo Gamer, action sparatutto dal montaggio iperfrenetico che vi farà uscire dalla sala con un mal di testa apocalittico. Prendendo a pieni mani dal mondo dei videogame in ‘terza persona’ (alla Max Payne o alla Gears of War per intenderci), Neveldine e Taylor costruiscono una storia non del tutto originale, chiamata a criticare lo strapotere mediatico di oggi, ormai pronto a deragliare verso l’assuefazione, perdendosi però più di un pezzo per strada.

Se il film è un concentrato di sparatorie, scazzottate, corse all’impazzata e nauseanti macchine da presa in spalla, la storia paradossalmente non trascina, proseguendo zoppicante minuto dopo minuto, finendo addirittura per concedersi un finale estremamente tirato via, dove sono più le cose non dette rispetto a quelle dette. Questo perchè i due registi gettano trocco carne al fuoco, senza riuscire poi a gestirla e a cucinarla con accortezza. Visivamente interessante e registicamente sicuramente d’impatto, Gamer vive sulle spalle di un Gerard Butler ancora più cazzuto e ‘macchina da guerra’ rispetto al Re Leonida di 300, affiancato da un diabolico e sorprendente Michael C. Hall, da una sexy e ‘telecomandata’ Amber Valletta e da un giovane ormai pronto a decollare, Logan Lerman, attuale Percy Jackson e futuro Peter Parker.

Interessanti alcune trovate registiche ma rimandata la sceneggiatura, perchè infarcita di buchi (probabilmente nati in fase di montaggio), per un film che attacca il mondo dei reality game e più in generale quello dei media, finendo paradossalmente per utilizzarne pregi e soprattutto difetti nel costruirsi, tanto visivamente quanto concettualmente. Non una bocciatura per i talentuosi Mark Neveldine e Brian Taylor, ma neanche una promozione. Tanto adrenalinico quanto paradossalmente poco interessante ed appassionante. Peccato.

Uscita in sala: 2 aprile

Voto Federico: 5
Voto Simona: 4/5
Voto Gabriele: 4
Voto Carla: 5.5