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Shutter Island rimane in testa al box office americano

Weekend di ‘magra’ al box office americano, mai così ricco come in questi primi due mesi del 2010. A mantenere la testa della classifica c’è Martin Scorsese con il suo Shutter Island, che perde il 45.9% degli incassi rispetto al weekend passato, incassando comunque 22 milioni di dollari. Sono così 75 i milioni di dollari

pubblicato 28 Febbraio 2010 aggiornato 2 Agosto 2020 04:02



Weekend di ‘magra’ al box office americano, mai così ricco come in questi primi due mesi del 2010. A mantenere la testa della classifica c’è Martin Scorsese con il suo Shutter Island, che perde il 45.9% degli incassi rispetto al weekend passato, incassando comunque 22 milioni di dollari. Sono così 75 i milioni di dollari raccolti dal film, che ne è costati 80, con il tetto dei 100 ormai alla portata. Solo secondo e terzo posto per le due new entry forti del fine settimana: Cop Out e The Crazies. Poco più di 18 i milioni di dollari incassati dal film di Kevin Smith, costato 30 milioni di dollari, con Bruce Willis protagonista, mentre sono poco più di 16 i milioni di dollari raccimolati dal remake horror di Breck Eisner, dopo esserne costati appena 20. Per entrambi i titoli, con una media per sala di 5,894 e 6,672 dollari, un buon risultato.

Scivola così in quarta posizione Avatar di James Cameron, capace di incassare ben 12 milioni di dollari dopo 11 weekend di programmazione (appena -13.8% rispetto ad una settimana fa), abbattendo il tetto dei 700 milioni di dollari al box office americano (sono 707 per la precisione, 2,481,904,000 wordlwide). Mai nessuno c’era riuscito. Cameron continua la propria corsa verso la storia. Costato 52 milioni di dollari, chi doppia i costi di produzione con il solo botteghino statunitense è Appuntamento con l’Amore, arrivato ai 100 milioni di dollari, seguito da Percy Jackson, arrivato ai 71 milioni di dollari, Dear John, felicissimo con i suoi 72 milioni di dollari, Wolfman, assai deludente con i suoi 57 milioni di dollari, e Tooth Fairy, arrivato ai 53 milioni di dollari dopo esserne costati 48. A chiudere la top10, in perenne crescita, Crazy Heart, pronto ad abbandonare la top10 con ben 25 milioni di dollari in tasca, dopo esserne costati appena 7.

Da segnalare infine il boom del lanciatissimo agli Oscar Il Profeta, con 170,000 dollari incassati in 3 giorni con appena 9 copie a disposizione. Ma attenzione al prossimo weekend, quando arriveranno Brooklyn’s Finest e soprattutto lui… Alice in Wonderland! Dobbiamo attenderci la caduta di qualche record?